Saitama (JAP), 1 settembre 2006 – Sarà Spagna-Grecia la finale dei mondiali FIBA 2006. Argentina messa a tappeto in un finale concitatissimo dove è successo di tutto. Gli spagnoli hanno avuto molto dai suoi lunghi principali: Gasol e Garbajosa. L’ex Barcelona ha concluso la propria partita (in panchina nei minuti decisivi per infortunio alla caviglia, che lo costringe a saltare la partita più importante) con 19 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate in 31 minuti, mentre il neo-giocatore dei Raptors ha messo a segno 19 punti, ma con un 4/12 dal campo.
Partita molto equilibrata nei primi due quarti, ma a spuntarla all’intervallo sono gli uomini allenati da Josè Hernandez per 40-38. Inizio terza frazione, la partita diventa nervosa. Gli arbitri fanno fatica a mantenere la calma e viene fischiato un fallo antisportivo a Pepe Sanchez in un accenno di rissa, ma la Spagna non ne approfitta più di tanto. La Spagna prova lo strappo sul + 9, ma due triple del play dell’Unicaja Malaga e alcune giocate di Manu Ginobili, messo in campo dopo un po di riposo, riportano sotto la squadra di coach Sergio Hernandez e il terzo quarto si chiude sul punteggio di 60-56 e con Pau Gasol che commette tre falli in poco tempo. Si riparte e il match continua ad essere sempre sugli stessi binari. Gli spagnoli riprovano ad allungare, ma vengono immediatamente ripresi da uno splendido Manu Ginobili. Finale di partita al cardiopalma: Gasol a 1 minuto e 10 secondi dal termine si infortuna in uno scontro con Nocioni e lascia un vuoto nel quintetto spagnolo, in parte colmato da Garbajosa. I campioni olimpici pareggiano a quota 74-74, poi decidono di commettere fallo su Calderon, eccellente tiratore di liberi, con 20 sul cronometro. Il ferro sputa il primo libero, ma il secondo va dentro; a Ginobili è affidata la palla della vittoria. L’ex Viola penetra, ma è chiuso, scarica fuori per Nocioni che dall’angolo fallisce il tiro della vittoria, la Spagna prende il rimbalzo e vola in finale.
Il migliore dei sudamericani è stato Ginobili con giocate fantastiche che avevano rimesso l’Argentina in partita; alla fine avrà messo a referto 21 punti distribuendo 4 assist. Buona prova anche di Pepe Sanchez (13 punti, ma ha dato una grossa mano al recupero argentino nel terzo quarto). Agli uomini di Sergio Hernandez ora l’onore di affrontare gli statunitensi per giocarsi il terzo posto.
Parziali: 15-21; 25-17; 20-18; 15-18
Alessandro “Taffi” Caraffi