Doveva essere la partita del dentro o fuori per Teramo, per dimostrare le prorprie capacità contro squadre del suo stesso livello. Dopo due sconfitte subite all’ultimo secondo i giocatori dovevano dimostrare le loro qualità e la loro capacità di far fronte a questo inizio difficoltoso. E in realtà tutto il primo tempo e per metà del terzo quarto è stata Cantù a condurre la partita, dopo un terrificante colpo da knock out dei biancorossi ha consentito al Siviglia di passare definitivamente in vantaggio e di fare propria la partita. Nonostante la diretta Sky, palazzetto quasi pieno e tifo alle stelle con il rinnovo del gemellaggio con i canturini.
Ma veniamo alla cronaca. Partita davvero equilibrata con i lombardi che partono subito forte (2-8 di break) e Teramo costretta ad inseguire. Ma nell’arco dell’incontro non si ha mai l’idea che una delle due formazioni possa prevalere di tanto sull’altra. Prestazione mostruosa del solito Grundy (26 punti 10 rimbalzi), verar rivelazione di questo inizio di stagione soprattutto per la costanza con cui va a canestro e l’esposività nell’andare a rimbalzo. Buona prova anche per Hurd (12p. 5r.) e Nolan (13p. 6r.), ma la differenza arriva dalla panchina del Siviglia Wear Teramo, con Bernardo sugli scudi capace di arpionare 7 rimbalzi in appena 17 minuti e Marko Pesic finalmente espressosi a buon livello sia in cabina di regia che in fase di attacco: 11 punti per lui. Da segnalare un buon minutaggio anche per il giovane play Poeta, fresco di convocazione in nazionale. Un pò sottotono Woodward, a causa dell’infortunio patito in settimana ma, nonostante ciò, autore di 5 assist. Dal lato di Cantù ricordiamo i 14 punti e 8 assist di Jordan, i 14 del solito Mazzarino e i 19 del gigante Williams autore di vere e proprie godibili sportellate con i pari ruolo Nolan e Bernard.
Dunque gran bella partita al cospetto del pubblico delle grandi occasioni e, soprattutto davanti alle telecamere di Sky, dove il Teramo ha dimostrato che può essere l’outsider di questo campionato, anche se il Presidente Antonetti, pur volando basso, non nascondo ambizioni più alte della semplice salvezza. Complimenti al Teramo e al lavoro certosino che è riuscito a svolgere in questi anni per garantire ad una piazza come la piccola città abruzzese un altro anno di massima serie nel basket. Adesso arriva Capo d’Orlando, pesantemente ridimensionata dalla battuta di arresto di Bologna, sponda Vidivici. Anche Dalmonte, coach del Siviglia Teramo è sulla stessa lunghezza d’onda: “Adesso ci tocca una gara delicata contro Capo dOrlando, che si è dimostrata squadra fenomeno del campionato, almeno fino a questo momento. La cosa non mi spaventa affatto. Limportante è mantenere il ritmo che abbiamo messo in campo negli ultimi due quarti”. La parola a domenica, dunque!