[b]PREMIATA MONTEGRANARO[/b]: Childress 8, Slay 19, Spippoli , Nikagbatse 11, Maresca 8, Vitali 7, Thomas 11, Demartini , Amoroso 15, Spizzichini n.e. , Steffel , Canavesi 4, . All. Pillastrini
[b]PALLACANESTRO CANTU[/b]: Smith 11, Jordan 7, Wilson 6, Jones 10, Della Felba n.e., Mc Grath 7, Shaw 16, Mazzarino , Squarcina , Ballarate ,Williams 11, . All. Sacripanti
[b]QUINTETTI[/b]: Childress, Slay, Nikagbatse, Thomas, Amoroso (Premiata)
Smith, Jordan, Wilson, McGrath, Shaw ( Cantu).
[b]PARZIALI[/b]: 26 12; 46 27; 72 42; 83 68;
[b]ARBITRI[/b]: Bertelli di Genova; Lo Guzzo di Catanzaro; Sahin di Antakya.
[b]NOTE[/b]: Spettatori paganti 3.400 ( compresa quota abbonati ) incasso 30.000 euro (compresa quota abbonati) Abbonati 1.800.
Quando il primo quarto ha avuto inizio e le due squadre sono scese in campo si è vista subito una Premiata pienamente in giornata: difensiva nella sua area ma ugualmente offensiva in quella degli ospiti. Al contrario, Cantu, si è trovata in grossa difficoltà da subito. Lo testimonia i 12 punti messi a segno nel primo quarto a differenza dei 26 da parte dei Pilla-boy.
Cantu subisce un parziale di 8 a 0 a pochi minuti dallinizio e coach Sacripanti è subito costretto al primo time-out. Un grande Amoroso in completa trance agonistica chiude il primo quarto da top scorer dei primi 10 minuti con canestri in rovesciata da sotto insieme a Jobey Thomas che piazza subito triple precise e perfette quanti utili ed efficaci lultima delle quali ammazza il primo quarto che si chiude con un risultato di 26 a 12 per la Sutor.
Quello che i sutorini fanno in questi primi 20 minuti di gioco, sembra la degna prosecuzione del meraviglioso ultimo quarto della settimana scorsa contro Scafati. Una condotta magistrale della partita sia in difesa che in attacco con un ottimo movimento della palla e una capacità di trovare soluzioni di tiro con un altissima percentuale praticamente ad ogni possesso. Dalla parte di Cantù invece si è vista una grande fiducia da parte del coach nei confronti di Michael Jordan (omonimo della stella dei Chicago Bulls) il quale, però, giocava sempre fuori ritmo. O troppo veloce con Williams e Shaw in campo o troppo lento quando sotto giocavano Wilson e Smith. Jordan, in regia, non è stato il massimo: non è mai stato efficace nel dare i tempi alla squadra e ha subito anche un grande pressing da parte delle guardie sutorine che non lo hanno lasciato respirare tanto facilmente.
Tante triple per la Premiata nei secondi 10 minuti di gioco con Amoroso, Maresca Nika e Thomas. Con poco più di due minuti da giocare il tabellone segnava 41 a 25 per i padroni di casa e il quarto si è concluso, poco dopo, con un risultato di 46 a 27.
Terzo quarto pressoché fotocopia dei due precedenti con Cantu sempre piu nel baratro: capita loro di far scadere anche i 24 secondi dellazione con conseguente perdita della palla. Festival delle triple che continua per la Premiata. 14 totali messe a segno. Con la partita prossima alla fine la formazione padana incassa un pesante meno 30 nonostante i suoi tifosi, reduci da un lungo viaggio in pullman, non smettano mai di cantare e di incitarli.
Era la prima volta che la formazione marchigiana si trovava a gestire un vantaggio così consistente. Cera, pertanto, il rischio che la concentrazione potesse diminuire. E invece no. A far scendere lo scarto dei punti tra le due formazioni, ridotto anche a 18/20 punti negli ultimi minuti, è stato lingresso in campo della panchina sutorina: Demartini, Steffel, Spippoli i quali, vuoi la poca esperienza vuoi la tensione, non hanno continuato per la strada che i titolari della squadra avevano letteralmente spianato creando un po di confusione e commettendo qualche errore.
Il ciclo delle due partite in casa è stato affrontato ottimamente. Questo è un dato molto importante perchè i ragazzi dovevano dimostrare che sono in grado di vincere anche sotto la “pressione” della vittoria forzata. La prossima sarà difficile, contro la squadra vice campione dItalia, la Climamio Bologna: sarà importante dare continuita’ al gioco e crederci sempre.
[b]La parola ai coach[/b]
[b]Deluso e afflitto il coach padano, contento e soddisfatto quello marchigiano anche se ribadisce che non è il momento per rilassarsi.[/b]
Io ho pochissime cosa da dire esordisce subito uno sconsolato e deluso Coach Sacripanti primo punto è che siamo stati letteralmente schiantati dalla grande intensità di Montegranaro che ci ha strozzati con qualsiasi azione tentavamo di fare in attacco con una difesa veramente notevole e una grandissima determinazione. Mi prendo io la responsabilità di questa partita molto brutta da parte della mia squadra alla quale, probabilmente, non riesco ancora a trasmettere la giusta mentalità da adottare quando si gioca in trasferta. Come ultimo punto vorrei chiedere personalmente scusa ai tifosi che si sono fatti sette ore di pullman per vedere una squadra scialba senza carattere quando eravamo consapevoli che andavamo in un campo molto caldo con una squadra ben allenata e molto fisica.
E stata una partita condizionata fin dallinizio dal nostro gioco e dallaggressività sono le prime parole di coach Pillastrini e anche dalla precisione che ci ha portato a realizzare tiri buoni con percentuali molto alte. Sinceramente credo ci sia stato un dominio abbastanza netto, è stato bello perché abbiamo dimostrato di essere in grado di gestire un momento di euforia come quello che stiamo vivendo. Sono convinto che alla pari di questa, ce ne saranno altre partite del genere, limportante è non rilassarsi perché non ce lo possiamo assolutamente permettere. Gli ultimi cinque minuti non ci dovevano essere nel senso che io ho fiducia in tutti i miei giocatori e non voglio fare rotazioni solo per far collezionare minuti ma solo per quello che serve alla squadra in ogni preciso momento. Alla fine abbiamo calato un po per colpa non solo di chi non gioca di solito ma anche per i titolari che , magari, hanno giocato un po così. Comunque adesso non voglio parlare di questo che sarà comunque motivo di lavoro e di esperienza. Era la prima volta che ci trovavamo a gestire un vantaggio così netto e la cosa non è cosi semplice come si potrebbe pensare e quindi è chiaro che è arrivato un rilassamento che ci costa perché avere 30 punti di differenza poteva essere importante.
[b]Mancavano 16 minuti e 40 alla fine e Cantù aveva realizzato solo 30 punti, una difesa stratosferica![/b]
Sì una difesa molto attenta e aggressiva la nostra non dimentichiamoci però il fatto delle percentuali al tiro.
[b]Avevate paura al rimbalzo, invece avete messo la museruola agli avversari anche su quel fronte![/b]
Siamo andati a rimbalzo con grande determinazione, abbiamo dato una pesante spallata allinizio della partita che poi si è sentita per tutti e 40 i minuti.
[b]La parola ai protagonisti.[/b]
[b]Matteo Canavesi e Jobey Thomas commentano, molto soddisfatti, le prestazioni della propria squadra.[/b]
[b]E stata una prestazione eccezionale, superiore, ci puoi fare un commento?[/b]
Si la prestazione è stato molto buona, abbiamo iniziato la partita molto bene con la nostra difesa abbiamo fatto un parziale decisivo nel primo quarto. Apparte gli ultimi minuti dove hanno giocato i giocatori della panchina che magari avevano paura di sbagliare e dove abbiamo calato un po il ritmo, in generale è stata una prova molto buona.
[b]Qual è il segreto di una partita perfetta?[/b]
Il fatto che ci alleniamo bene con grande impegno e puntare tutto sulla difesa perché se cè una buona base per la difesa poi i canestri arrivano, vedendo adesso le percentuali mi accorgo che siamo la squadra che facciamo più tiri da tre in serie A, del resto abbiamo dei grandi tiratori come Jobey (Thomas n.D.r).
Jobey Thomas è dello stesso avviso di Cana. La chiave di questa partita era iniziare bene in difesa – gli è venuta lamorosite commenta il vice coach Vanoncini sapevamo che mandarli fuori ritmo in attacco era una cosa importante per vincere. Poi siamo stati fortunati nel riuscire a segnre qualche canestro da 3 punti e in questo modo è stato tutto più facile.
[b]Adesso si guarda solo la salvezza o anche qualcosa in più?[/b]
La salvezza, la salvezza.. è ancora troppo presto perché le partite che abbiamo vinto finora sono state quelle in casa, invece se vogliamo pensare in grande dobbiamo vincere anche fuori.
Chiara Marzan