Il commento di Luca Bechi
Il primo dopopartita di Luca Bechi capo allenatore non è purtroppo all’insegna del sorriso. Il coach analizza così la gara:
“Approccio fatto di alti e bassi, abbiamo giocato a folate non riuscendo a tenere il vantaggio iniziale, dopo il primo quarto la squadra a fatto fatica a tenere sotto le plance, il gioco sotto i tabelloni è stato una chiave importante, diciamo che siamo stati un po’ a guardare, forse a causa di un po’ di emozione, sicuramente la scarsa esperienza e l’assoluta mancanza di conoscenza del campionato italiano da parte di molti giocatori”.
“Però siamo stati bravi a non disunirci, a non perdere morale, abbiamo recuperato con fatica, siamo stati più aggressivi ed alla fine sono stati gli episodi a far la differenza”.
“Di buono credo che ci sia il fatto che nel momento di massima difficoltà la squadra ha reagito, ha fatto un passo avanti, però lo sforzo prodotto per recuperare il distacco può averci causato un po’ di mancanza di lucidità nel finale. Dobbiamo essere più bravi e più pronti nel mantenere la stessa intensità dall’inizio alla fine”.
“Sapete le condizioni in cui siamo arrivati a questa partita, però non dobbiamo attaccarci a questo perchè sarebbe un aspettare, noi vogliamo andare avanti ed adesso lo vogliamo ancora di più perchè questa sconfitta ci brucia, ogni domenica per noi deve essere una battaglia ed una partita da vincere”.
– Un tuo commento sull’episodio finale, che poteva anche avere un’influenza sull’esito della partita?
“Sinceramente devo dire che non l’ho visto, ma soltanto intuito girandomi da quella parte dopo aver sentito la reazione dei tifosi; non posso però parlare di qualcosa che non ho visto”.
– Su alcune delle ultime azioni, ad esempio il tiro da tre preso da Daniels che non aveva nessuno davanti, quanto può aver influito l’inesperienza?
“Daniels ha preso un tiro che, anche se non lo conosciamo ancora bene, era un tiro aperto che lui segna, che ha segnato tante volte, tirare libero è sempre l’obiettivo di ogni azione ed a volte avvicinandoti a canestro puoi anche diventare marcato. Comunque l’esperienza non si compra, sono importanti le lezioni che vengono dalle partite, nelle amichevoli ed in allenamento non si può raggiungere la stessa intensità, da questo punto di vista è un peccato che si giochi solo ogni domenica e non tutti i giorni”.
– Questa sera abbiamo subito molti punti dagli esterni, vedi i 15 di Apodaca nei primi dieci minuti, hai intenzione di rivedere qualcosa anche in difesa?
“Certamente la difesa, le situazioni di uno contro uno, sono cose che devi avere voglia di fare; questa sera lo abbiamo fatto solo a tratti, sopratutto nel finale, altrimenti non saremmo riusciti a recuperare. Dobbiamo certo lavorarci per essere continui per tutta la gara”.
Aza Petrovic soddisfatto della prova dei suoi
In sala stampa coach Aza Petrovic non nasconde la sua soddisfazione:
“Penso che Scafati abbia meritato di vincere, abbiamo condotto la gara per 30, 35 minuti, penso solo ad un episodio stranissimo sul finire del terzo quarto quando abbiamo sbagliato un tiro facile con Apodaca a 2 secondi, poi abbiamo preso un tiro da tre che secondo me era fuori tempo, questo ha condizionato il nostro gioco ed ha permesso a Biella di rientrare nell’ultimo quarto quando siamo rimasti senza muovere la palla”.
“Comunque, esordio per Scafati , la squadra di una città piccola che per la prima volta gioca in A1 e vince in trasferta, è un grande successo, però noi restiamo sempre con i piedi per terra e sappiamo che adesso abbiamo una vittoria in più per salvarci, cosa che rimane il nostro obiettivo numero uno”.
“Vincere qui, contro una squadra che ti mette addosso tanta pressione, è stato difficile, però anche in precampionato abbiamo dimostrato, nonostante il fatto di avere giocatori provenienti da tante nazioni diverse, di essere in grado diaffrontare le squadre di questo campionato”.
Dal sito ufficiale di Pallacanestro Biella