Con una partita tutta cuore e orgoglio Napoli espugna il Palaverde, battendo la Benetton più brutta dellanno per 70-64. La classica partita che nessuno si aspettava, considerando che lEldo era in crisi nera, con la stella Brown appena tagliato e Sesay il panchina per onor di firma, mentre Treviso veniva da un bounissimo momento.
Gli uomini di Bucchi hanno esibito una difesa eccellente: aggressiva sul perimetro e sulle linee di passaggio, ma anche pronta a collassare in area a chiudere le penetrazioni. È chiaro che anche lattacco biancoverde ci ha messo del suo: pessima circolazione di palla (Zisis in una giornata da dimenticare, nonostante i 12 punti e i 6 assist), pochi ribaltamenti e contropiedi mai nemmeno abbozzati.
Lavvio di primo quarto fa capire quale sarà landazzo del match; anche se i tifosi trevigiani mai si sarebbero aspettati che la loro squadra avrebbe continuato a singhiozzare in attacco per tutti i 40. Da entrambe le parti fioccano tiri fuori rtimo e palle perse. Treviso riesce comunque a firmare un parziale di 8-0, con le bombe di Mordente e Soragna, che la porta a condurre 15-0. Dallaltra parte lattacco di Napoli poggia tutto su Morandais, che segna 9 punti sui 12 di squadra nel parziale. Al 10 siamo sul 17-12.
Una bomba di Flamini apre il secondo quarto. Poi 5 punti in fila di Goree (il suo unico acuto nel match) decretano il 24-17. Le difese continuano ad avere buon gioco e la partita non decolla. Un bel canestro in back door (chissà perchè la Benetton ci ha provato solo sporadicamente…) di Soragna porta i suoi al massimo vantaggio (31-23). Treviso sembra poter prendere un pò di inerzia, ma le azioni in chiusura di quarto sono da dimenticare. Si va al riposo sul 31-25. la Benetton ha un modesto 12/28; lEldo fa peggio: 9/28.
Il Terzo quarto si apre con 3 falli di Beard in meno di 2. La tripla di Gigli riporta i biancoverdi sul +8 (36-28), ma la difesa di Napoli è sempre un osso duro e gli uomini di Bucchi, confortati anche da una maggior reattività a rimbalzo, iniziano a crederci. Morandais torna a segnare e così Napoli confeziona un parziale di 12-2, per lincredibile (ma neanche più di tanto, per quanto si vede in campo) sorpasso. Lunico canestro di Treviso nel parziale favorevole napoletano è di Mordente: passeranno lunghi minuti prima che i Casuals tornino a segnare dal campo. Se finora lattacco dei padroni di casa era stato insufficiente, ora è veramente inguardabile: nessun abbozzo di penetrazione, nessun ribaltamento. Zisis non ha in mano la regia, Lyday torna a fare il casinista. E i lunghi (Goree impalpabile) soffrono terribilmente la fisicità dei marcatori diretti. Un semigancio di Cittadini chiude il parziale sul 43-41 per gli ospiti.
Gigli perde in avvio 2 palle consecutivamente e Napoli, con la tripla di Trepagner (gli unici punti della sua gra), allunga le mani sulla partita (48-42). Okay, sono solo 6 punti di vantaggio, ma in un match del genere il pubblico capisce bene nelle mani di chi stia linerzia. Una penetrazione di Mordente (forse lunico dei suoi a meritare la sufficienza: 15 punti) sblocca finalmente Treviso. Ma a questo punto anche lattacco di Napoli inizia a segnare con una certa continuità, tanto da mantenere sempre un vantaggio tra le 4 e le 6, lunghezze. Poi i partenopei riescono addirittura ad allungare: con gioco da 3 punti di Rocca e un canestro di talento di Maronadais volano addirittura sul +9 (61-52). Mancano un paio di minuti e Napoli deve solo amministrare il vantaggio con i viaggi in lunetta. Ci riesce senza particolari patemi: Treviso arriva al massimo al -6. 70-64 il finale.
Grandissima reazione al momentaccio da parte dellEldo. Una vittoria di squadra costruita specialmente sulla difesa, nella quale tutti i giocatori hanno dato lanima. Lattacco (nulla di trascendentale, se non fosse che la Benetton ha fatto peggio…) ha beneficiato della classe di Morandais (15 punti e 8 rimbalzi) e di un super Mason Rocca, che si è fatto vedere in difesa, ma, zitto zitto, ha messo anche 17 punti (6/7 dalla lunetta), cui si aggiungno 9 rimbalzi, per un sontuoso 29 di valutazione. Una nota di merito la merita anche Flamini (9), per nulla intimorito dal palcoscenico europeo.
Serataccia per la Benetton, che così rimette in gioco una qualificazione che, in caso di vittoria, si sarebbe profilata più o meno agevole. Non è il caso il caso di gettare la croce su nessuno, sperando si tratti di un episodio. Tuttavia, visto il momento felice, con i singhiozzi di inizio stagione che sembravano ormai un ricordo, il passo indietro è evidente. Escludendo, come detto, Mordente, non si è salvato proprio nessuno. Gli uomini di Blatt hanno chiuso con un modesto 38% dal campo ed è bene sottolineare che è il frutto di una qualità di tiri scadente e non della semplice giornata storta dei tiratori. E non è il caso di lamentarsi troppo delle assenze (ovvio, Nelson sta sera avrebbe fatto comodo), visto che Napoli non era certo messa meglio. Urge una reazione domenica prossima: a Milano si può anche perdere, ma non giocando così.