Virtus Pallacanestro Bologna ufficializza l’ingaggio di Bennet Davison per la stagione 2006/2007. Nato a San Francisco il 21 novembre 1975, l’ala/centro di 203 cm fa il suo gradito ritorno alle Vu nere. Nella passata stagione Davison ha militato nel Cibona Zagabria giocando in Eurolega con una media di 12.5 punti e 7.1 rimbalzi nella fase top 16.
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Di seguito le prime parole dell’ala forte proveniente dal Cibona.
Davison, buongiorno.
«Buongiorno Bologna».
Felice?
«Felicissimo».
Torna in Virtus dopo una stagione in Croazia.
«Ho giocato nel Cibona, ma sono proprio contento di ritrovare Bologna. Conservo ricordi piacevoli di quellesperienza».
Sono cambiate diverse cose, compreso il coach.
«Sì, so che Consolini è passato al settore giovanile e che il coach è Markovski. Lo conosco».
Vi siete già parlati?
«Non direttamente. Lha fatto per ora il mio agente. Ci sarà tempo per conoscersi».
Quando arriverà a Bologna?
«Fosse per me anche subito. Ci sono i soliti problemi legati ai visti».
Quindi?
«Lunedì potrei unirmi al gruppo. Nella peggiore delle ipotesi arriverò a metà della prossima settimana».
Cosa ricorda della sua esperienza in bianconero?
«Castel Maggiore. Mi sono proprio trovato bene anche come abitazione. Vennero mio padre e mia madre, felici di quellavventura».
A Zagabria giocava in Eurolega…
«Vero, ma il campionato italiano è uno dei più duri in assoluto. E poi la Virtus è un grande club».
Ma la decisione quando lha presa?
«Praticamente in queste ore. Non cè stato nemmeno bisogno di discutere troppo. Mi ha chiamato il proprietario, Sabatini. Laccordo è arrivato subito. Torno a Bologna, alla Virtus, per una stagione. Anche se, rispetto a due anni fa, non sarà più Legadue, ma serie A».
Differenza sostanziale rispetto a due anni or sono: ci sarà il derby.
«Lo sono. In tanti mi hanno spiegato cosè questa partita. Per capirla, però, bisogna giocarla. Non vedo lora di farlo. E di vincere».
Gli obiettivi?
«Vincere. Vincere sempre. Magari il campionato».
Il titolo? Non le sembra un azzardo?
«Credo che il successo finale dipenda da tante cose. A cominciare dalla chimica del gruppo. Poi serve un po di fortuna. E in ogni caso meglio partire con grandi ambizioni».
Markovski al posto di Consolini e, rispetto a due anni or sono, una gruppo totalmente cambiato.
«Li conoscerò appena arriverò a Bologna. E poi Di Bella e Michelori non sono nomi nuovi per me. Li affrontai quando entrambi erano a Biella. Bravi davvero».
Laltro statunitense del gruppo è Lang.
«Sono contento ci sia Kris. E un centro, uno che si farà valere».
E il suo italiano?
«Non è il massimo (lespressione è più colorita, ndr)».
Però capisce tutto.
«Faccio del mio meglio».
Promesse ai tifosi?
«Mi ricordo del loro calore e del loro entusiasmo. Daremo il massimo, anche qualcosa di più, in ogni campo».
Play and smile: lei non è cambiato.
«Gioco e sorrido. Credo siano contenti anche i tifosi».
E di Bennett i tifosi ricordano playoff da protagonista con 18,5 punti di media e 9,5 rimbalzi. E, più in generale, un miglioramento costante in tutte le voci, comprese le percentuali di realizzazione.
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