Quintetti:
[b]CSKA Mosca:[/b] JR. Holden, D.Vanterpool, T. Langdon, M.Smodis, T.Van Den Speigel.
[b]Philadelphia 76ers:[/b] W.Green, A.Iverson, A.Iguodala, C.Webber, S Dalembert.
Arbitri: B.Fryer, T.Washington, N.Pitsilkas.
E tempo di finale. Lultimo atto dellNBA europe live 2006 ha come scenario la Koeln Arena e come protagonisti in campo i Philadelphia 76ers e il Cska Mosca. Al momento della palla a due leuforia dei 13 mila presenti è palpabile.
Willie Green comincia a grandi ritmi infilando un gran canestro in allontanamento e smazzando un grande alley oop per [b]Dalembert[/b], che poco prima si era esibito in una grande stoppata su Smodis. Phila inizia in modo ben diverso rispetto alla partita coi Suns e non permette al Cska nemmeno di arrivare al ferro nelle prime due azioni.
A metà primo quarto le polveri sono piuttosto bagnate, ma non manca qualche giocata spettacolare da una parte e dallaltra a compensare i pochi canestri.
Non viene espresso un grande basket nel primo quarto, le difese hanno la meglio sugli attacchi, che propongono circolazioni piuttosto stagnanti e tiri negli ultimi secondi dellazione.
6-20 dal campo per il CSKA, 6-16 per i Sixers ed il +4 per gli idoli del Wachovia Center di fine primo quarto è frutto solo della differenza in lunetta.
Non cambia la musica ad inizio secondo periodo. Il CSKA difende alla morte contro le uscite dai blocchi di Korver e limita lattacco a giocate perimetrali di scaro successo, mentre dallaltra parte la fisicità di Phila si fa sentire sui portatori di palla russi.
La verticalità e gli atleti di Philadelphia chiudono un paio di volte la porta ai penetratori avversari e Iguodala, servito da Dalembert, va a schiacciare indisturbato in uno degli sporadici errori della difesa del CSKA siglando + 4.
Altro parziale di 6-0 firmato tutto da Dalembert, che con due stoppate e una schiacciata manda in visibiglio il pubblico e la sua panchina.
Messina utilizza vastamente la sua panchina, ma non manca di rimarcare ai giovani Kurbanov e Ponkrashov gli errori commessi.
[b]Iverson[/b] in compenso, con ben 9 viaggi in lunetta, raggiunge quota 15 e porta i suoi sul +17 allintervallo.
Lo spettacolo comincia a fioccare con il campo aperto dei Sixers. Una schiacciata di Iguodala ed un paio di iniziative a rimbalzo di Dalembert fanno salire ladrenalina.
Il Cska non demorde e rosicchia un punto per volta, approfittando anche dellorribile serata di Webber (strano?) al tiro e con una tripla di puro talento di Langdon torna sotto la doppia cifra di svantaggio (54-45).
Iverson alla ripresa delle operazioni prende in mano le redini offensive della squadra e riesce a segnare 7 punti in poco più di due minuti per il nuovo confortante +16 dei suoi.
Gli inframezzi in pieno stile NBA di [b]Hip Hop[/b], mascotte dei Sixers, trascinano nella festa il pubblico e ci conducono verso il quarto periodo. Un assist estasiante di Iverson (una mano dal palleggio con leffetto) manda ad appoggiare Shavlik Randolph per il 73-51 che dovrebbe voler dire vittoria per i Sixers.
Vittoria è per Philadelphia che fa uscire a 3 minuti dalla fine Iverson (28+9 assists) e Webber per la standing ovation di rito.
Il Cska non è sembrato in forma fisica adeguata e Messina è stato buon profeta in questo 24 ore prima. I suoi ragazzi non erano fisicamente pronti per giocare due partite di 48 minuti in altrettanti giorni, se poi ci aggiungiamo la prematura perdita dopo 7 minuti anche di Papaloukas, serviamo i principali motivi della sconfitta.
I Sixers, come lo stesso coach Messina ha sottolineato, sono entrati in campo molto concentrati (Iverson su tutti) decisi a vincere questo torneo per rivalutare la posizione dellNBA nel torneo.