Il protagonista di questo inizio di campionato dei Maghi è, nel bene e nel male, [b]Gilbert Arenas[/b]. Tutto quello che gira a Washington è la costante incostanza del nostro Gilberto, sia in casa che in trasferta.
Fino a oggi il record degli ex-Bullets fuori casa è 0-8. In casa 7-2. Nelle vittorie, tutte al Verizon Center, la play-guard da Arizona, supera i 30 di media, ma nelle L il fatturato si dimezza.
Alterna prestazioni eccezionali e strepitose a delle debacle, soprattutto mentali, degne di Ricky Davis dei tempi di Cleveland.
In casa “scherza” con tutti, non c’è nessuno nella Lega che possa anche solo pensare di limitarlo…è una cosa devastante!! On the road sembra che la voglia di giocare scemi e le prestazioni divengono normali per un potenziale dominatore come lui. É il tipo di giocatore alla Rasheed Wallace o T-Mac, che accendono e spengono come le luci di Natale. Se si mettono a giocare come sanno fare non c’è nessuno che li stoppi, ma basta un’inezia per far cambiare il loro atteggiamento in campo e i risultati, purtroppo, si vedono.
Washington ha il miglior attacco a difesa schierata (Princeton Offense), tutti si muovono e 4 su 5 sono sopra la media come qualità individuale. Il problema resta la difesa che vede poco dialogo e lo sciopero difensivo si nota in ben più di un’azione da parte di più giocatori.
É un team molto leggero, per quanto riguarda il tonnellaggio medio, ma è abbastanza veloce da metter in difficoltà le Small Ball altrui.
L’ago della bilancia, per questo tipo di gioco, è [b]Antawn Jamison[/b], un 6-9 forte fisicamente che in attacco sa farsi valer fronte a canestro, da fuori e in penetrazione col suo flouter (DEVASTANTE!!!)
Etan Thomas, il centro titolare,è esplosivo e sta dimostrando discreta continuità in questo inizio di regular season. É l’unico dello starting five che intimidisce le penetrazioni altrui, visto che Arenas, Stevenson, Butler e Jamison non tengono una partenza in palleggio del diretto avversario.
La panchina è composta in frontline da Haywood che però è sul mercato, Ruffin e Ramos che stanno crescendo assieme e si stanno rivelando pedine importanti soprattutto dal punto di visa offensivo, mentre Songaila è fuori fino ad inizio Febbraio (All Star Weekend a Las Vegas) per unernia al disco. Per il backcourt, dal pino entrano Hayes e Daniels che sono le due stelline nascoste e stanno dando grossa mano e riposo alle vere star.
Il futuro è roseo visto che nessuno supera i 30 anni tranne Daniels e (al limite) Jamison.
La promessa si chiama [b]Andray Blatche[/b] che per il fisico ricorda molto Kevin Garnett, ma è più tiratore e meno dotato, ovviamente, di talento della stella dei T-Wolves.
Un 2.11, molto esile, ma dal tiro frontale, anche da 3, che fa molto male (cosa di cui si innamora troppo facilmente). Nell’ultima Summer League ha avuto cifre eccellenti (16 punti, 6 rimbalzi,1.2 recuperi e 1.6 stoppate con il 38.5% dall’arco).
Eddie Jordan lo sta facendo giocare troppo poco, ma vede in lui il prossimo Jamison dei Capitolini. Persino l’ala grande titolare lo candida come vice sé stesso per i prossimi anni. Non ci resta che aspettare e vedere il valore di Andray.
Per Washington è l’ora di cambiare marcia anche lontano dalla Capitale e capire che nella South-East Division possono aver un record oltre le 55 vittorie e metter gran paura alle contendenti per il titolo ad Est…
BUONA FORTUNA!!!!!!!!!!
Alla prossima.