Anno della verità, in casa New York Knicks.
Dopo aver concluso al penultimo posto nellintera NBA, in una delle peggiori annate della storia dei bluarancio, infatti, la dirigenza ha perso la pazienza, ponendo Isaiah Thomas davanti a un ultimatum: playoff, o licenziamento, per il GM che fatto e disfatto la squadra in continuazione negli ultimi 3 anni, accumulando grossi stipendi ma ottenendo risultati totalmente insoddisfacenti.
Lassunzione di Larry Brown con un quinquennale da 50 milioni di dollari complessivi, lestate scorsa, doveva poi portare la right way tanto cara al coach nello spogliatoio del Garden, per registrare una difesa insufficiente e per fare finalmente strada nella post season.
Il sogno di una vita per Larry Brown, newyorchese doc, che da anni dichiarava apertamente di voler allenare i Knicks, si è però presto trasformato in un incubo: la totale disparità di vedute proprio con Thomas, uno spogliatoio totalmente fuori controllo, e, perché no, alcuni gravi errori di gestione della squadra (basti pensare ai 20 starting fives differenti presentati nelle 82 partite di RS, o le dichiarazioni di sfiducia ai propri giocatori, sui giornali newyorchesi), hanno infatti portato in fondo alla classifica i Knicks.
Licenziato Brown, con cui ora si sta discutendo un buyout di fronte a David Stern, proprio Thomas si è nominato capoallenatore.
Tocca a lui ripartire, con un monte salari che chiama 140 milioni di dollari per questa stagione, cercando di portare alla post season una squadra che, a livello di talento puro, potrebbe essere tra le prime 10 della Lega.
Il mercato estivo non ha portato nessun colpo, in un roster ampiamente coperto in ogni ruolo.
Ceduto, come free agent, il solo Ime Udoka, sono arrivati Jared Jeffries da Washington e i due rookies, Mardy Collins e Renaldo Balkman.
Jeffries è stato firmato da restricted free agent con un quadriennale da 20 milioni di dollari, che Washington ha deciso di non pareggiare. Esterno di 2.11, ottimo difensore sulluomo, potrebbe portare un po di equilibrio in un quintetto formato principalmente di prime donne, dedite più allattacco che alla difesa.
Il draft che ha incoronato prima scelta il nostro Bargnani, ha poi portato in dote Renaldo Balkman con la scelta numero 20 e Mardy Collins con la 29.
Balkman è unala uscita da South Carolina, in grado di giocare sia da 3 che da 4, dal gioco offensivo limitato ma in grado di esprimere grande energia e buona difesa.
Mardy Collins è invece una combo guard di 1.98, appena uscita da Temple. Grande visione di gioco in attacco, grande tempismo in difesa (2.8 recuperi di media nellultima stagione), ma poca precisione al tiro e soprattutto, il sospetto che non abbia ancora completato la transizione da guardia a playmaker.
Sono stati poi diversi i rumors che hanno interessato la squadra: a luglio, era stato dato praticamente per fatto uno scambio alla pari con Denver, con Kenyon Martin in bluarancio e Francis in Colorado, rivelatosi però in seguito una bufala.
I Knicks sono comunque alla ricerca di unala forte che sappia giocare il pick and roll con Marbury e soprattutto, che porti intimidazione in difesa, per cui il nome di Kenyon Martin, come tra laltro quelli di Jermaine ONeal e Kevin Garnett, vengono spesso accostati ai bluarancio, pur senza avere grosse possibilità di concretizzazione.
Diversamente dal solito poi, non sono in preventivo scambi che interessano i contratti in scadenza a fine anno.
A questo punto è facile prevedere come si voglia tentare di abbassare il monte salari, portando a scadenza i contratti di Jalen Rose e Maurice Taylor, oltre a quelli di Shandon Anderson (8.5 milioni) e del già ritirato Allan Houston (20 milioni), per ritrovarsi, nel giugno 2007, con un monte salari di poco superiore ai 75 milioni di dollari.
Le ultime voci tra laltro, prevedono un taglio immediato, con buyout, per Mo Taylor, che non rientra assolutamente nei piani di Thomas, e che dovrebbe essere lasciato libero prima dellinizio del training camp.
Pericolo taglio anche per Jalen Rose, a libro paga per 16 milioni di dollari, che non rientra più nei piani di Isaiah Thomas: gli esterni titolari dovrebbero infatti essere Marbury, Crawford e Jeffries, con Francis e Quentin Richardson in uscita dalla panchina.
Per quanto riguarda i lunghi invece, saranno Channing Frye e Eddy Curry a partire in quintetto, con David Lee, Malik Rose e Jerome James a dividersi i minuti rimanenti, in attesa di un possibile nuovo innesto.
Parlando di obbiettivi, i playoff pretesi dalla dirigenza, sembrano ampiamente alla portata di questi Knicks.
Il talento cè, e la catastrofica stagione appena conclusa dovrebbe avere generato una grande voglia di rivincita su squadra e staff.
Thomas dovrà essere bravo a tenere in mano lo spogliatoio, e a fare gruppo, per mostrare finalmente tutto il potenziale di questi Knicks.