[b]Eldo Napoli – Cska Mosca 64 – 74[/b] (14-17;29-40;44-56)
Napoli: Sesay, Morandais 11, Larranaga 10 ,Morena ne, Malaventura, Spinelli 3, Cittadini 4, Rocca 4, Brown 24, Flamini, Maino ne, Trepagnier 8. All.Bucchi
Mosca: Smodis 10, Langdon 22, Holden 1, Andersen 4, Papaloukas 14, Pashutin, Kurbanov ne, Vanterpool 9, Savrasenko 12, Van Der Spiegel 2, Vorontsevich ne, Ponkrashov ne. All.Messina
Arbitri: Koukolekidis, Hierrezuelo, Zamojski
Non riesce alla Eldo l’impresa, estremamente ardua, di iniziare il cammino in Eurolega con i due punti. Il Cska Mosca espugna il PalaBarbuto con il punteggio di 74 a 64 al termine di una partita che ha visto gli uomini di Messina sempre avanti nel punteggio. Generosa la prestazione della Eldo che, nonostante un Brown in ottima serata, ha tirato con percentuali non esaltanti dal campo (10% da 3), non ricevendo il consueto apporto dalle ali Sesay e Morandais. Il PalaBarbuto, con i lavori ancora in corso, ha mostrato un ottima cornice di pubblico, 4500 gli spettatori presenti nell’impianto di Fuorigrotta. Napoli parte con Brown, Larranaga, Morandais, Sesay e Cittadini a comporre lo starting five. Messina risponde invece con Holden, Langdon, Vanterpool, Smodis e Savrasenko. Ed è subito la Eldo a rompere il ghiaccio con due tiri liberi di Morandais seguiti da uno splendido tiro dalla media di Brown. Il Cska però è abile a rispondere subito con Smodis dalla lunga distanza prima e Savrasenko da sotto poi. Sesay viene subito gravato di due falli, Cittadini lo imita presto. Due tiri liberi di Trajan Langdon, mvp dell’incontro, portano il Cska avanti di 4 sul 10-6. Brown prova ancora a scuotere i suoi realizzando ancora con tiri ad alto coefficiente di difficoltà ma i russi arrivano ad allungare fino al +7 ancora con la coppia Savrasenko-Langond (15-8). Entrano Rocca per Sesay, Papaloukas per Holden. Ci pensa Larranaga a riportare in linea di galleggiamento Napoli. L’Irlandese segna due triple consecutive in uscita dai blocchi ridando di nuovo vigore al pubblico partenopeo. Il quarto si chiude con un lay-up di Vanterpool che porta il punteggio, al primo intervallo, sul 17-14 in favore degli ospiti. In apertura di seconda frazione arriva il parzialone del Cska, 11-0 con le triple di Langdon e le buone giocate di Smodis, Napoli appare in bambola, l’attacco è fermo e neanche gli ingressi di Trepagnier e Spinelli cambiano la difficile situazione. Proprio il buon Jeff, con il solito Brown, prova a guidare un tentativo di controbreak che riporta la Eldo a -10 sul 25-35. Morandais segna da sotto mentre dall’altra parte è Savrasenko a trovare soluzioni efficaci nell’area pitturata. Brown è impeccabile in lunetta ma è ancora Langdon a portare il vantaggio moscovita in doppia cifra. Si va all’intervallo lungo sul 40-29 per i ragazzi di Messina. Nella terza frazione la Eldo sembra affidarsi alle giocate dei lunghi. Segnano Rocca e Cittadini per il 36-44 ma è ancora il solito Langdon a realizzare, ovviamente dalla lunga distanza. Napoli è però decisa a non mollare e, sfruttando anche un momento di confusione in campo, con Brown arriva fino al -5(42-47). Il Cska è però in pieno controllo della partita, ne dimostra il parziale di 7-0 che rimanda indietro Napoli, con i canestri di Van Der Spiegel e di un buon Vanterpool. Il match sembra ormai andato, all’ultimo intervallo il tabellone dice 56 per gli ospiti, 44 per i locali. La Eldo è però ancora viva e, dopo aver subito il primo canestro del periodo da Vanterpool costruisce un parziale di 8 a 0 firmato dalla coppia Morandais-Brown. Il PalaBarbuto diventa una bolgia ma purtroppo stasera il giocatore designato a spezzare i sogni napoletani viene dall’Alaska, si chiama Trajan Langdon. Il Killer realizza la tripla del 51-60, quando mancano 6 minuti alla sirena. Napoli cerca un estremo tentativo per la rimonta, Brown segna per il -7 ma è Smodis questa volta a gelare il palazzetto con la tripla che di fatto consegna la vittoria al Cska. Si chiude sul 74 a 64 in favore dei campioni d’Europa. L’Eldo, nonostante la sconfitta, esce tra gli applausi e i ringraziamenti dei tifosi. Si era già detto, comunque andava, questa sera sarebbe stata una grande festa, cosi è stato. Ora la Eldo è attesa dal derby con Avellino nell’anticipo di sabato su Sky, mentre scenderà nuovamente in campo per l’Eurolega mercoledi in quel di Salonicco. Il sogno è appena cominciato.
[b]Articolo curato da BIGMIKE[/b]
[b]LE NON ITALIANE[/b]
[b]Pau Orthez – Wintherthur Barcelona 66 – 72[/b] (23-17;38-33;52-49)
E’ iniziato con qualche patema d’animo il cammino del Barcelona che, sul campo di un combattivo Pau, ha dovuto lottare per tutti i 40 minuti per riuscire ad avere la meglio sui francesi.
Per i catalani il protagonista principale della serata è stato senza ombra di dubbio Juan Carlos Navarro (23 punti) ma un grosso contributo lo hanno dato anche Trias (doppia doppia 11 punti + 11 rimbalzi) e Basile che, malgrado un rivedibile 3/8 dall’arco, è stato autore della tripla che ha permesso agli spagnoli di mettere la testa avanti per la prima volta dopo 30 minuti sul punteggio di 56-57.
A questo punto molti si aspettavano un ultimo quarto equilibrato e una partita decisa solo negli ultimi secondi, ma nessuno immaginava che Lakovic avesse un idea diversa in testa: 7 dei sui 9 punti totali nel pariziale decisivo di 2-11 (59 – 68) e onori della chiusura lasciati al compagno di squadra Navarro.
Per i francesi non sono bastati i 17 di Bauer e i 14 di Wright.
Dal match giungono due notizie: il Barcelona porta a casa una vittoria importante ma, soprattutto, dal Palais des Sports de Pau arriva un monito agli altri avversari del girone: per battere il Pau tra le mura amiche bisognerà sudare fino in fondo.
[b]Migliore Wintherthur[/b]: Trias (11 punti, 11 rimbalzi, 5 assist, 27 di valutazione)
[b]Migliore Pau[/b]: Greer (10 punti, 6 rimbalzi, 3 assist, 15 di valutazione)
[b]Aris Salonicco – Fenerbahce Ulker 66 – 58[/b] (17-17;38-26;55-51)
L’Aris festeggia con una vittoria il suo ritorno alla massima competizione europea, dopo un’assenza che perdurava da ben 14 anni (l’ultima apparizione dei greci risale infatti al 1992).
I padroni di casa scendono in campo con il chiaro intento di regalare subito una vittoria al pubblico di casa e, dopo aver studiato l’avversario e aver chiuso il primo quarto in perfetta parità (17-17), piazzano subito un parziale di 13-1 che gli permette di mollare gli ormeggi e di andare al riposo sul +12 (38-26).
L’Aris da la sensazione di poter cambiare passo appena ne ha voglia e con un’altra folata si porta sul +20 (59-39). Sembra fatta ma, sul più bello, i greci tirano troppo i remi in barca e gli ospiti ne approfittano immediatamente: break di 0-10 e turchi a -10, poi addirittura a -4 al termine del terzo quarto (55-51).
Nell’ultimo quarto però i locali stringono le maglie difensive e riescono a condurre in porto la partita.
Tra i vincitori da segnalare i 16 punti di Wilkinson e i 14 di Scales.
Per gli sconfitti buone prove da Kutluay (18) e Turkcan (10)
[b]Migliore Aris[/b]: Wilkinson (16 punti, 8 rimbalzi, 19 di valutazione)
[b]Migliore Fenerbahce[/b]: Turkcan (10 punti, 14 rimbalzi, 19 di valutazione)