[b]MACCABI TEL AVIV UNICAJA MALAGA 106-101
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Alla Nokia Arena si assiste ad una partita zemaniana, conclusa dopo un tempo supplementare e con le difese che si prendono una serata libera
Il rookie israeliano Lior Eliyahu apre il match con un gioco da tre punti, Pepe Sanchez pareggia per gli spagnoli e le squadre vanno avanti appaiate fino a quando Tel Aviv piazza un parziale di 10-0 che porta il risultato sul 20-10.
Daniel Santiago da spettacolo, Will Bynum e Jiri Welsch non sono da meno ma il valore aggiunto per il Maccabi è il già citato rookie Eliyahu, che non tradisce alcuna emozione.
I gialli dilagano e Simas Jasaitis firma il 34-16 scritto sul tabellone alla fine del primo quarto.
Secondo quarto a parti invertite, quando Malaga sembra perduta ecco che cinque punti di Kostas Vasileidis e sei di Carlos Cabezas risvegliano lUnicaja. Rodriguez e Florent Pietrus completano un incredibile 17-0 a favore degli ospiti che si trovano a un solo punticino dai pluricampioni continentali.
Leterno Derrick Sharp e Jamie Arnold caricano la sveglia e la fanno suonare a lungo, portando i propri colori sul +6 (39-33).
La partita è intensa e Malaga ribatte colpo su colpo: Pietrus, Lorbek, Cabezas, lUnicaja pareggia (49-49) e il tempo si chiude.
Il terzo quarto è a firma Will Bynum, che segna otto punti salendo a quota venti.
Tel Aviv tocca il + 5 (59-54), Malaga rintuzza gli attacchi e addirittura si porta in vantaggio (61-63) con una gran tripla di Cabezas ma Bynum la ricaccia indietro (74-70).
E partita vera, Arnold, quattro punti consecutivi, e Cabezas (tripla su tripla) danno spettacolo.
Cabezas (23 fino a questo punto) non è da meno dellamericano del Maccabi e segna per il 74-73 che rappresenta il finale del terzo periodo.
Nuovo vantaggio Unicaja in apertura di ultimo quarto ma lequilibrio non si spezza e le squadre si scambiano ca-estri su canestri.
Nikola Vujcic trova Derrick Sharp per una tripla di vitale importanza alla scadere dei ventiquattro secondi ma Welsch replica.
Bynum porta i suoi a + 4 (86-82) e Welsch segna solo un libero su due.
Lamericano in qualche modo segna ancora e Cabezas replica (88-85) ma Welsch si fa stoppare da Vujcic, perdendo la possibilità di avvicinare i suoi.
Ci pensa comunque Pietrus a farsi valere in difesa e Cabezas ringrazia con unaltra tripla che pareggia lincontro (88-88), a 40 secondi dalla sirena.
Vujcic porta ancora avanti i suoi, ma gli uomini di Scariolo sono vivi e pareggiano con lonnipresente Cabezas (90-90) a 6 secondi dal termine.
Il Maccabi non riesce a trovare un buon tiro, si va al tempo supplementare.
Le squadre sono stanche, in particolar modo Malaga. Gli israeliani avvertono che gli ospiti sono in difficoltà è per due volte si portano avanti di tre punti (95-92 e 97-94).
Cabezas è immenso ma non basta, Bynum e Arnold regalano punti preziosi (101-95) a una cinquantina di secondi dal termine.
Di Welsch lultimo sussulto dellUnicaja (102-99) ma Sharp è glaciale nei liberi e gli ospiti si arrendono, perdono una palla fondamentale e finalmente Tel Aviv può respirare.
Il finale è di 106-101 per la squadra di casa.
Il migliore: nonostante la sconfitta, la partita confezionata da Carlos Cabezas è sopraffina, grazie a 32 punti, 4/6 da tre punt, 6 rimbalzi, 6 assist, 7 falli subiti, 41 di valutazione. Peccato abbia dovuto alzare bandiera bianca dopo una prestazione del genere..
Il momento chiave: la stanchezza di Malaga, che è risalita da -18 ma ha pagato lo sforzo nel tempo supplementare.
Tabellini in pillole
Maccabi Tel Aviv: Bynum 29 punti, Vujcic 10 rimbalzi e 7 assist, Eliyahu 12 punti e 6 rimbalzi.
Unicaja Malaga: il già citato Cabezas 32 punti, Pietrus 9 rimbalzi, Welsch 7 falli subiti, Santiago 4 palle perse.
[b]CIBONA ZAGABRIA-UNION OLIMPIJA LUBIANA 77-61[/b]
Successo per il Cibona, che batte a domicilio lOlimpija Lubiana, in un derby
tra squadre della ex-Jugoslavia.
Inizio equilibrato, con le squadre che corrono e segnano, con Marko Milic, autore di 6 dei primi 12 punti dei biancoverdi, in evidenza per gli ospiti.
Il Cibona è più squadra, Brindley Wright, Davor Kus e Chris Warren si alternano nel bersagliare il canestro dellOlimpija, così le squadre rimangono appaiate per larga parte della prima frazione, (massimo vantaggio per i blu di casa, 17-14).
Negli ultimi secondi di gara Saso Ozbolt e Ivica Jurkovic pareggiano per gli sloveni, 17-17 dopo dieci minuti di contesa.
Warren porta avanti il Cibona di quattro, Damen Lorbek dimezza lo svantaggio ma Wright da ai suoi il margine più largo dallinizio della partita (25-19).
LOlimpia reagisce con un canestro da due di Manuchar Markoishvili ma ben presto i padroni di casa prendono il largo grazie a cinque punti consecutivi di Jurica Zuza (30-21) e una tripla di Jerry McCollough (33-23).
Milic risulta assente ingiustificato dopo il buon inizio, solo Teemu Rannikko e Saulius Juzminskas reggono lurto, consentendo agli ospiti di andare allintervallo in svantaggio di soli 6 punti (37-31).
Rilevante i primi venti minuti di Zuza, che chiude in doppia cifra con 11 punti allattivo.
Dopo la pausa lunga si accende Warren, che con cinque punti porta nuovamente il vantaggio del Cibona in doppia cifra (42-31); Ozbolt riporta sotto i suoi con due triple consecutive (44-40), ma i giocatori dellOlimpija non riescono mai ad accendersi contemporaneamente e i croati ne approfittano per scappare nuovamente e allargare al forbice fino a raggiungere il +10 (52-42) grazie ad un canestro di Marin Rozic.
Gli sloveni sono costretti a chiamare timeout, ma paradossalmente questo porta più giovamento al Cibona che vola a +14 (56-42).
I biancoverdi danno timidi segni di risveglio con due triple di Lorbek e Jurkovic (56-48) ma McCollough chiude il quarto con un bel canestro per il 60-48 a favore degli ospitanti.
Il Cibona mantiene il proprio vantaggio (62-50) nel momento in cui le squadre faticano a trovare il fondo del canestro ed il tempo scorre.
Ovviamente tutto ciò va a vantaggio di Zagabria che allunga ancora con quattro punti dellex Marijan Mance (65-52).
Gli sloveni provano il tutto per tutto ma per due lunghissimi minuti trovano solo tiracci e nessun punto, fino a un tiro da tre punti di Jurkovic: troppo tardi, le lancette girano.
Kus cancella le residue speranze ospiti con un break personale di 5-0 (72-58) e i padroni di casa non devono far altro che controllare il ritmo negli ultimi due minuti, che fissano il punteggio sul 77-61.
Il migliore: Warren, 32 minuti di sostanza e break decisivi.
Il momento chiave: i minuti finali del terzo quarto e i due minuti senza canestri per lOlimpija nellultimo.
Tabellini in pillole
Cibona Zagabria: Warren 21 punti, Wright 7 rimbalzi, Kus 5 assist.
Union Olimpija Lubiana: Ozbolt 13 punti, Kuzminskas 8 rimbalzi, Rannikko 5 assist (ma 0/7 da tre punti).