Un ciclone si è abbattuto a Roma in questa ultima settimana. Se ne sono viste di tutti i colori: campi da basket allestiti in tutta la città, Totti che gioca a pallacanestro e traffico in tilt per cercare di strappare un autografo dai giocatori della Virtu Roma. Un ciclone che ha stravolto la Capitale, un ciclone a stelle e strisce di nome NBA Tour.
A rappresentare in Italia l’Nba ci ha pensato la squadra dei Phoenix Suns capitanata da uno dei playmaker più forti di sempre: Steve Nash che in pochi giorni è diventato l’ottavo Re di Roma.
Una festa, uno spettacolo, un evento per tutti gli amanti del basket e dello sport che si è conclusa questa sera con la partita al PalaLottomatica tra la Virtus Roma ed i Phoenix Suns. Diecimilaottocento tifosi che hanno acquistato i biglietti mesi prima per non perdersi la gara dell’anno. Non è una semplice amichevole…è molto di più. E’ la consacrazione del sogno di molti: poter vedere in Italia l’Nba confrontarsi con una squadra della nostra Lega. Già dalla fase di riscaldamento di entrambe le squadre si percepisce che i giocatori sono in tensione, hanno voglia di giocare e di confrontarsi. Al pronti via i Phoenix Suns fanno subito vedere il loro potenziale sfruttando le prime indecisioni di Roma che si trova in difficoltà con le regole NBA: tempi da 12 minuti, 6 falli e riga da tre spostata ai 7,25 metri, uno in più rispetto ai campi europei. Phoenix raggiungono dopo pochi minuti la doppia cifra di vantaggio grazie alle transizioni micidiali ideate da Mike D’Antoni e costruite da Steve Nash. L’attacco della Virtus è compassato, il solo Bodiroga sembra essere a suo agio di fronte alla squadra americana. Nel secondo quarto la Virtus accende i motori, mentre i Suns li spengono ed Hawkins ne approfitta entrando in partita segnando canestri importanti dalla media distanza.
La Lottomatica continua ad inseguire, ma riesce a rimanere in partita grazie alla poca decisione dei Phoenix di voler spingere fino in fondo il piede sull’acceleratore. Il primo tempo si conclude sul +11 per la squadra ospite (43-54)
La squadra di Repesa rientra in campo con lo spirito giusto, ma i Suns impiegano 6 minuti per portarsi sul +17. La gara rimane affascinante anche con il calare delle forze dei giocatori apparsi ancora tutti fuori condizione. Nell’ultimo quarto la musica non cambia: Phoenix segnano una miriade di punti in transizione e Roma resta aggrappata alla partita grazie ad una buona circolazione di palla ed alla sua stella Bodiroga. La gara è meravigliosa per tutti i tifosi che sono giunti al PalaLottomatica e nessuno ha intenzione di andarsene, nemmeno quando la partita si conclude con la vittoria della squadra di D’Antoni per 100 a 93.
Un ciclone che ha portato nella capitale la passione e la voglia di basket e Roma ha risposto alla grande, dimostrando che anche qui in Italia si ama la pallacanestro.
Il progetto di esportare il campionato NBA in Europa è riuscito alla grande. Speriamo quindi ad un gradito ritorno in Italia dell’NBA per il prossimo anno.
Partita con ritmo piuttosto discontinuo: Roma ragiona, i Phoenix corrono. Steve Nash MVP della serata, ma sia Marion che Barbosa sono due spine nel fianco della Virtus. Regala magie su magie per il pubblico capitolino. Per la Virtus molto bene Bodiroga, un giocatore che ha dimostrato per l’ennesima volta che in NBA ci poteva giocare ad occhi chiusi ed Hawkins che ha anche concluso due contropiedi con altrettante schiacciate. Per i padroni di casa ottima prova corale eccetto Mavrokefalidis, ancora fuori dai giochi, ma che dimostra il suo talento in 2 occasioni e Tonolli, apparso sotto tono. Tutti gli altri, a partire da Moiso, non hanno sfigurato davanti ai giocatori di D’Antoni che può rallegrarsi di aver potuto vedere la sua squadra già avanti con la condizione considerando che siamo solo al 6 Ottobre.