Una Scandone finalmente concreta porta a casa i primi 2 punti stagionali, allungando negli ultimi 10 minuti dopo 3 quarti di sostanziale equilibrio. Udine torna a casa senza grandi soddisfazioni, conscia di avere un ottimo pacchetto lunghi e di perdere qualcosa di troppo sugli esterni.
Continuando a parlare dei singoli, per Avellino sugli scudi Darby e Jamison, oltre a Strong, sperando che inizi a commettere meno falli.
In settimana il team biancoverde ha tenuto in prova la guardia USA Scooter McFadgon, rispedita però a casa. Forse non ci sarà più il tanto atteso taglio di un extracomunitario, almeno per il momento, visto che Darby sembra aver superato il duro impatto col salto di categoria e Curry con Reggio Emilia potrebbe andare in panchina e addirittura giocare qualche minuto. Ma veniamo alla partita.
Boniciolli inizia la contesa con in campo Darby, Zanelli, Strong, Capel e Jamison, Pancotto risponde con Wisniewski, O’Bannon, Antonutti, Williams e Jaacks.
Ad aprire le danze ci pensa l’ex Damon Williams, con un canestro dai 5 metri alla prima azione, ci pensano però i lunghi avellinesi, Jamison prima e Capel dopo, a portare in vantaggio per la prima volta i padroni di casa. Dopo 6′ C’è il primo allungo di Avellino, complici soprattutto le due triple di Strong (16-10). Da notare un Capel evanescente, praticamente per tutti i 40 minuti, e uno Zanelli finalmente presente, almeno in difesa. Il primo quarto si chiude sul 18-16 per i biancoverdi, che dopo un buon inizio sprecano troppo in attacco.
Alla fine dell’intervallo breve Avellino dà poco in difesa e niente in attacco, subendo nei primi 3′ un minibreak di 5-0 che porta gli ospiti sul +3 (18-21), ma con un rapido 9-2 gli irpini si riportano in vantaggio, senza però riuscire a spostare definitivamente l’inerzia in proprio favore. Complice soprattutto Capel, l’assente di turno, che commette un inutile antisportivo su Wisniewski, e gli permette di riequilibrare la contesa con 2 tiri dalla lunetta più possesso (altri 2 liberi per fallo di Pecile). Il quarto si chiude sul 31-30 per i padroni di casa, con un uno contro zero di Zanelli.
Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti si portano avanti con un 12-3 in cui, manco a dirlo, fondamentale è il ruolo di Capel, con 2 falli e una palla persa in 2 azioni consecutive. I lupi però, grazie soprattutto a una tripla di Pecile e a un 2+1 del solito Strong si riportano avanti (43-42). Il terzo quarto si chiude con lo show di Bryan: va in lunetta, dove mette il primo e sbaglia il secondo, ma il rimbalzo è offensivo, e precisamente di Lisicky, che manda a schiacciare il domenicano. Dall’altra parte, lo stesso Bryan stoppa Williams e l’ottima difesa di squadra porta Udine a commettere infrazione di 24″. A sua volta, però, il lungo avellinese viene stoppato da Di Giuliomaria nell’azione successiva. Negli ultimi secondi si rivede Capel, che piazza a pochi secondi dalla sirena la tripla del 50-48.
L’ultimo quarto inizia con 2 brutte notizie per Avellino: arriva il quarto fallo per Capel (prestazione da 4 in pagella per lui, ma è pur sempre il migliore dei suoi, almeno sull acarta) e Bryan (mentre la stessa brutta notizia era già arrivata per Strong sul finire del terzo quarto). Ma i lupi non si perdono d’animo, e con 3 triple consecutive (Lisicky, Pecile e Darby) effettuano il primo vero allungo di giornata (63-54). A 5’30” dal termine arriva il 5° fallo di Bryan, seguito in panchina dopo esattamente un minuto da Capel. Ma ormai la partita è saldamente nelle mani dei padroni di casa, che gestiscono agevolmente il vantaggio e nelle ultime azioni allungano, chiudendo la contesa sul +15 (81-66).
Arriva così la prima vittoria stagionale per gli irpini, in attesa del possibile bis contro Reggio Emilia, tra 7 giorni, sempre fra le mura amiche. Per Udine, invece, si tratta della terza sconfitta su 3 gare disputate lontano da casa, dopo prestazioni sempre equilibrate.
Quintetto tipo: Darby – Pecile – Strong – Williams – Jamison
TABELLINI
AIR AVELLINO – SNAIDERO CUCINE UDINE 81-66
AIR AVELLINO: Darby 11, Capel 7, Jamison 21, Strong 15, Paolisso ne, Zanelli 4, Pecile 10, Rossetti 0, Maioli 0, Frascolla G. ne, Bryan 7, Lisicky 6. All. Boniciolli.
SNAIDERO CUCINE UDINE: Wisniewski 10, Zacchetti 2, Gigena 0, Antonutti 2, Di Giuliomaria 4, Williams 15, O’Bannon 6, Jaacks 18, Kastmiller ne, Mutombo 0, Valters 9. All. Pancotto.
Arbitri: Tola, Grossi, Capurro.
NOTE
Parziali: 10′ 18-16; 20′ 31-30; 30′ 50-48; 40′ 81-66.
Usciti per 5 falli: Bryan, Valters, Capel, Wisniewski.
Rimbalzi: Air 44, Snaidero Cucine 37.
Percentuali:
Tiri da 2: Air 40% (19/49), Snaidero Cucine 49% (18/37).
Tiri da 3: Air 50% (9/18), Snaidero Cucine 17% (3/18).
Tiri liberi: Air 59% (16/27), Snaidero Cucine 81% (21/26).
DOPO PARTITA
Boniciolli: “La squadra e il pubblico stasera hanno vinto insieme. Durante il terzo quarto eravamo molto tesi, e meritavamo di essere fischiati, ma il pubblico ha continuato a sostenerci e ci ha trasmesso la voglia di vincere. I giocatori l’hanno capito, ed è grazie a questo che abbiamo conquistato la vittoria.
Lisicky, anche se ha giocato poco, ha disputato una buona gara, ed è grazie alle sue 2 triple nell’ultimo quarto che siamo riusciti a mantenere il vantaggio necessario per non permettere a Udine di riportarsi sotto.
Poche società in Italia, dopo uno 0/5, non avrebbero apportato delle modifiche al roster, e questa fiducia ai ragazzi arriva, si fa sentire ed è fondamentale al raggiungimento di qualsiasi obiettivo.
Al momento ci manca uno scorer (stiamo regalando agli avversari un americano dalla seconda giornata), che cambierebbe in positivo il nostro attacco, sia sul perimetro che in area, lasciando più spazi ai nostri lunghi.
Per Reggio Emilia cercheremo di recuperare Curry. Il Darby dei primi 20 minuti è stato negativo, ma nel secondo tempo ha dimostrato di essere un ottimo giocatore.
Questa vittoria deve essere una spinta a fare di più”.
Pancotto: “Per noi è la quarta sconfitta consecutiva lontana dalle mura amiche, giochiamo sempre alla pari con i nostri avversari ma abbiamo dei black-out improvvisi che ci impediscono di portare a casa i 2 punti. Spero che il motivo principale sia la giovane età della squadra, ma non voglio dare alibi ai miei. Negli ultimi minuti abbiamo dovuto giocare con O’Bannon nel ruolo di play, visto che i nostri registi (Wisniewski e Valters) hanno dovuto abbandonare anzitempo il campo per raggiunto limite di falli, dobbiamo crescere come squadra ed essere più concentrati per 40 minuti. Per il futuro dobbiamo raggiungere 3 obiettivi: allenarci bene; giocare ogni partita come se fosse l’ultima; riposarci con i tempi giusti.
Come diceva Kennedy credo che non bisogni guardare le mancanze altrui, ma evitare le proprie.
Avellino è stata determinata e forte cme ci aspettavamo: sul +8 abbiamo buttato 2 palle fondamentali per l’esito della partita e Avellino, soprattutto grazie a delle percentuali da 3 che finora non aveva mostrato di avere, ha portato a casa i 2 punti.
Non mi va di commentare i singoli, ma la squadra. Per primo, sono deluso da me stesso”.