La differenza tra un grande giocatore di basket e un campione è più marcata di quello che in realtà si potrebbe pensare. Colui che in campo è un vincente e dimostra di avere la stoffa del campione, lo è anche al di fuori, nel cuore dei suoi tifosi e nella mente di tutti gli appassionati di pallacanestro.
Chi ha avuto la fortuna di vedere transitare dalla propria squadra un campione come Dejan Bodiroga sa a che cosa mi riferisco.
Dejan non è solamente un giocatore di pallacanestro dotato di un fisico, tutto sommato normale, un atletismo da architetto milanese e un volto pulito, ma è semplicemente il giocatore più dominante transitato sui parquet europei dalla seconda metà degli anni novanta.
E stato in grado di vincere tutto quello che cera da vincere e di farlo in più squadre, in modi diversi ed in varie situazioni, marchiando comunque a fuoco il nome “Bodiroga” su di esse.
Questo il suo palmares per cui ogni commento è superfluo:
1 campionato italiano (96),
1 coppa Italia (96),
2 campionato mondiali (98 e 02),
3 campionati Europei (95, 97 e 01),
2 Eurolega ULEB (02 e 03),
1 Eurocup (97),
1 Eurolega FIBA (00),
2 campionati greci (99 e 00),
2 campionati spagnoli (03 e 04).
Ma non siamo qui ad esaltare i risultati di squadra e i premi personali del Bodiroga giocatore, perché ieri sera, nella partita che la sua Lottomatica ha perso sul campo del Panathinaikos, abbiamo potuto assistere ad una manifestazione d’affetto come se ne vedono poche ormai, in qualsiasi sport.
A meno di un minuto dalla fine, quando il risultato era già ampiamente in mano dei padroni di casa, i 15.000 dell OAKA si sono alzati in piedi e, muovendo a ritmo le braccia, hanno invocato a gran voce, rimpiangendolo anche un po, il loro ex campione.
Per praticamente cinque minuti, anche una volta terminate le ostilità, i tifosi greci hanno continuato ad intonare il nome di Dejan, toccando profondamente il suo cuore fino a farlo commuovere.
Giro donore di ordinanza con baci e percosse al cuore allindirizzo dei tifosi che non lo hanno dimenticato, così come lui non ha fatto con loro.
Per un appassionato di pallacanestro vedere una scena così tanto toccante quanto sincera, fa stringere il cuore ed ancora di più lo fa se riflettiamo sul fatto che nello sport di oggidì vediamo sempre meno manifestazioni daffetto e sempre più sbeffeggi e fischi agli ex beniamini, che passano dallessere idoli assoluti ad odiati avversari in una sola estate.
Per evitare di cadere nel banale lascio parlare Dejan e vi invito, qualora ne aveste la possibilità, di rivedere il finale di questa partita.
Bodiroga: [i]Voglio ringraziare il Panathinaikos per lincredibile benvenuto che mi ha dato. Mi sento a casa qui, non ho problemi a dire che sarò sempre un tifoso di questa squadra e che porterò sempre nel mio cuore società e tifosi, perché si meritano tutto questo affetto. Sono sicuro che mio figlio che mi ha visto giocare questa sera ed ha visto ciò che è successo tiferà Pana in futuro. Ho rivisto a video questi momenti stupendi e sono sicuro che non avrò bisogno di rivederli in futuro perché sono ben impressi nella mia memoria e difficilmente la lasceranno.[/i]
Grazie Dejan.