Se volessimo ipotizzare chi è il giocatore che piu sta attirando linteresse del pubblico e dei media in questa prima fase di regular season allora tutti penserebbero a LeBron, Kobe, Wade o Shaq. Niente di più sbagliato. Ok allora forse sara il solito hell of an athlete rookie di colore, baciato dal talento, capace di schiacciare dalla lunetta o di segnare dagli spogliatoi. Nemmeno questo corrisponde alla descrizione del soggetto in questione che e un 22enne bianco di 2,08, con un fisico normalissimo, capelli lunghi stile primi anni 70, una tecnica di tiro perfetta e soprattutto una forma di diabete con cui convivere.
Parlare di Adam Morrison e della sua storia non è solo raccontare di un ragazzo bianco che riesce ad affermarsi nel basket, cosa questa gia difficilissima se non hai la pelle scura, ma qualcosa di molto più profondo ed emozionante. Non molto tempo fa il 14enne Adam in una stanza di un ospedale ascoltava un dottore che gli diagnosticava una forma di diabete di tipo 1, quella meno comune in cui il lorganismo non produce insulina capace di convertire gli zuccheri in energia, cosa che si pensava avrebbe dovuto mettere fine al suo sogno di entrare un giorno nella Nba. Oggi a 22 anni, dopo una grande carriera allhigh school di Spokane, Washington ed alluniversità di Gonzaga, la stessa di un altro bianco famoso, John Stockton, top scorer della Ncaa a 28,1 di media nel suo ultimo anno, scelto al n.3 del draft da Charlotte, Adam sta dimostrando che la forza di volontà puo permettere di superare anche questi gravi problemi. Dopo un inizio difficile con percentuali molto scadenti e cifre molto deludenti nelle prime 5 gare della stagione, Adam e prepotentemente salito alla ribalta nellultima settimana realizzando 21 e 27 punti nelle ultime due uscite, mostrando di poter ambire al titolo di Rookie of the year e diventare presto il leader della giovanissima squadra dei Bobcats. E dai tempi di Larry Legend che non si vedeva un giocatore bianco in grado di attirare tali attenzioni, non solo per il fatto di essere diabetico, ma anche per le sue qualità tecniche, il suo tirare uscendo dai blocchi, il suo look, la sua umiltà ed il senso di sacrificio. Attualmente Morrison è lunico giocatore diabetico della lega, in passato un altro giocatore con lo stesso problema è stato il lungo Chris Dudley, famoso per la sua mano quadra che ha speso ben 16 stagioni prima del ritiro avvenuto nel 2003. Proprio Dudley sta consigliando il giovane Adam in questo periodo, forte della sua esperienza, per aiutarlo ad affrontare la stagione Nba fatta di 82 gare e quindi molto impegnativa dal punto di vista fisico. Attualmente Adam sta sperimentando una routine alimentare mangiando sempre lo stesso cibo, una bistecca con patate bollite esattamente due ore prima di ogni gara ed utilizza un glucometro portatile per analizzare la sua glicemia. Ovviamente Adam deve osservare un regime alimentare molto severo, e per questo ha assunto a tempo pieno uno chef ed un nutrizionista per permettergli di affrontare al meglio questo suo primo anno di Nba.
Divenuto ormai un esempio ed un ispirazione per le persone che soffrono della sua stessa malattia, che giornalmente lo tempestano di email, per essere consigliati e per complimentarsi con lui, Adam è considerato da molti la prossima stella bianca della Nba ed il general manager dei Bobcats Bernie Bickerstaff è convinto che già da questanno possa diventare un realizzatore continuo, nonostante i suoi alti e bassi mostrati in queste prime gare. Una bella favola davvero per il cowboy del Montana, che è già un personaggio con quei baffetti poco curati ed i capelli lunghi arruffati, che dorme con il poster di Che Guevara in camera e si dichiara seguace di Marx, che ha come idolo Larry Bird e che sicuramente farà parlare di sè a lungo.