Tutto incredibilmente facile per la Montepaschi nell’anticipo odierno di mezzogiorno. La partita, come sottolineato anche da Repesa in sala stampa, non è praticamente esistita. Il 12 a 2 del quinto minuto, il 20 ad 8 del primo mini-riposo, il 30 a 18 del quindicesimo minuto e il 46 a 29 dell’intervallo dicono ampiamente di un crescendo rossiniano dei senesi che non hanno avuto il minimo problema raggiungendo anche il + 29 prima di rilassarsi. Tra i biancoverdi mensanini da segnalare le prove di Eze, positivo come al solito, ma soprattutto la partita giocata dal trio delle meraviglie Forte, McIntyre e Sato autori di 50 punti in tre ben coadiuvati da Kaukenas autore di 13 punti. Baxter, pur in notevole ritardo, ancora, si sta inserendo pian pianino in un ingranaggio già ben oliato ma che, quando avrà a pieni giri anche lo statunitense, acquisterà in pericolosità su ogni lato del campo. Della Lottomatica c’è da salvare ben poco: qualche lampo di Bodiroga ma, su tutti, Askrabic, autore di 18 punti e mvp della gara con 30 di valutazione. Molto nervosi, i romani, tanto da essere penalizzati da un antisportivo a Bodiroga e un tecnico a Ilievsky (un fantasma in campo) e dalla cacciata dalla panchina effettuata da Repesa ai danni di un Garri “non meritevole di stare coi dodici” (parole e musica di Jasmin Repesa in sala stampa).
Il primo quarto si è concluso 20 ad 8 con una solo squadra in campo e la Lottomatica ferma per 5 minuti a quota 2.
Il secondo quarto ha rispecchiato ampiamente il primo: Lottomatica incapace di reagire aggrappata al solo Askraban e a qualche isolato lampo di Bodiroga, Montepaschi che vola sul + 17 all’intervallo con Forte già a quota 16.
Il 3^ quarto è quello che chiude la partita, la Montepaschi raggiunge il + 29 e poi si siede dando la possibilità ai romani di riavvicinarsi un po’ (67 a 45).
L’ultimo quarto è pura accademia con i senesi ormai sotto la doccia già al 35^ minuto e i capitolini che limano lo svantaggio fino al 84 a 68 finale.
La Montepaschi ha tirato col 43% da 2, col 41% da 3, col 95% dalla linea dei tiri liberi, ha catturato 36 rimbalzi e subito 31 falli.
La Lottomatica ha tirato col 45% da 2, col 43 da 3, col 47% i tiri liberi, ha catturato 30 rimbalzi e subito 18 falli.
Lo scarto tra falli subiti e falli commessi la dice lunga sulla diversa intensità con la quale le due squadre hanno affrontato la gara. I senesi si sono visti lottare come leoni anche sul + 25 con gesti di abnegazione e di cuore veramente notevoli da parte di McIntyre, Forte e quant’altri.
I due tecnici:
Repesa: Partita difficile, lo sapevamo, siamo in netto ritardo nella preparazione e nella forma rispetto a Siena e si è visto. Mi è piaciuto un po’ di più l’atteggiamento dei giocatori rispetto alla trasferta di Lubiana ma ancora non ci siamo. Hawkins, ma non solo lui, è lontano ancora da una forma accettabile, bene Askrabic ma da solo non può certo vincere le partite. Ho cacciato Garri dalla panchina perchè non meritava, per il suo atteggiamento, di starci, ed anche Moiso è stato lasciato a casa per lo stesso motivo.
Pianigiani: Tutto molto bene, soprattutto l’approccio iniziale alla gara, cosa che le altre volte non avevamo avuto. Sapevamo che loro sono più esperti e per questo eravamo pronti a soffrire e a lottare fin dall’inizio. L’amalgama e la classifica sono ben al di là di quanto fosse lecito sperare. Il 37/39 ai tiri liberi la dice lunga sulla concentrazione con cui abbiamo affrontato la partita. Sono felice della disponibilità e dell’abnegazione che tutti hanno sia in settimana che in partita. Due parole su McIntyre (gran cuore oltre alle doti tecniche conosciute) e Baxter (continua la fase di inserimento e lavorerà a parte anche a Gerusalemme).
Due parole su un episodio disdicevole. Nel corso del primo quarto un oggetto volato dal settore di tifosi ospiti (si è parlato di un sasso) ha colpito alla testa un tifoso senese che ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Di certi animali, incapaci di reprimere i propri istinti bestiali e la propria stupidità, il basket può e deve fare a meno. Da qualsiasi parte provenga, certa gente, sarebbe bene che restasse a casa.