PREMIATA MONTEGRANARO: Childress 1 , Slay 18, Spippoli n.e., Nikagbatse 11, Maresca 11, Vitali 16, Thomas 12, Demartini n.e., Amoroso 14, Spizzichini n.e., Steffel , Canavesi 6, All.Pillastrini
LEGEA SCAFATI: Bracey 6, Smith 2, Salvi 4, Rajola 2, Apodaca 18, Smith 9 ,Rombaldoni n.e., Szewczyk 4, Guadagnala n.e, Ricciardi n.e. Martinez 15, Pagano n.e. , Lauwers 11. All. Petrovic
PARZIALI: 22 18; 33 40; 53 58;
ARBITRI: Lamonica di Pescara, Seghetti di Livorno, Ursi di Livorno
NOTE: spettatori 3000 (compresi abbonati) incasso 20mila euro. Fallo tecnico a Smith di Scafati nel quarto quarto.
Una partita al sapore di amarcord quella giocata stasera al PalaSavelli di Porto San Giorgio. La Premiata e la Legea, le due piccole della Serie A salite contemporaneamente dalla Legadue proprio questanno, ultime arrivate nelluniverso dei grandi, si sono affrontate.
La Premiata parte subito alla grande col primo possesso di palla raccattato da Thomas e i primi due punti della serata messi a segno da Valerio Amoroso uno dei più aggressivi e combattivi per tutti e quaranta minuti di gioco insieme a Ron Slay, top scorer della serata e autentico leone quando si tratta di conquistare il pallone sotto canestro, e a Misan Nikagbatse autore, tra laltro, di un assist da manuale per Thomas. Nonostante il grande avvio dei padroni di casa, Scafati riesce a farsi sotto col punteggio grazie a Rick Apodaca, giocatore della Nazionale Portoricana, Smith e Martinez e il periodo termina con un 22 a 18 per i sutorini.
Il tormentone che aleggiava ovunque si respirasse aria sutorina, era che il vero campionato della Premiata, dopo lavvio contro autentici top-team, sarebbe iniziato stasera proprio con Scafati: la prima delle sei formazioni che si susseguiranno prossimamente ad avere potenzialità, obiettivi e risorse simili alla squadra marchigiana. Così è stato. La partita è stata tesa, sofferta e combattuta sia per gli uni che per gli altri. Le difficoltà dei sutorini si vedono nel secondo periodo di gioco, la facilità con cui erano partiti sembra essersi un attimo offuscata e per quanto siano sempre vicini come punteggio, annaspano un po, commettono anche qualche sbaglio (infrazioni di passi) e il tempo si conclude col vantaggio scafatese di 40 a 33.
Nel terzo quarto ti aspetti che la legge del PalaSavelli torni a farsi sentire. Scafati è stata, finora, la prima squadra, tra quelle ospiti a Porto San Giorgio, a varcare la soglia dello spogliatoio, nella pausa di metà partita, in vantaggio. Quella che doveva essere una squadra più facile rispetto alle precedenti (Roma e Milano), da affrontare con serenità e scioltezza, si rivela invece difficile e tosta. Nessuna delle due squadre sembra riuscire a scappare via, il livello è alto, la tensione pure. La tifoseria di Scafati incita la sua squadra, i Sutor Rangers non sono da meno. Non mancano i fischi nei confronti degli arbitri. Il terzo periodo iniziato e proseguito a favore dei campani si mantiene tale. Apodaca, Martinez e Lauwers portano su il punteggio della loro squadra anche se Amoroso, Slay, Nika e Maresca, questultimo autore di una super tripla a pochi secondi dallo scadere del quarto, non si danno assolutamente pervinti. Il tempo termina, pertanto, con un meno cinque per la formazione casalinga. (53 a 58).
Lultimo periodo si apre con luscita di Childress dopo aver commesso il quarto fallo. Il tabellone chiama un punteggio di 53 a 60 per Scafati. In questi ultime fasi del gioco si è vista davvero lanima della giovane Premiata. Scafati sembra gettare la spugna mentre laggressività sutorina, sia in difesa che in attacco, viene fuori inesorabilmente. E il quarto delle meraviglie, Slay spara da tre, prende un assist di Vitali sbaglia il canestro ma subisce un fallo. Coach Petrovic vede che la partita sta sfuggendo dalle mani e chiama time-out. E tutto vano. I sutorini vogliono rispettare la regola della vittoria forzata in casa e ci riescono. Palle recuperate, numeri da NBA con un triplo passaggio firmato da Slay, Vitali e Canavesi che realizza. Cinque triple tutte a segno negli ultimi minuti di gioco per i giallo-blu. Scafati ha perso del tutto il bandolo della matassa e prende anche un fallo tecnico fischiato a Smith. Apodaca prova a far qualcosa, è lunico della panchina campana a reagire, inutilmente.
La partita termina con un risultato di 89 a 71 per i padroni di casa assolutamente stoici in una partita difficile, tesa e sofferta.
[b]I due volti della partita: coach Pillastrini e coach Petrovic.[/b]
Il coach campano appare molto irritato e deluso dallesito della partita. Che si può dire dopo questo tipo di partita? Scafati ha perso da sola, non ha vinto Montegranaro ma ha perso Scafati tuona immediatamente in conferenza stampa. In molti momenti del terzo periodo siamo stati in condizione di andare avanti di 10 12 punti. Oggi una posizione nella nostra squadra non ha funzionato perché con la coppia Szewczyk-Martinez siamo stati indietro con la difesa, Szymon ha sbagliato tre conclusioni facili per andare oltre di dieci punti. Poi è rientrato Bracey per quattro falli e abbiamo avuto problemi per andare avanti. Al più otto, al principio dellultimo quarto, siamo andati in tilt e in quel momento è rinata Montegranaro che ha aumentato lintensità e gli ultimi sette otto minuti i miei giocatori hanno smesso di giocare dopo averlo fatto per tutti i trenta minuti precedenti, ripeto non ha vinto Montegranaro ma ha perso Scafati.
Decisamente più mansueto e disponibile Pillastrini. Questa la sua analisi. Io credo che noi abbiamo fatto il parziale di punti decisivo del quarto tempo grazie a quello che eravamo riusciti a costruire prima, siamo stati eroi. Abbiamo continuato a fare una pressione difensiva che alla lunga Scafati non è riuscita a reggere e poi nel quarto periodo abbiamo raccolto i frutti perché eravamo solo noi in campo. Abbiamo avuto unenergia, una determinazione e una voglia di vincere che ha fatto la differenza. Secondo me, già da prima avevamo preso in mano la partita però tanti piccoli episodi di errori non ci avevano permesso di prenderla in mano con qualche minuto di anticipo. Sono molto contento dei 21 tiri liberi tirati, finora ne avevamo fatti di meno, di solito facciamo più tiri da tre, meno da due e pochi tiri liberi. Il fatto di averne fatti oggi di più significa che siamo stati più aggressivi, tuttavia dobbiamo ancora migliorare. La nostra aggressività, che allinizio può portare a subire qualcosa come un tiro da sotto o spendere un fallo in più, se mantenuta per tutta la partita alla fine può fare la differenza. Queste sono squadre veramente forti, noi oggi abbiamo fatto una grandissima vittoria, difficile, ovviamente il punteggio ci premia ma la partita lavete vista è stata soffertissima e per lunghi tratti sotto, questa è la conferma di cosa è veramente questo campionato. Oggi abbiamo superato delle difficoltà quindi, in questo senso, è un passo avanti.
Chiara Marzan