Il momento tanto atteso, desiderato e sognato è arrivato. Lo sbarco della Sutor Premiata sul pianeta della serie A è avvenuto l 11 Ottobre alle ore 2030 al PalaSavelli di Porto San Giorgio.
La prima di una lunga serie di avversarie è stata la Lottomatica Roma, questanno capitanata del conosciutissimo e stimatissimo, nellambiente, Jasmin Repesa lanno scorso arruolato nelle file della Fortitudo.
Larrivo di un così blasonato coach non è bastato però a far prevalere la formazione laziale sui padroni di casa.
Coach Pillastrini parte subito con uno starting five da urlo: Childress, Slay, Nikagbatse, Thomas e Amoroso; dal canto suo coach Repesa schiera Ilievski, Hawkins, Righetti, Mavrokefalidis e Garri. Dejan Bodiroga, il giocatore piu temuto nonché uno dei più esperti, rimane in panchina.
Il primo possesso di palla è per Roma ma quello che il pubblico del Palasavelli vede subito è un grandissimo Slay, vero mattatore dei primi cinque minuti di gioco realizzando sei punti, tra cui due schiacciate, una delle quali su assist di Amoroso. Roma appare subito un po in affanno grazie al buon gioco di squadra messo in atto dai sutorini e grazie alla loro formidabile difesa. Dopo quattro minuti di gioco il vantaggio è per i padroni di casa e coach Repesa dà inizio ad una lunga serie di sostituzioni. Entra Bodiroga ma i capitolini sembrano non esserci del tutto e il primo quarto termina con un punteggio non altissimo e a favore di due punti per la Lottomatica.
La seconda frazione di gioco inizia subito con una formidabile schiacciata di Amoroso in contropiede. Dopo un momento di sostanziale equilibrio nel tabellone dei punti ecco che il professore Randy Childress sale in cattedra e nel giro di due minuti i sutorini passano in vantaggio (31 a 26).
Hawkins sembra essere lunico che tenta di mantenere la Lottomatica a galla ma la Premiata non è da meno, infatti sullo scadere del secondo quarto il vantaggio dei giallo-blu è di 8 punti. Nessuno si aspettava un esordio del genere,considerando la squadra con cui andavano a confrontarsi, pertanto nel PalaSavelli, al termine della prima metà della partita, è un assoluto delirio di grida, tifo e bandiere gialle.
Nella ripresa di gioco del terzo quarto, il primo possesso di palla è per la Premiata che aumenta di due punti il suo provvisorio risultato grazie ad un assist di Slay su Amoroso. E proprio Amoroso il pezzo da novanta di questa frazione che, prima di uscire per aver commesso cinque falli, mette la sua firma sul + 8 della Premiata. Hawkins continua la sua partita realizzando 6 punti che portano la Lottomatica a 5 ma i sutorini non ci stanno e arriva la tripla di Thomas,il cecchino, subito seguita da quella di Childress. Prima della sirena Vitali realizza un due su due dalla lunetta ed ecco che la terza frazione si conclude col clamoroso + 13 della Premiata (60 a 47) e con una stoppata da manuale del lungo e giovane Steffel ai danni del signor Bodiroga.
Negli ultimi dieci minuti di gioco la Lottomatica annega definitivamente. La Premiata aggira perfettamente la difesa a zona imposta da coach Repesa toccando il massimo vantaggio al 32 minuto con un risultato di 65 a 50. Tre errori di seguito di Slay fanno vedere un po di speranza agli ospiti ma Capitan Maresca mette fine a qualsiasi sogno da parte loro realizzando una tripla che riporta i suoi compagni al + 15 con solo 5 minuti da giocare. Nel finale, col pubblico in visibilio, Roma rosica qualche punto ma ormai è tardi.
La Premiata vince per 77 a 69 e se seguiamo il proverbio Il buongiorno si vede dal mattino sarà un bel campionato in cui potrà dar fastidio a diversi top team.
PREMIATA: Temperini, Childress 10, Slay 21, Spippoli n.e., Nikagbatse 8, Maresca 6, Vitali 7, Thomas 9, Demartini, Amoroso 13, Steffel 1, Canavesi 2. All. Pillastrini
LOTTOMATICA: Giachetti 4, Iliewski 10, Hawkins 17, Tonolli 2, Righetti 17, Bodiroga 7, Mavrokefalidis 6, Marmarinos n.e., Garri 2, Cinciarini n.e., Moiso 4, Porcari n.e. All. Ripesa
NOTE: parziali 15-17; 41-33; 60-47. Uscito per 5 falli Amoroso. Spettatori 3.400 (1800 abbonati). Incasso 20mila euro.
ARBITRI: Facchini di Lugo (RA); Taurino di Modena; Capurro di Reggio Calabria
In conferenza stampa arrivano subito i due coach, raggiante e soddisfatto Pillastrini, serio e preoccupato Ripesa. La parola è subito per lospite che inizia facendo tanti complimenti alla novellina Premiata per la partita appena disputata poi passa subito ad analizzare la partita prospettando un bilancio abbastanza negativo.
Con 22 palle perse e 6 assist non si và da nessuna parte, adesso dovrò parlare a quattrocchi con ogni singolo giocatore e vedere subito chi ha intenzione di rimanere a Roma e chi invece vorrà andare via subito. Siamo indietro, cè da tanto da fare ma il lavoro non mi ha mai spaventato. Un giornalista prova a tirargli su il morale ricordandogli che nellesordio con la Fortitudo perse di 20 punti, egli accenna ad un mezzo sorriso ma poi torna serio e dice che questo è solo linizio ma che dovranno darsi tanto da fare.
Pillastrini è più rilassato ed esordisce ringraziando Repesa per i complimenti. La sua analisi è in positivo. Racconta come nel primo quarto sono stati bravi a prendere le misure degli avversari per poi esplodere nel secondo e terzo dimostrando una piena e redditizia aggressività. Esprime tutta la sua soddisfazione nel dire che il momento del massimo vantaggio lo si è ottenuto non col quintetto base ma con 4 italiani piu il ceco Steffel tutti under 25.
Arrivano poi Alessandro Tonolli per Roma, che parla con un filo di voce visibilmente teso e arrabbiato per lesito della partita e Valerio Amoroso e Nikagbatse per la Premiata che sorridenti e contenti rispondono alle domande dei giornalisti sottolineando la loro contentezza ma dicendo che è necessario rimanere concentrati e che, anche se questa è stata una bella partita, sanno che li aspetta un anno difficile. Amoroso continua dicendo che lui e i suoi compagni erano carichi al punto giusto, avevano preparato il match nella dovuta maniera concentrandosi su quelle che sono le caratteristiche di Roma e che il loro punto di forza è stato il formidabile gioco di squadra. Ci siamo aiutati quando eravamo in difficoltà e abbiamo capito che potevamo giocarcela alla pari. E lì che abbiamo vinto la partita.
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Chiara Marzan