[b]Quintetti:[/b]
Milano: Garris, Gigena, Gallinari, Watson, Blair.
Biella: Roller, Dean, Gaines, Frosini, Coppenrath.
Il pubblico milanese sempre molto aristocratico non accorre calorosissimo per lo scontro casalingo con lAngelico Biella, che appare subito molto convinta a far bene. Milano ricerca in maniera quasi ossessionata la palla dentro per Blair, ma ne risente la fluidità dellattacco che mette a referto solo 2 punti in quasi tre minuti di gioco. Gallinari e Gaines sono gravati presto di due falli, ma lex Rocket (14 con 5-5 dal campo) va in the zone e con 3 triple dal palleggio apre un primo importante divario sul 23-12. Sasha Djordjevic non trova risposte allordinatissimo attacco biellese e inserisce, nello stupore generale, Plumari per Garris. I viaggi in lunetta (ben 13) salvano Milano anche a 6 decimi dalla fine quando Dean ferma in maniera puerile Garris che fissa il risultato sul 19-26.
La difesa di Biella trove ottime risposte e propone unazione di disturbo sul playmaker sin dalla rimessa, facendo entrare nei giochi gli avversari con qualche secondo di ritardo. Frutto di questa buona difesa, arrivano tre minuti d attacchi a livello CSI per Milano che, oltretutto, prosegue la sua contemplazione difensiva facendo segnare sei punti a Frosini con comodissime conclusioni. Biella trova per tutta la seconda frazione tiri logici e costruiti da una splendida circolazione (11 assists), ma quando incontra un minuto di sbandamento viene punita da un 7-0 di parziale tutto firmato da Sven Schultze, che ricopre quasi interamente lo strappo sul 39-42.
LAngelico, però, esce benissimo dal timeout e riesce a rimettere sei punti alla fine del tempo grazie alle positive giocate di Porta con una tripla e un assist per Daniels. 41-47.
Dopo un inizio ancora a pannaggio degli ospiti, Gallinari con una tripla di puro talento sblocca la situazione e milano sembra più incisiva, infatti prima Blair in contropiede poi la persa forzata di Dean obbligano coach Bechi al timeout.
A complicare ulteriormente la situazione per i piemontesi è anche un quarto fallo prematuro di Gaine, oltre ai 3 di Daniels. La partita viaggia sui binari di un sostanziale equilibrio con mini parziali da una parte e dallaltra, senza che però si crei un vero canyon. Nelle file milanesi Calabria è assolutamente fuori partita sia fisicamente che tecnicamente, ma supplisce a questa mancanza Sven schultze che ci dà per tre.
Anche Garris sale di livello e si carica sulle spalle la squadra trovando prima Blair con un assist al bacio e, ripetendosi pochi secondi più tardi per regalare la tripla sulla sirena delo positivissimo Schultze.
Milano nonostante la cortissima rotazione a disposizione (ne per Green e Bulleri) sembra avere più birra psicologica e comincia il quarto in modo incisivo in attacco e solido in difesa. Schultze (15 punti alla fine) continua la sua grandissima prestazione personale e sigla lennesima tripla che fa esplodere il Forum.
Biella dimostra ancora una grande solidità di squadra e continua a fare la sua partita rimanendo a contatto grazie anche al bonus speso molto presto da Milano.
Lequilibrio viene rotto solamente da un sontuoso Garris a cui Djordjevic si affida chiamando svariati pick and roll per lui che generano attacco per tutti. Dai buoni tiri trovati nascono diversi rimbalzi dattacco preda di Watson che li converte con quattro punti consecutivi.
Calabria fa la prima cosa buona del match a poco meno di due minuti dal termine con la rubata sulla linea di passaggio, dopo che Biella era tornata a -8 e possesso con Gaines.
Ancora Dante mette la parola fine al match con un canestro in fade away dal lato, unito ad una tonante stoppata di Watson su Gaines. Il finale è 86-77.
[b]Play of the game:[/b]
La circolazione offensive di Milano non trova sbocchi e si arriva agli ultimi secondi in cui la patata bollente viene messa nelle mani di Gallinari. Con 5 sul cronometro inizia il suo uno contro uno dal lato sinistro del campo. Abbozza un primo passo di potenza per la penetrazione, salvo poi raccogliersi in un tempo minimale e lasciar andare una tripla davanti alle braccia protese di Dean per un canestro che sa già di NBA.
[b]Quotes[/b]
Bechi:
Guardando landamento della partita minuto dopo minuto direi che abbiamo giocato a viso aperto e con coraggio, dimostrandoci in grado di condurre la partita per 30 minuti. Abbiamo giocato per lunghi tratti una buona pallacanestro ed abbiamo attaccato la partita sin da subito comera nei nostri piani, provando a mettere pressione sul portatore di palla per farlo stancare.
Nonostante la ovvia delusione per la sconfitta, congedandomi dai miei ragazzi ho detto loro che dovevamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto perché siamo riusciti a tenere testa per 30 minuti ad una delle favorite per il campionato e ora che pian piano riusciamo a conoscerci meglio tra di noi e conoscere meglio il campionato e le situazioni che di giornata in giornata si vengono a creare, abbiamo possibilità di fare molti passi avanti per il futuro.
La chiave della sconfitta è la nostra scarsa lucidità nel finale, dove Milano è arrivata con un po più birra di noi ed è riuscita, grazie ai suoi veterani, a portare a casa la partita, costringendoci a faticare per trovare le nostre situazioni.
Ovviamente è molto dura arrivare in buone condizioni nei finali di partita quando solamente tre effettivi possono considerarsi fisicamente pronti per giocare al massimo una partita e i tuoi due giocatori principali (Daniels e Gaines) vengono gravati così presto di tante penalità.
Djordjevic:
Sapevo che sarebbe stata una partita difficilissima per noi perché lassenza di due playmaker come Bulleri e Green ci avrebbe penalizzato moltissimo, se poi aggiungiamo che anche Tusek ha giocato nonostante la febbre lo avesse colpito nella giornata di ieri, abbiamo capito che non sarebbe stata una passeggiata.
Abbiamo giocato un primo tempo ampiamente al di sotto delle nostre capacità, nel quale abbiamo difeso piuttosto male, ma soprattutto non eravamo spinti da quella voglia interiore e quel fuoco per avere la meglio sugli avversari. Eravamo molli e poco determinati ed infatti Biella ne ha approfittato. Nel secondo tempo, invece, è scattata la scintilla, abbiamo giocato con la voglia e la cattiveria giusta e siamo riusciti a portare a casa la partita. Purtroppo questa scintilla viene alimentata solamente dallintervallo o da situazioni particolari. Non possiamo aspettare che Plumari nei due ottimi minuti che ha giocato, ci dia lesempio per la difesa o come faceva Coldebella lanno scorso. Dobbiamo essere noi tutti dallinterno a iniziare tutte le partite con lo stesso fuoco, indipendentemente da chi abbiamo di fronte. E facile essere motivati per dei veterani quando si gioca contro una grande avversaria, ma si devessere ugualmente vogliosi anche quando si affrontano squadre sulla carta più deboli, perché annoverano giovani con voglia di sfondare e far bene e quindi bisogna essere sempre pronti.
Menzione donore per Garris che a causa della rotazione ridotta è riuscito a condurre tutta la partita (36 minuti in campo) con maestria, giocando un finale di partita stupenda.