[b]Impossibile[/b] fare previsioni sulla stagione che i Grizzlies vanno ad affrontare : l’infortunio al piede occorso durante la semifinale dei Mondiali tra Spagna e Argentina che vide gli iberici trionfare sulla nazionale albiceleste, all’ormai stella della squadra Pau Gasol ha , inutile dirlo, dannatamente complicato la situazione, già non delle più rosee data l’assenza ormai fisiologica di un centro di ruolo che possa dare credibilità ad un quintetto troppo debole sotto le plance, privando la squadra dell’unico lungo credibile per centrare i playoff.
Numerosi sono i punti interrogativi a cui[b] coach Fratello[/b] non sembra ancora aver dato una risposta ; in primis il dubbio sulla reale consistenza del rookie Gay : può giocare in quintetto già dall’opener casalingo contro la non imbattibile New York ? Il prodotto di Uconn ha mostrato di essere un talento vero, lasciando a bocca aperta gli stessi compagni durante gli allenamenti per le dote atletiche sulle quali può contare. Detto delle capacità fisiche, sembra però prematuro designarlo come prima opzione offensiva degli orsi, ruolo che sembra calzare più su Mike Miller, in attesa del ritorno del Catalano previsto per Dicembre.
I due insieme potrebbero garantire quel mix di gioventù, tiro da fuori, atletismo e visione di gioco per cui i tifosi del Tenneessee impazzirebbero.
Senza tralasciare il fatto che in pre-season ([b]un altalenante 3-3 il record[/b]) Mike Fratello ha ruotato in quintetto tutti i suoi uomini a disposizione e quindi ogni previsione sul quintetto iniziale potrebbe essere smentita a breve, Eddie Jones, ormai sul viale del tramonto, sembra destinato ad un ruolo da sesto uomo, soprattutto adesso che i punti di [b]Miller[/b], sesto uomo dell’anno regnante, saranno indispensabili. Dietro Miller e Gay dovrebbe partire il redivivo Stoudmire che, dopo un anno di stop forzato, tornerà a dare il suo solito contributo di punti e assist, dal quale i compagni non possono prescindere.
Detto degli esterni, un altro interrogativo tormenta le notti del coaching staff : chi mettere sotto canestro in attesa del ritorno a pieno regime del 16?
Anche qui l’alternanza è stata notevole : probabile che Fratello impieghi qualche partita prima di decidere chi formerà la coppia titolare. I favoriti sembrano il sophomore Warrick, per il ruolo di ala forte e Swift nel ruolo di centro. Bene, allora dov’è il problema? Warrick è leggero, non ha esperienza e non sembra possa reggere sotto le plance utilizzando solo il suo sconfinato atletismo e Swift è…Swift , con tutti i suoi pregi (pochi) e difetti (molti, a partire dalla comprensione dei giochi per chiudere con le percentuali scandalose che lo hanno sempre contraddistinto).
Dietro di loro scalpita [b]Alexander Johnson[/b], rookie da Florida State .Johnson è un 2.06 , fisicamente è una bestia e ha messo su numeri impressionanti in prestagione (con tutta la cautela che questo periodo chiede, ovvio) : 8 punti e 5 rimbalzi in 20 minuti, conditi da una palla rubata e quasi una stoppata a sera, numeri eccezionali per una seconda scelta passata quasi inosservata. Può essere una soluzione. Le altre alternative sono Roberts e Tsakalidis : il primo è un secondo anno roccioso e rimbalzista ma decisamente sottodimensionato ; il secondo ha dimostrato di poter essere un centro di riserva credibile per una ventina di minuti : non dipinge ma neanche sporca.
Probabile partano dal pino assieme al rookie da Villanova Kyle Lowry e al veterano rifirmato Atkins, validissime alternative nel ruolo di point guard e all’elettrico Danthay Jones che, a parte un atletismo sconfinato , in questi anni ha dimostrato di non poter essere niente di più di un panchinaro.
Fratello ha detto di voler velocizzare il gioco dei Grizzlies senza snaturarlo : sinceramente, la scorsa stagione Memphis è stata la squadra più brutta da guardare con un gioco tendente a rallentare il match il più possibile, un attacco diviso tra il gioco vicino a canestro di Pau Gasol e il tiro da tre di Miller e EJ e una solida difesa spesso non supportata da prestazioni offensive all’altezza.
In mezzo a questi dubbi, ultimamente si è aggiunto quelli a proposito della permanenza della stella catalana e del [b]G.M. West [/b]nella patria del Jack Daniels : il primo ha apertamente rivelato di voler giocare in una franchigia con la quale possa lottare per l’anello (e difficilmente questa potrà essere Memphis) mentre il secondo non sembra ben visto dalla nuova proprietà , a cui fa capo l’ex giocatore Brian Davis, spalleggiato da Christian Laettner, ritiratosi da poco. Heisley, l’ex proprietario, sembra interessato ad acquisire adesso i Bucks, portandosi dietro l’artefice della rinascita dei Grizzlies, che invece, voci di corridoio, danno ritirato fra un anno.
In mezzo a questa confusione nasce la stagione degli orsi. L’accesso ai playoff dipenderà dalla capacità della squadra di sopperire all’assenza temporanea della propria stella e quella definitiva di Battier, colmabile solo con una grande stagione di RudyG. Difficile, in ogni caso, vedere questa squadra in lotteria, nonostante le assenze e i problemi suddetti che, in qualche modo, potrebbero minare il cammino, già tortuoso, dei ragazzi di Coach Fratello.