100%.Questa e la percentuale di vittorie della Eldo Napoli dal momento del taglio dellex playmaker dei Lakers, con il quale la società ha ritenuto di dare quello scossone ad un gruppo che probabilmente non aveva mai accettato del tutto il talentuoso ex compagno di squadra di Kobe.. Mai completamente ambientatosi ed adattatosi a Napoli, Brown ha pagato probabilmente per colpe non interamente imputabili a lui. Arrivato a Napoli come successore di [b]Lynn Greer[/b], con una formazione cestistica senzaltro superiore a quella del suo predecessore, ma con caratteristiche diametralmente opposte e con lhandicap di non avere nessuna esperienza in Europa, Brown ha subito mostrato di non essere proprio quello di cui aveva bisogno Bucchi. Giocatore bello da vedere, con ottimi fondamentali, frutto del suo background, in cui ce anche un passaggio per la mitica [b]Oak Hill Academy[/b], visione di gioco notevole, buona reattività in difesa ed un primo passo difficilmente marcabile in Europa, ma sempre alla ricerca del numero ad effetto, incapace di far correre la palla e di dettare i ritmi e soprattutto tiratore perimetrale molto scarso, come dimostrano le sue percentuali di realizzazioneche in carriera non vanno oltre il 30%. Non pensiamo che Bucchi e Betti non abbiano valutato le problematiche dellinserimento di un giocatore dalle caratteristiche di Brown nel sistema di gioco della Eldo, ma forse speravano di riuscire a disciplinare il talento della Louisiana e trasformarlo nel leader della formazione. Proprio la mancanza di leadership è stata alla fine lelemento determinante che ha costretto la società a tagliare Brown. Dopo un ottimo precampionato, favorito anche dal gioco a briglia sciolta che lui predilige, linizio del campionato ha subito fatto sorgere i primi problemi sul ruolo di Brown e sulla sua adattabilità al gioco europeo. Nonostante qualche buona partita, soprattutto in Eurolega e delle cifre tutto sommato non disprezzabili, colui che doveva essere il colpo di mercato dellanno, è diventato ben presto una palla al piede della Eldo, con Bucchi che quasi subito gli ha preferito [b]Spinelli[/b] nei momenti cruciali delle gare, scelta questa non molto gradita dalla proprietà che per sottrarre Brown ai superclub europei ha dovuto fare un grosso sforzo economico. Si è arrivati quindi tra conferme e smentite allinevitabile taglio, nonostante sino allultimo il patron biancazzurro abbia tentato di recuperare quello che negli Usa è considerato il re delle minor league, avendo piu volte vinto il titolo della Nbdl, dove è stato anche nominato Mvp lanno scorso.
Le prime reazioni del gruppo lasciano ben sperare, la vittoria di Treviso in Eurolega e quella di domenica contro Scafati, sono senzaltro uniniezione di fiducia e possono rappresentare linizio della svolta nella sinora sfortunata stagione di Napoli, anche se non si possono negare gli evidenti errori commessi in fase di costruzione della squadra. A parte la scelta di Brown non si puo infatti dire che le altre mosse siano state azzeccate. Il cavallo di ritorno [b]Trepagnier[/b] infatti ha confermato quanto di negativo aveva già mostrato due anni fa. Presentatosi in deciso sovrappeso dopo lottima annata in Turchia, fortissimamente voluto da Bucchi, Jeff ha offerto un rendimento molto scarso in termini di produzione offensiva, denotando anche una scarsa applicazione difensiva, meritandosi un taglio più che legittimo, prima del reintegro forzato, che comunque non esclude un suo definitivo accantonamento, se si riuscirà a trovare un valido centro che rimane il punto debole di questa Eldo, soprattutto a livello di Eurolega. Proprio la ricerca del centro è stato un altro fallimento della dirigenza partenopea. Dopo aver vanamente inseguito in estate Josh Powell che ha poi fatto la squadra con i Pacers, Napoli ha lasciato troppo facilmente andare a Livorno quel Brandon Hunter che lanno scorso nei playoffs fu un vero fattore, preferendo aspettare per puntare su un giocatore migliore che pero in questo momento il mercato americano sembra non offrire. Conseguenza di cio è che ora Brandon viaggia dopo tre gare in doppia doppia e si avvia a diventare uno dei migliori centri del campionato, mentre Napoli si ritrova a fare i conti con i visti da extracomunitario, avendo dopo due mesi gia tagliato quello che doveva essere il cardine della squadra, ingaggiato forse frettolosamente Tyrone Ellis, un buon giocatore ma non una stella, reintegrato un Trepagnier ormai fuori da questa squadra, tutto questo mentre il tempo stringe ed aumenta il rischio di non riuscire neanche a difendere la Coppa Italia vinta lanno scorso. Le strade da percorrere sembrano al momento due: da un lato si potrebbero lasciare le cose come stanno, visti i segnali incoraggianti, lasciando compattare il gruppo agli ordini di Bucchi, dallaltro invece il mercato dei centri Usa che Betti continua a monitorare continuamente, potrebbe offrire quel nome in grado di permettere alla Eldo di riprendere la corsa in Eurolega, difficile ma non impossibile, e di arrivare agevolmente tra le prime otto. Al momento propendiamo per la seconda soluzione, visto che la pazienza del presidente Maione sembra essersi esaurita e chi conosce bene il patron biancoazzurro giura che in caso di mancata qualificazione tra le top eight potrebbe anche decidere di far cadere la testa di Piero Bucchi, anche se al momento la posizione del coach bolognese sembra essersi leggermente rafforzata. Certo, col senno di poi sarebbe stato più saggio costruire la squadra partendo dal centro, magari confermando Hunter, cercare un playmaker già esperto di Europa con caratteristiche diverse da quelle di Brown e soprattutto ingaggiare una grande guardia realizzatrice in grado di colmare il vuoto lasciato da Greer alla voce punti segnati, cosa che certamente Trepagnier non è in grado di fare. Daltronde non era facile prevedere un cosi rapido fallimento di Brown, un inizio ancora peggiore di Trepagnier, ed un Morandais in deciso calo realizzativo in questo avvio di stagione. Per fortuna che la Eldo ha avuto ottime risposte dagli altri elementi del roster; oltre al solito Mason Rocca sempre positivo ed ulteriormente migliorato anche ai liberi, e ad un Cittadini che sta lanciando importanti segnali in ottica Nazionale, anche i vari Malaventura, Spinelli, Flamini Larranaga e persino capitan Morena a turno hanno giocato un ruolo importante risultando decisivi in alcune gare. La stagione certo è ancora lunga e si puo ancora salvare il salvabile, ma certamente tutti i tifosi napoletani avrebbero preferito un inizio diverso, anche se al Palabarbuto già domenica si respirava unaria diversa con il pubblico che forse per la prima volta in questa stagione ha fatto veramente sentire il suo incoraggiamento agli uomini del presidente Maione.
Che sia finalmente arrivata la svolta?