Pubblico delle grandi occasioni per una vittoria sofferta ma quanto mai meritata dei padroni di casa contro i campioni d’Italia della Benetton Treviso. Al Palascapriano non entra più neanche uno spillo e nelle curve gli spettatori sono accalcati come non mai, ma di fronte alle gesta dei biancorossi Siviglia non c’è spazio per le lamentele: una partita combattuta fino alla fine con Teramo sempre in vantaggio anche di 11 punti, e con Treviso comunque sempre viva anche se al di sotto delle proprie possibilità. Gira tutta la squadra di coach Dalmonte e anche i pochi momenti di black-out della squadra sono stati sapientemente gestiti dall’entourage biancorosso. La partita inizia come ogni match del Teramo e cioè con i punti dei soliti noti Nolan e Grundy che, come al suo solito, tira male dalla lunga distanza ma in penetrazione fa venire gli incubi ai difensori biancoverdi. Ma stavolta sono le seconde linee a fare la differenza: il nuovo arrivo Janicenocks fa male veramente: 100% dal campo, 17 punti e 18 di valutazione, Bernard ne mette a segno 10 anche senza schiacciare (e questa è una notizia), Poeta fa girare la squadra come un direttore d’orchestra nonostante i pochi minuti in campo che saranno destinati a crescere sempre di più. Infine non si può dimenticare LeRoy Hurd, altra grande scommessa di Teramo che ogni volta che tocca palla regala emozioni su emozioni.
Per i trevigiani, nonostante l’attenuante di Barcellona e il lungo viaggio verso la cittadina abruzzese nel giro di appena tre giorni, Lyday dimostra di essere una vera forza della natura, l’unico in grado di reggere l’impatto dirompente dei biancorossi, Gigli va a fasi alterne ma, soprattutto, Marcus Goree è meno che a mezzo servizio: non ingannino le mere statistiche, ma il lungo Benetton si è dato da fare solo nelle fasi conclusive della partita, senza peraltro essere determinante. Infine una nota per il “teramano” Marco Mordente: tornare a casa gli regala emozioni forti e lui non le riesce a dominarle, giocando una delle sue peggiori partite da inizio campionato. Treviso perde la partita anche a rimbalzo (32-23) e soprattutto ai liberi dove Teramo tira con quasi il 90% dalla lunetta. A voler trovare un difetto della Siviglia Wear Teramo le palle perse: 21 contro 15 dei trevigiani.
La brutta parentesi contro Capo d’Orlando sembra essere solo un lontano ricordo e la squadra ha dimostrato grinta, carattere e gioco. Le partite perse contro Siena e Napoli sono dei sintomi di una squadra che ha cominciato piano e che sta trovando splendidi protagonisti nella lunga cavalcata della nuova stagione. Coach Dalmonte è soddisfatto, come pure il suo secondo Massimo Bianchi: ” Abbiamo segnato 80 punti con cinque giocatori in doppia cifra” senza trascurare che “il nuovo giocatore (Janicenocks ndr) è arrivato da poco ed è stato importantissimo sia in attacco che in difesa”. Ma la vera felicità è quella del presidente Antonetti che sa di aver allestito una squadra davvero competitiva: “E stata una grande impresa ottenuta con un grande carattere. E una vittoria da dedicare a Teramo, agli abbonati, ai tifosi, a tutta la città.” Chi invece non è proprio contento è Marco Mordente, guardia della nazionale italiana: “Ho giocato in maniera pessima, qui succede spesso ma daltronde lemozione è tanta e il palazzetto è quello dove ho mosso i primi passi”.
Adesso però è tempo di rimboccarsi le maniche per una nuova trasferta, stavolta in terra lombarda in quel di Varese dove c’è un ex che può essere l’arma in più della Whirpool e che, comunque ha fatto molto bene l’anno scorso in casacca biancorossa, ovvero Delonte Holland. Nessun calo di concentrazione, dunque, perchè con un campionato così livellato verso il basso, i play-off sono sicuramente alla portata dei biancorossi.