Saitama (JAP), 1 settembre 2006 – L’arroganza non paga, su nessun campo ed a nessun livello. E’ questa la frase che i giocatori americani dovranno tenere a mente, dopo aver dilapidato in una sola gara tutto il buon lavoro fatto negli ultimi mesi.
Il bel gioco di squadra ammirato nelle amichevoli e nelle prime uscite del mondiale è sparito nel momento decisivo, quando le individualità dei presunti campioni hanno preso il sopravvento, facendo la felicità di Yannakis&C. Vince dunque la Grecia per 101-95 meritatamente ed ora di giocherà il sogno Mondiale vs la Spagna!
Nel primo quarto la Grecia sonnecchia mentre gli USA fanno man bassa di rimbalzi con Howard, abilissimo a sgusciare da tutti i difensori che Yannakis gli mette contro (14-20).
La Grecia riparte a zona e gli USA, evidentemente pronti al consueto allungo, subiscono il contraccolpo; James commette 2 falli in pochi secondi mentre tutta la squadra fatica ad organizzare il gioco offensivo, disturbati dal pressing alto dei greci e dall’alternanza di difese a zona ed a uomo.
Entrambi i coaches decidono di abbassare i quintetti, ma ad avvantaggiarsene maggiormente è la formazione ellenica, guidata da un ispiratissimo Papaloukas, che trova in “Big-Sofo” Schortsianitis un terminale efficacissimo. Si va al riposo lungo sul 45-41 (parziale di 31-21).
Al rientro in campo la Grecia si schiera nuovamente a zona e in attacco fa bottino con le triple di Diamantidis e Tsartsaris per un +14 che dovrebbe far riflettere coach K. sulla totale inconsistenza della propria difesa (il solo Battier sembra aver capito che aria tira).
Si sveglia Anthony con la consueta scarica di punti, ma Spanoulis, Papadopoulos e Papaloukas reggono alla sfuriata, portando a casa un prezioso +12 sulla sirena che porta all’ultimo periodo.
Nei restanti 10 minuti c’è la sintesi della partita, individualità mostruose contro Squadra Vera.
Wade ed Anthony fanno i numeri mentre sull’altro fronte, una splendida circolazione di palla permette a capitan Kakiouzis di mettere 4 canestri, quasi consecutivi.
Gli americani si riavvicinano a -5 prima e a -4 poi grazie a due triple di Hinrich, ma la difesa è un colabrodo e Spanoulis la taglia come il burro in più di un’occasione: la Grecia può così festeggiare la sua prima finale mondiale della storia.
Parziali: 14-20; 31-21; 22-22; 24-20
MVP: Papaloukas, faro del gioco ellenico con ben 12 assist; Spanoulis, finalizzatore micidiale che non teme i suoi futuri avversari dell’NBA (andrà a Houston); Schortsianitis, padre del primo allungo, quello che da fiducia a tutti i compagni, respingendo il miglior momento del team di Krzyzewski.
Stefano Pozzi