Seguendo la teoria leopardiana possiamo valutare quello che è un momento storico per il nostro basket, con lesordio di Andrea Bargnani nella lega dei superuomini.
Lattesa è cominciata qualche mese fa, quando una volta archiviato il campionato di serie A1 con il tiro di Diawara sul primo ferro e il tricolore sul petto della Benetton e di Andrea, abbiamo cominciato a guardare al futuro col sorriso (lo stesso di Andrea) sulle labbra.
Lavvicinamento alla notte del draft è stato qualcosa di unico e difficilmente rivivibile in futuro. Una volta compreso che il Mago era considerato unanimemente il miglior prospetto dellanno, abbiamo cominciato a chiederci quale potesse essere il suo ruolo nella lega, non senza qualche esagerazione.
Lentusiasmo di tutta lItalia del basket era alle stelle e già dalla preseason si tenevano docchio le alterne prestazioni dellenfant du pais, proiettando la mente a quando le partite sarebbero contate veramente.
Finalmente la scorsa notte il cuore di tutti gli Italiani della palla a spicchi erano uniti per spingere il Mago in questa nuova avventura, consci delle difficoltà, ma anche delle possibili soddisfazioni.
La partita trasmessa da SKY viene commentata dalle sapienti voci di Flavio Tranquillo e di [b]Maurizio Gherardini[/b], il vero fautore di tutta questa splendida favola made in Italy.
I Raptors mandano in campo i leader tecnici Bosh e Ford assieme a Parker, Nesterovic e Peterson. La presenza europea è già piuttosto nutrita ma a noi non basta affatto.
A 5.37 dal termine del primo quarto arriva il vero, ufficiale ed insindacabile esordio di Andrea Bargnani nellNBA, caratterizzato da una vistosa cicatrice sul sopracciglio sinistro dovuto ad un fortuito scontro con un compagno in allenamento.
Il suo volto è un mix prorompente di emozioni che vengono mascherate, neanche troppo bene, da un aria concentrata e volenterosa di far bene. Linizio non è dei più agevoli, infatti il nostro eroe viene pescato presto in errore commettendo due falli banali. La sua presenza in campo coincide con un buon momento per i colori canadesi che però non deriva propriamente dalle sue gesta. I suoi blocchi per i compagni non sono quasi mai incisivi e non regalano vantaggio agli esterni, la sua postura in campo è stranamente rigida e contratta. La prima volta che viene coinvolto offensivamente dai compagni è dietro la linea dei tre punti con una pulita conclusione che finisce sul ferro e ricaccia in gola lurlo di gioia di Tranquillo e degli aficionados svegli nella notte italiana. Sul capovolgimento di fronte, però, arriva la stoppata su Krstic che ridà una buona dose di morale a lui e ai tifosi,tramutatasi poi in una caparbia azione allinterno dellarea dove pescato nel pitturato sbaglia la prima conclusione salvo poi correggerla nel canestro per la reale (questa volta) esultanza tricolore.
Luscita dal campo a 1.35 dalla fine del primo quarto ci fa ben sperare per un suo rientro nellimmediato futuro.
Invece [b]Mitchell[/b] decide che fino a 9 minuti dalla fine del terzo quarto il Mago debba rimanere a guardare. Nonostante questo la sua apparizione nella terza frazione serve solo per dare un po di riposo ad un malconcio Bosh che gioca sulle uova a causa di una fastidiosa fascite plantare.
Le brutte figure di Bosh si susseguono per tutto il secondo tempo, ma il numero sette rimane ancora in panchina, facendo nascere qualche dissenso nei tifosi e soprattutto nel suo GM ai microfoni..
Lerrore più grossolano, però, viene commesso quando a partita ampiamente conclusa e con poco meno di due minuti dal termine sia Andrea che Calderon vengono messi in campo per sostituire le (presunte) stelle della squadra [b]Bosh e Ford[/b] per trascinare verso la fine una già partita persa.
Come ha detto Gherardini questi ultimi minuti non sono assolutamente propedeutici al miglioramento dei due giocatori, ma anzi riducono la convinzione di due giocatori che non avevano affatto sfigurato quando erano stati chiamati in causa. Parole dure e senza peli sulla lingua da parte dellex GM della Benetton, che fa capire la sua stoffa ed il suo carisma anche nel nuovo ambiente. Ci sentiamo cautamente ottimisti su una lavata di capo per coach Mitchell nel dopo partita.
Come detto nel titolo le grandi aspettative e la fervente attesa per lavvenimento si sono rivelate più piacevoli di un esordio che era lecito aspettarsi migliore.
Nello speciale pre-partita abbiamo rivissuto le splendide gesta di Bargnani a Treviso negli ultimi due campionati e con un misto di gioia per il suo grande passo verso lNBA e di rammarico per aver perso un talento del suo calibro (sintomatica laffermazione di Soragna [i]non potete immaginare quanto mi manca[/i]), ci apprestiamo a continuare con lui lavventura che anche un inizio non esaltante non potrà certo precluderne il proseguio.
Non ci interessa che Marcus Williams lo abbia scambiato per il conducente dellautobus che avrebbe portato le matricole al draft, non ci interessa che abbia giocato solo otto minuti allesordio, ma solo che migliorerà e saprà farsi valere anche nella NBA. Essendo lui Mago non può tradirci..