Potremmo iniziare quest’articolo in tanti modi: l’Olimpia espugna il Palascapriano, grande prova di Gallinari, Milano domina a rimbalzo, ecc. Però in tutto questo c’è da dire solo una cosa: Milano non meritava di vincere: Teramo è stata in vantaggio per tre quarti gara, mostrando giochi di alto livello e interessanti trame offensive. Con un palazzetto tutto esaurito, la Siviglia Wear però non è riuscita a fare sua una partita che solo per demerito proprio, complici alcune sviste arbitrali, non ha portato i due punti. I primi due quarti viaggiano quasi punto a punto con nessuna delle due squadre che riesce a prevalere, ma Teramo è orfana di Hurd che commette due falli nel giro di un minuto e mezzo. Poi di colpo sul finire del secondo quarto arriva il primo allungo della squadra di casa che si porta sul +8. Si va così al riposo sul 42-34 Teramo. L’inizio del terzo quarto sembra spianare la strada ai biancorossi che continuano a bombardare il canestro avversario fino ad arrivare al +13. Da lì in poi comincia una crisi di gioco e di punti che consentono all’Olimpia di riavvicinarsi fino al -3 sancito con un alley-oop di Garris per Blair che schiaccia con rabbia. Nell’ultimo quarto poca pallacanestro da parte degli ospiti e molto gioco sporco degli atleti in campo e solo la classe di Gallinari consente a Milano di avere ragione di una squadra il cui unico limite in questo periodo è la mentalità.
MVP naturalmente Gallinari con 19 punti 7 rimbalzi e 2 assist, mentre Watson fa sentire la sua voce a rimbalzo arpionandone ben 11, ma anche Bulleri e Garris fanno bene il loro dovere. Sulla sponda teramana ottima prova di Giuseppe Poeta che fa girare bene la squadra, Nolan sembra piuttosto svogliato o ancora non in condizione e il solito Grundy mette ben 20 punti. Woodward, invece, è croce e delizia dei tifosi perchè se da una parte consegna qualcosa come 10 assist, dall’altra 6 palle perse sono troppe per chi dovrebbe far girare il gioco della squadra. Anche Janicenocks offre la sua solita buona prova ma ancora non viene servito in maniera adeguata dai compagni di squadra. Hurd come detto è invece limitato dai falli e non può dare il solito apporto ai compagni.
In ogni caso Teramo ha buoni margini di miglioramento, gli americani stanno giocando un pò sottotono, ma se la Siviglia Wear stesse a dieci punti certo nessuno griderebbe allo scandalo. Lo stesso Presidente Antonetti non nasconde che quest’anno la squadra è forte e che si aspetta molto di più dai suoi giocatori. Insomma la parola fatidica non la dice ma centrare i play-off è qualcosa di più di un semplice obiettivo. Coach Dalmonte è soddisfatto a metà: “se nei primi venti minuti abbiamo avuto buon gioco in difesa, questo non è accaduto nel secondo tempo dove era necessario essere più aggressivi.” Ma non basta: “Bisogna essere più precisi negli scarichi e, talvolta, è meglio fare un passaggio in più per chi è posizionato meglio”. Adesso la Siviglia Wear è attesa da una partita quanto mai delicata contro un Air Avellino affamato di punti e condotto da un ex sicuramente poco rimpianto dalla tifoseria: Matteo Boniciolli. Una vittoria può portare in alto, una sconfitta può segnare la crisi….