E’ stato il Presidente della Climamio in persona, Michele Martinelli, a presentare alla stampa Tyus Edney e James Thomas. Una presenza importante, la sua, che dimostra ed amplifica la loro. “Va avanti il processo di completamento della squadra – le parole d’introduzione del numero uno biancoblù – ed anzi possiamo dire di essere ormai alle battute finali: oggi accogliamo un giocatore importante e grande esperto del nostro Campionato avendolo vinto più volte come Tyus, ed un giocatore relativamente giovane e che invece è alla prima esperienza europea come Thomas. Ma che firmai non appena uscì da Texas University qualche estate fa, non riuscendo però a portarlo in Italia per via dell’escape della NBA, visto che venne proprio chiamato dai pro. Ora che si è ricreata l’opportunità di firmarlo l’ho colta al volo, convinto che potrà essere utile alla causa della Fortitudo. In quanto a Tyus, datemi il tempo di verificare tutta la situazione dei suoi documenti ma la nostra speranza è quella che ottenga il passaporto italiano per l’inizio del Campionato”. Spazio, quindi, al botta-risposta tra i cronisti e il duo-USA. Diversi di stazza, ruolo e modi, proprio per questo assolutamente complementari: italiano fluido e frasi articolate per Tyus, stringatissimo mix newyorkese-texano per James. Prime parole in biancoblù, per tutti e due. “Sono molto contento di essere qua – comincia Edney – ed ho voglia di cominciare subito a conoscere la squadra per prepararmi alla nuova stagione, è il momento di mettersi sotto a lavorare”. Gli fa eco Thomas. “Come mi sento? Stanco, molto stanco, ma sono arrivato solo ieri sera e mi sembra tutto super. Sì, il fatto di sapere che il Presidente mi voleva da tempo ha influito molto positivamente sulla mia scelta di venire in Fortitudo, bisognava attendere il momento giusto ed è arrivato”. Tyus, l’anno scorso al Pireo hai sfiorato le Final Four di Eurolega, segno che… “Che sto bene fisicamente, ed ora proverò a dimostrarlo sul campo per vincere un nuovo scudetto. Conosco bene questo ambiente, è un grandissimo piacere essere arrivato qua e poter giocare per tifosi così. Pensavo di rimanere all’Olympiacos, ma quando ho appreso il contrario la situazione si è subito messa in positivo perché sono arrivato alla Fortitudo. Dove arrivo per vincere e, da playmaker, far girare la palla il più possibile tra giocatori di tanto talento, il gioco di squadra il segreto, tutto il resto l’abbiamo già”. James, conosci qualcuno dei tuoi nuovi compagni? “Sì, Tomas Ress. Ci siamo affrontati quando eravamo rivali al college, io con Texas e lui con Texas A&M e – allargando un sorrisone – gli ho schiacciato in faccia prendendo rimbalzo dopo un tiro libero. Ma la partita la vinse lui… Sono un giocatore che porta difesa, rimbalzi ed energia e si mette sempre a disposizione del coach. E che vive il basket come passione e lavoro, ma sempre insieme alla mia famiglia: il basket mi dà di che dar loro da vivere ed io lo vivo con loro”. E tanto altro, di cui domani saranno pieni i giornali.
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