Leviamo la maschera e mettiamo da subito le cose in chiaro, Kevin Durant è probabilmente il miglior fresh a livello nazionale dietro allinarrivabile Greg Oden. A Texas, troverà un gruppo e un programma solido, nonostante di LaMarucs Aldridge, Gibson e Tucker.
Molti addetti ai lavori sostengono che si sia intravisto il suo talento solo superficialmente, con molti aspetti tecnici (e non solo) decisamente migliorabili. Alcune non indifferenti qualità sono tuttavia già presenti nel suo bagaglio tecnico, evidenziate per lunghi tratti nel suo ultimo anno al liceo, come pure al McDonald Championship 2006, dove fa scrivere 25 a referto e si porta a casa, insieme a Chase Budinger, il premio di MVP della serata.
Numero tre se ce ne uno, atleta molto esplosivo, braccia lunghissime, magro e verticale, ha un mortifero tiro dalla media e dalla grande distanza (per grande si intende distanza NCAA, per ora) ma ciò che più stupisce è la capacità di prenderlo dal palleggio, in transizione, oltre che piedi per terra. Discreto saltatore e un più che buono centometrista, soprattutto in situazione di transizione offensiva.
Gli aspetti da migliorare sono sicuramente svariati; innanzitutto la muscolatura, troppo poco definita per parquet professionistici. Manca quella forza per chiudere in vernice, nella parte alta del corpo, dove sembra fragilino e ancora immaturo. Il ball-handling è buono ma non eccellente, caratteristica fondamentale per il suo ruolo, deve diventare più aggressivo, attaccare di più il ferro e farlo con maggior incisività. Anche difensivamente bisogna girare un paio di viti in questo senso, molte volte sembra accontentarsi di cercare il pallone con i due tentacoli che si ritrova senza provare a muovere i piedi come dovrebbe fare, sembrerebbe più per pigrizia piuttosto che per ignoranza tecnica.
Insomma, con maggior cattiveria agonistica e una decina scarsa di chili di muscolatura in più, ci sono tutti i presupposti per tornare a parlare di Kevin tra un anno esatto, al massimo due, come papabile giocatore da prime dieci, quindici chiamate del primo giro del Draft. Dipenderà dai sacrifici in sala pesi e dallimpatto che avrà nel mondo collegiale, in un programma importante e ambizioso come quello di Coach Barnes.
Intanto, nella prima uscita della stagione (un amichevole contro Lenoir-Rhyne), i Longhorns si sono imposti con un facile 94-68. Bene Durant, con 16 punti e laltro promettentissimo freshman [b]Damion James[/b] (inserito come 17° prospetto a livello nazionale, e Gatorade player of the Year del Texas lo scorso anno) che chiude con 14 punti e 12 rimblalzi.
Lunedì sera il secondo e ultimo exhibition game preparatorio alla regular season ormai alla porte.