Lestate che volge al termine, sembrava dover essere quella del definitivo cambiamento di rotta in casa Sixers, dopo lennesima stagione ricoperta di mediocrità. I playoffs sono stati mancati con largo anticipo, lallenatore ha mostrato non poche difficoltà nella gestione della squadra e Iverson, nonostante una delle sue migliori stagioni in carriera, è stato messo in discussione.
Come nelloffseason 2000 la figura di Iverson è stata tempestata da rumors ed indiscrezioni su fantomatiche trattative. Gli acquirenti più importanti questa volta sono stati i Celtics e i Nuggets, ma nessuna di queste ha formulato una proposta degna della considerazione di King. Per ora [b]Iverson[/b] resta dovè, ma ancora non è scongiurato il pericolo trade, perché sembra possibile un eventuale scambio a stagione in corso nel caso i risultati non arrivino.
Nella prossima offseason, poi, si arriverà allultimo pesante lodo contrattuale, quello di [b]Chris Webber[/b] e i suoi 20 mln in scadenza nel 2008. La decisione sarà quella o di scambiare il suo goloso contratto in scadenza, portando a casa qualche giocatore, oppure tenerlo e lasciare che scada, liberano lo spazio richiamato.
[i]Per creare una squadra in grado di competere per il titolo bisognerebbe vincere due lotterie in draft con giocatori di assoluto talento. Posto che ciò non è controllabile, bisogna cercare di plasmare una società e una squadra sana che possa avere un futuro.[/i] Le parole del vice presidente dei Magic, nonché ex membro dei Sixers campioni del mondo 83 Pat Williams sui nuovi Sixers, sono quantomai adatte alla franchigia della Pennsilvanya, che sta cercando di mettere in campo la squadra migliore e più futuribile possibile.
Oltre alla presenza delle giovani leve Korver e Iguodala , sono stati aggiunti dal draft altri giocatori di belle speranze come [b]Rodney Carney[/b], grande atleta ma apparentemente un doppione di “little AI” e Bobby Jones, discreto atleta ma rivedibile tiratore. Con queste due scelte il front office ha deciso di rimpinguare il reparto esterni per di garantire un buon impatto dalla panchina. La bench mob è stata il varo tallone dachille della scorsa stagione, infatti la rotazione durante il devastante mese di marzo (5-10) era ridotta a soli sette uomini, che immancabilmente arrivavano con la spia della riserva accesa negli ultimi minuti.
Il quintetto titolare non dovrebbe cambiare, almeno in partenza, ma oltre ai due rookies sono stati ritrovati anche altre due pedine che potrebbero risultare più importanti del previsto: Willie Green e Shavlik Randolph. Il primo è stato reintegrato dopo il pesante infortunio al ginocchio patito lo scorso anno, che lha tirato fuori dai giochi per tutta la stagione. Luomo da Detroit è in grado di fornire attacco e punti in pochi minuti oltre che cambiare il ritmo, anche difensivo, alla partita. La seconda riconferma è Shavlik Randolph che ha dimostrato buone cose lo scorso anno ed è un giocatore di sostanza, in grado di fornire quegli intangibles che tanto sono mancati nella passata stagione.
Nelle ultime ore sono stati firmati anche altri due giocatori di secondo piano sempre per loperazione di allungamento della panchina. Rick Brunson ha firmato il suo primo contratto garantito della carriera e vestirà la maglia dei Sixers fino a fine stagione, con un salario di un milione di dollari, mentre Steven Smith ha siglato un contratto al minimo salariale non garantito. Smith è unala uscita lo scorso anno da La Salle ed è stato nominato come giocatore dellanno lo scorso anno nella Atlantic Ten.
Il quintetto poggerà sempre sullasse Iverson-Webber, che dovranno caricarsi gran parte delle responsabilità della squadra. Ad aiutarli considerevolmente saranno Iguodala, che già lo scorso anno si è classificato terzo in assoluto nella classifica del plus minus difensivo , ma soprattutto Korver e Dalembert. I due sono chiamati ad un importante salto di qualità, dove il sosia di Aston Cutcher dovrà gestire in modo più intelligente la sua pericolosità dal perimetro, mixandola con soluzioni interne, mentre lhaitiano dovrà essere più responsabile nella fase difensiva e utilizzare al meglio la sua esuberante fisicità.
Se il roster è un po più profondo e con un anno di convivenza in più, la vera prognosi da sciogliere è quella legata allallenatore. [b]Mo Cheeks[/b] ha convinto fino ad un certo punto nella passata stagione, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista gestionale. E stato fortemente invocato da Iverson, ma i risultati non sono arrivati e ora si parla addirittura di un fantomatico cavallo di ritorno: Larry Brown.
Terminando la questione basket giocato arriviamo ai piani alti, infatti la franchigia è in vendita e si stanno proponendo diverse cordate Philadelphiane per lacquisto. La quotazione è intorno ai 450 milioni di dollari, record assoluto dopo la combinata Mercury-Suns di qualche tempo fa, ma la difficile attuazione della trattativa proviene dal fatto che i Sixers continueranno a giocare al Wachovia Center e il palazzetto rimarrà di proprietà della Comcast; di conseguenza la valutazione in denaro riguarda solo ed esclusivamente la squadra di basket e nessuna infrastruttura correlata. La richiesta rimane piuttosto alta ma la città, il pubblico e lappeal di Philadelphia potrebbero convincere gli acquirenti ad un grosso investimento nei Sixers. Ovvio è che in caso di cambio radicale a livello dirigenziale ci potrebbero essere anche degli stravolgimenti a livello di roster e staff.
I punti di domanda per la prossima stagione sono molteplici ed alcuni di difficile soluzione. La squadra potrebbe risentire di questa dilagante incertezza su tutti i livelli e, vista letà media e la relativa esperienza, potrebbe rispondere in modo incerto sul campo.
La previsione più ragionevole rimane quella dei playoffs con la settima/ottava testa di serie, con conseguente eliminazione al primo turno.il tutto The answer permettendo.