Cominciamo con l’evidenziare i giusti meriti degli sconfitti. Teramo è ancora a zero punti dopo 2 giornate ma non ci resterà a lungo. Il digiuno di vittorie è figlio di due sconfitte patite contro due squadre (Napoli e Siena) molto più attrezzate e che inseguono ben altri obbiettivi rispetto ai teramani, se aggiungiamo che le due sconfitte, sommate tra loro, assommano a 5 punti di differenza si capisce bene che i tifosi biancorossi (pochi ma correttissimi quelli presenti a Siena) potranno togliersi delle belle soddisfazioni.
La partita è preceduta da una mini-contestazione dei tifosi senesi nei confronti di Woodward, ex-mensanino per nulla amato e per nulla rimpianto.
Il primo quarto comincia con uno show personale di Nolan che segna tutti i 10 punti iniziali della sua squadra, Siena stenta a tenere il passo dei teramani e galleggia sui 4/6 punti di ritardo. Dopo i primi 10 punti di Nolan assistiamo ai successivi 14 punti di Teramo tutti segnati da Grundy, così si va al primo mini-riposo con la squadra ospite in vantaggio 24 a 20. Il risultato è figlio delle marcature di Nolan e Grundy da una parte (come detto, incredibilmente, gli unici due giocatori ad andare a referto per i biancorossi) e di un buon impatto di Eze e Forte dall’altra.
E’ ovvio che una squadra che si appoggia esclusivamente a due giocatori non può andare lontano ed infatti il secondo quarto è quello del sorpasso senese che, grazie ad una buona serie di tiri da tre di Sato, Kaukenas e Forte ed alla bomba del rientrante Datome, passa a condurre sul 48 a 41 all’intervallo lungo.
Il terzo quarto pare essere quello della consacrazione della vittoria per la Mens-Sana. I senesi, avvantaggiati da una profondità di panchina che nulla ha a che vedere con quella teramana, riescono a fuggire sul più 10 (il quarto si concluderà sul 69 a 59) imperversando ancora da tre e riuscendo a prendere il sopravvento sotto i tabelloni grazie alle catture di Stoonerook e di Eze.
L’ultimo quarto si apre con la conferma che la Mens-Sana ha la partita in mano, il vantaggio galleggia sempre sui 10 punti e raggiunge i 12 a soltanto 5 minuti dal termine. Gli dei del basket hanno però deciso di regalare ai 5000 del Palamensana un finale al cardiopalma. I senesi smarriscono la via del canestro (una schiacciata sbagliata di Eze grida ancora vendetta……..) e Teramo, con una serie di 3 bombe consecutive (due di Pesic) si rimettono in corsa e, addirittura, impattano a 2 minuti dal termine, sul 81 pari, grazie a due tiri liberi di Hurd. Si gioca ora in un frastuono incredibile e la palla pesa tonnellate, soprattutto nelle mani dei senesi che vedono sfuggire una vittoria che fino a pochi minuti prima sembrava indiscutibile. Sull’83 ad 83 la palla è in mano a Siena, McIntyre la gestisce palleggiando fin quasi al termine e poi, ad un secondo e 72 centesimi dalla fine spara la tripla del più 3. Non è finita perchè Dalmonte chiede time-out e l’ultima palla della gara, dopo il minuto di sospensione, è in mano proprio all’odiato ex Woodward. L’americano tenta dall’angolo il tiro del pareggio ma Sato, con un balzo felino, scancella il tiro del colored teramano e pone fine alla contesa.
In casa senese i migliori sono stati Sato (16 punti e la stoppata finale di cui abbiamo detto), Forte (11 punti ma in calo rispetto allo scoppiettante giocatore visto a Reggio Emilia solo 7 giorni prima), McIntyre (11 punti e la bomba decisiva) e Kaukenas (17 punti uscendo dalla panchina, 6^ uomo di stra-lusso!!!!)
Per Teramo da segnalare le prove di Grundy e Nolan, rispettivamente autori di 22 e 21 punti.
Entrambe le squadre hanno tirato i liberi con l’ 80% e dall’arco col 50%, ma i rimbalzi (34 a 27 per Siena) hanno pesato, alla fine, in maniera considerevole. Buono l’arbitraggio.