E’ una Scandone bella e vincente quella di questa sera al Pala Del Mauro contro la la terza in classifica. Ottime prestazioni per Darby (17 punti, 7 falli subiti, 4 rimbalzi, 8 assist, 28 di valutazione) e per un Curry come sempre sopra le righe (32 punti, 8 falli subiti, 7 rimbalzi, 3 assist, 42 di valutazione). Per il play USA e per Pecile potrebbe essere la partita dell’addio: il nazionale sembra essersi definitivamente accasato in Spagna (a Valladolid, ultima in classifica), mentre l’ex ferrarese dovrebbe lasciare il posto a Palacio, atteso in settimana. Per Milano spiccano le prove di Garris (14 punti, 8 falli subiti, 3 assist) e Schultze, autore di 16 punti in 14 minuti.
Gli irpini scendono in campo con Darby, Curry, Rossetti, Victor e Jamison, Djordjevic risponde con Garris, Green, Gallinari, Schultze e Blair.
Subito un canestro per Schultze, che a pochi secondi dalla palla alta infila da sotto per il 2-0. Dopo 4′ +1 per gli ospiti (6-7), tra gli avellinesi si notano Darby e gli errori dalla linea della carità (0/3, 1 errore per Rossetti e 2 per Jamison). Milano tenta l’allungo con le triple di Garris e Calabria, ma Curry inizia a mettersi in mostra con 7 punti negli ultimi 2′ del quarto e permette ai suoi di andare all’intervallo breve sotto di 1 (22-23). Da notare la situazione falli, 10 per Avellino e 9 per Milano, che potrebbe avvantaggiare le scarpette rosse e la loro panchina lunga.
Dal rientro in campo a metà secondo quarto la situazione resta invariata, al 16′ Darby impatta sul 32-32 con 2 tiri liberi, ma subito dopo uno Schultze che non ti aspetti mette 2 bombe di fila e rimanda gli irpini sul -6. Al “6.25 show” decide di partecipare di lì a poco anche Tusek, che emulando il compagno di squadra mette altre 2 triple consecutive. Darby commette fallo di sfondamento su Garris che recupera palla e segna il canestro del momentaneo massimo vantaggio milanese (40-49). Ci mette una pezza però Curry, che chiude con un personale 4-0 (2/2 ai liberi e canestro sulla sirena al secondo rimbalzo offensivo).
Dopo l’intervallo lungo Milano cerca ancora una volta l’allungo, ma Victor e Curry rispondono colpo su colpo a ogni canestro del quintetto biancorosso. Al 25′ Pecile prende una ginocchiata sul quadricipite da Blair ed esce dal campo, finendo qui la sua (ultima?) partita. Il solito Curry, intanto, mette 2 triple e porta i suoi sul -2 (58-60), costringendo coach Djordjevic a chiamare time-out. Degli ultimi 6 canestri della frazione, 5 sono triple: al rientro in campo, infatti, non pago, il cecchino di New York piazza la terza tripla di fila e chiude il suo break di 9-0; gli risponde Schultze, sempre dall’arco, mentre dall’altra parte Jamison impatta da sotto e Darby chiude sulla sirena dai 6.25 (66-63).
Milano inizia bene l’ultimo quarto, con una tripla di Green, ma Avellino decide di tentare la fuga e piazza un break di 14-4 portandosi sul +10 a 4′ dal termine (80-70). La Armani prova a riportarsi sotto prima che sia troppo tardi con 2 triple di Calabria e Schultze, ma Strong in pratica chiude la partita sempre dall’arco, riportando i suoi sul +10 quando mancano 2 soli giri di lancette. Da lì alla fine Milano cerca l’ultimo disperato recupero con azioni rapide e fallo sistematico, ma Curry, il neo-naturalizzato Lisicky e Darby non sbagliano dalla lunetta e finisce 93-86. I biancoverdi dimostrano così s Milano che bisogna sempre scendere in campo con la consapevolezza che nessuna partita è decisa prima del 40′, e a tutti gli altri che, magari, con la squadra al completo per 12 giornate la propria classifica potrebbe essere diversa.
Quintetto tipo: Darby – Curry – Calabria – Victor – Blair
TABELLINI
AIR AVELLINO – ARMANI JEANS MILANO 93-86
AIR AVELLINO: Darby 17, Jamison 8, Curry 32, Strong 13, Zanelli ne, Pecile 5, Rossetti 2, Victor 10, Maioli 0, Frascolla G. ne, Bryan 2, Lisicky 4. All. Boniciolli.
ARMANI JEANS MILANO: Mercante ne, Schultze 16, Green 5, Gallinari 1, Bulleri 11, Garris 14, Watson 0, Blair 11, Plumari ne, Calabria 20, Gigena 0, Tusek 8. All. Djordjevic.
Arbitri: Lamonica, Seghetti, Ursi.
NOTE
Parziali: 10′ 22-23; 20′ 44-49; 30′ 66-63; 40′ 93-86.
Usciti per 5 falli: Victor, Schultze.
Rimbalzi: Air 34, Armani Jeans 29.
Percentuali:
Tiri da 2: Air 66% (21/32), Armani Jeans 57% (17/30).
Tiri da 3: Air 32% (7/22), Armani Jeans 43% (13/30).
Tiri liberi: Air 88% (30/34), Armani Jeans 59% (13/22).
DOPO PARTITA
Boniciolli: “Complimenti alla squadra per una vittoria ottenuta dopo una settimana non facile, durante la quale diversi giocatori hanno letto del proprio futuro professionale sui giornali. Finalmente oggi abbiamo giocato al completo, e si sono visti i risultati.
Nonostante la vittoria, non riesco a non essere triste, sono pessimista di natura. Temo che quello di questa sera possa essere il canto del cigno, c’è grande rammarico per avere con un organico di questo livello uno score di 4 vittorie e 8 sconfitte, a causa del quale lotteremo per la salvezza per gran parte del campionato.
Non vi nascondo che c’è stato un momento in cui ho sperato che le forze del bene potessero avere la meglio sulle forze del male, che la passione e l’attaccamento alla maglia potessero valere più di un ingaggio migliore, ma mi sbagliavo. In settimana, molto probabilmente, ci saranno novità, ma non sappiamo ancora di che tipo. L’importante è il bene della squadra e la salvezza di Avellino, e sono sicuro che il nucleo pulsante di questa squadra resterà compatto fino alla fine”.
Djordjevic: “Faccio i miei complimenti ad Avellino, che è riuscita a riprendersi senza problemi dopo la sconfitta con la Virtus. La terna arbitrale, però, oggi li ha tutelati, probabilmente in seguito alle contestazioni di questa settimana. Il nostro errore più importante è stato alla fine del 2° quarto, quando abbiamo perso palla per un’infrazione di campo e Curry ha segnato 2 punti allo scadere, portandoci dal potenziale +10 al +5.
In casa vinciamo, in trasferta no, ma credo che uno dei motivi principali sia l’introduzione del quarto visto extracomunitario.
Oggi Darby, che Avellino sta per tagliare, e Curry hanno giocato un’ottima partita”.