La sconfitta di Reggio Emilia lascia il segno in casa Fortitudo.
Un inizio di stagione che definire pessimo sarebbe riduttivo, accesso alla Coppa Italia e alla seconda fase di Eurolega ampiamente compromessi, confusione societaria e tecnica.
I tifosi si interrogano sul come si è potuti arrivare a questo punto.
La soluzione va cercata a monte, in una campagna acquisti che ha portato a Bologna giocatori sicuramente validi ma che non compongono una squadra degna di questo nome.
Già si sapeva che atleti quali Bluthenthal, Edney, Shumpert non fanno della difesa il loro cavallo di battaglia ma non che incontrassero tali e tante difficoltà in tutte le componenti del gioco.
Il settore lunghi è clamorosamente sguarnito, con il solo Thomas che deve combattere contro tutti ed è, probabilmente, lunico elemento insostituibile, prova ne sia il meno 17 subito a rimbalzo ieri pomeriggio.
Registriamo anche una sostituzione in panchina, dove Frates ha pagato colpe non solo sue ed è stato sostituito da Ataman, che perlomeno ha il pregio di dare qualche scossa e di aver fatto vedere qualche miglioramento, seppur minimo.
La tifoseria si chiede come certi giocatori possano essere associati allo spirito-Fortitudo che da sempre contraddistingue chi veste la maglia con lAquila. Infastidisce soprattutto latteggiamento, non i risultati, ci può stare la sconfitta ma dipende sempre in quale maniera arriva ed al termine di quale tipo di prestazione.
Quasi tutti i giocatori sono stati messi in discussione: Edney che non fa girare la squadra come dovrebbe, Shumpert che ha problemi di concentrazione e troppi alti e bassi, Cavaliero ritenuto inadatto a questi livelli e via via tutti gli altri, tranne Mancinelli e Thomas che trovano diversi estimatori proprio perché non si arrendono.
Certo, non tutto è da buttare, probabilmente il momento non positivo esagera un po la visione delle cose ma diverse questioni sono da discutere.
Altra domanda sulla bocca di molti: si parla di anno di transizione, di risparmio, poi viene acquistato Digbeu e si trattano Chiacig e Garri, oltre ad almeno un altro americano (vedi anche la prova di Abdul Wahad): è allora vero che si tende a risparmiare o, semplicemente, non si riescono a gestir bene i danari?
I supporters biancoblu si chiedono anche se non è stato un azzardo cedere Ress quando proprio il settore dei lunghi risulta essere lanello debole della catena, oppure non concedere una seconda possibilità al giovane Janicenoks, inseguito per tutta lestate e vittima del turnover.
Per il lettone solo 39 minuti in campo con la Effe scudata e poi la frettolosa cessione (in prestito) alla Siviglia Wear Teramo, dove fino ad ora ha cifre di tutto rispetto segnando più di 11 punti a partita e scrivendo una valutazione di quasi 12 punti di media.
Inoltre, è questione di ore, viene dato in partenza Steffen Hamann ed anche su questo i tifosi hanno da ridire, essendo il tedesco uno dei pochi che incarna lo spirito-Fortitudo di cui sopra.
Insomma, tra sconfitte, confusione societaria e povertà tecnica i primi mesi della stagione non sono stati forieri di buone notizie per la Climamio.
La Befana è arrivata in anticipo con il suo carico di carbone, speriamo che almeno Babbo Natale e San Silvestro ci riservino qualche soddisfazione in più.