Per l’Angelico, una serata all’inferno. Tutta da dimenticare la quinta di campionato contro Teramo sponsorizzata Siviglia Wear, uscita meritatamente vincitrice dal Palabiella con il punteggio di 84-64.
Se nel precedente turno casalingo con la Climamio Bologna gli uomini di coach Bechi avevano giocato esattamente la partita che avevano preparato e voluto, questa sera si è verificato l’esatto contrario: colpita subito al cuore dalla determinazione degli uomini di Luca Dalmonte (Walter Santarossa e quattro buoni americani come Woodward, Grundy, Hurd e Nolan in avvio, più Lulli, Poeta e Bernard a supporto), l’Angelico, che aveva potuto recuperare in extremis Frosini e Coppenrath per la gara, non ha trovato soluzioni entro l’area pitturata nel primo quarto, aggrappandosi unicamente alle prodezze balistiche di Taquan Dean, per ritrovarsi comunque dopo dieci minuti con un tabellone sul quale era scritto un preoccupante 14-25.
Quasi una replica dell’infausta trasferta di Reggio Emilia, ma stavolta una reazione arrivava: sei punti in fila di Gaines più i canestri di Coppenrath, Roller e Porta facevano rientrare la nostra squadra sino al 26-28.
Equilibrio subito spezzato da un parziale di 10-0 firmato dal quartetto colorato di Teramo, seguito dalla notte fonda per il resto della gara, che vedeva la squadra ospite prendersi un vantaggio di 20 punti ed oltre grazie al rendimento costante di tutti i suoi giocatori impreziosito da alcune conclusioni “impossibili” di Anthony Grundy e dalle schiacciate di Hurd e Bernard.
Dalla nostra parte invece non ha funzionato quasi nulla a livello di squadra, quasi tutte le soluzioni sono state frutto di iniziative personali, spesso disperate per mancanza di alternative ed altrettanto spesso sbagliate, come dimostrano il numero di palle perse contabilizzate alla fine (24) e le percentuali di tiro, tra l’altro arrotondate verso l’alto negli ultimi due quarti, quando ormai i buoi avevano avuto tutto il tempo di scappare dalla stalla ed i primi fischi (evento assai raro nella storia delle partite interne di Pallacanestro Biella) di arrivare dalle tribune.
Dopo partite come questa, rimangono pche cose da fare, se non tornare in palestra a lavorare per tornare ad essere quelli che già abbiamo potuto ammirare, nonostante tutti i guai di questo avvio di stagione. Ed è proprio quello che coach Bechi ed i suoi ragazzi faranno.
Il commento del coach ospite
Coach Luca Dalmonte analizza giustamente la partita dal suo punto di vista:
“Avevamo deciso di volerci riscattare per come avevamo giocato gli ultimi 15 minuti della partita con Capo d’Orlando. Credo che questa sera la nostra squadra abbia fatto una partita importante, per durezza mentale e determinazione. Per noi era importante perchè nei duecento minuti di questi primi 5 turni avevamo giocato realmente male soltanto per quei 15, ma qui a Biella siamo riusciti a soffocare il gioco della squadra avveraria, penso di poterlo dire senza presunzione, distribuendo bene le responsabilità fra tutti i giocatori, come dimostrano i 5 in doppia cifra su 8 uomini scesi in campo”.
“Siamo stati bravi a non cadere nella trappola dell’aggressività dell’Angelico, tranne forse nei primi quattro minuti quando abbiamo giocato al corri e tira, che non è il tipo di gioco che dobbiamo fare. Poi abbiamo ripreso il nostro ritmo e cominciato a giocare la partita che volevamo”.
– Quando Biella è rientrata a -2 hai chiamato time-out dopo di che la partita è nuovamente girata a vostro favore. Quello che hai detto è stato decisivo?
“Se un time-out potesse essere decisivo, ne chiameremmo a grappoli. Si impara dalla pratica e non dalle parole, una sosta può dare un attimo di respiro ma era importante sopratutto tornare alla nostra esperienza passata ed a quanto avevamo saputo imparare da essa. Direi che tutti gli 8 giocatori scesi in campo lo abbiano dimostrato dando ognuno di essi un contributo decisivo”.
Luca Bechi non cerca attenuanti
Luca Bechi saluta il collega Dalmonte per iniziare un’analisi severa della gara appena persa con Teramo:
“Una sconfitta meritata. Teramo ci ha sovrastato in ogni momento ed in ogni zona del campo. Quando siamo tornati sul 28-26 ci è scappata un’altra volta a causa delle nostre brutte scelte di attacco e poi non possiamo pensare di essere sempre in grado di rientrare dal -16”
“E’ una sconfitta che deve far riflettere tutta la squadra, me per primo che ne sono il responsabile. Mi spiace per i nostri tifosi, dobbiamo cercare di fare di tutto per riscattare e recuperare questa partita”.
– Da parte dell’Angelico abbiamo visto una partita giocata non di squadra ma vissuta molto sulle iniziative dei singoli…
“sì, è un segnale che dobbiamo tenere in considerazione, però come non dovevamo esaltarci prima, e forse lo abbiamo fatto, non dobbiamo deprimerci adesso. Coesione e fluidità di gioco devono essere recuperate al più presto, per prepararci alle prossime difficili partite”.
– Sembrava, specialmente in avvio di gara, che giocaste al corri e tira e poi, quando le cose si sono fatte difficili, che ognuno giocasse per sè…
“Giocare in velocità è una delle nostre caratteristiche. All’inizio abbiamo preso anche buoni tiri, seppur sbagliandoli, poi più avanti è subentrata l’ansia di voler recuperare e questo non ha fatto che peggiorare le cose.”
“Una sconfitta non è mai bella, però può servire a capire che, dopo una settimana di lavoro che speriamo di poter svolgere al completo, la prossima volta in campo dovremo presentarci con un atteggiamento diverso”.
Commenti ed interviste dal sito ufficiale di Pallacanestro Biella