Barcellona, Spagna. E qua la casa di quello che allunanimità pare essere il miglior prospetto prodotto dal Vecchio Continente, negli ultimi dieci anni di pallacanestro.
Cè stato anche chi è arrivato a scomodare un grandissimo, il compianto Drazen Petrovic, per trovare un termine di paragone adeguato per questo ragazzo che, con tutto il rispetto, per ora ha dominato solamente a livello giovanile.
Dominato, sì, non è un errore. Ricky Rubio, a livello giovanile, ha davvero dominato.
Da allora, estate 2006, il giovane catalano non si è più fermato, arrivando a diventare qualcuno in Spagna prima, ed in Europa poi. Aveva già esordito nel campionato spagnolo, con la maglia della Joventut Badalona, nellottobre 2005, giocando una decina di partite, per 79 minuti totali, ma al di là delletà, Rubio non aveva impressionato più di tanto.
La serie di prestazioni clamorose, inanellate luna dietro laltra agli Europei under 16 di questestate, gli hanno però aperto in pianta stabile le porte della prima squadra, e Rubio si è ritagliato, piuttosto velocemente a dire la verità, un ruolo di primo piano, sia in Acb che in Eurolega. Non male per un ragazzo che ha compiuto 16 anni nemmeno 2 mesi fa.
Play di 1.92, Rubio è nato a El Masnou, nei dintorni di Barcellona, il 21 ottobre 1990.
Comincia a giocare nella cantera della sua città natale, prima di venire notato e tesserato dal secondo club cittadino, la Joventut Badalona, nellestate del 2004.
Dopo un anno passato nelle giovanili neroverdi, nellestate del 2005, conquista il bronzo europeo ai campionati under 16 di Leon.
Nellottobre del 2005, il debutto in ACB, a 14 anni e 11 mesi: a Granada, Rubio gioca 5 minuti, con 2 punti e 2 recuperi. Seguiranno altre 9 presenze, con un minutaggio massimo di 13 minuti nella vittoria esterna a Minorca, utili per la convocazione per gli Europei Under 16, disputati ancora una volta in terra spagnola.
E a Linares, che la sua carriera svolta in maniera decisa. Il giovane spagnolo uccide letteralmente la competizione, risultando primo in quasi tutte le categorie statistiche dei campionati: primo in punti realizzati, rimbalzi, assist e recuperi.
Nominato allunanimità MVP della manifestazione, Rubio ha voluto lasciare il proprio marchio anche in finale, con una prestazione fantascientifica nella vittoria per 110-106, contro la Russia: 51 punti, 24 rimbalzi e 12 assist per la più impressionante delle triple doppie.
Non contento, lo spagnolo ha aggiunto anche 7 recuperi, segno evidente di come, anche in difesa, non si sia mai rilassato più di tanto. Con la Spagna sotto di 3, a poco più di un secondo dal termine dei tempi regolamentari, è stato lui a mettere, dalla propria metà campo, il tiro del pareggio, frutto più di un colpo di fortuna che altro, mostrando poi tutto il suo valore con i 14 punti segnati nei 5 minuti del supplementare, portato a casa in maniera piuttosto netta dagli iberici.
Immancabilmente, il nome di Rubio ha cominciato a circolare su tutte le principali testate del settore, arrivando ad avere qualche citazione anche oltreoceano, nei più importanti siti di scouting, a cominciare dal profilo su nbadraft.net.
Conseguenza logica di tutto questo clamore, è stata la firma, fino al 2011, con il club di Badalona, dopo aver rifiutato una corte serratissima del Real Madrid, disposto a tutto pur di accaparrarsi il miglior under16 dEuropa.
Passata la sbornia dopo la vittoria agli Europei, il coach di Badalona, Aito, lo inserisce in prima squadra, nella speranza che il giovane Rubio possa già risultare utile in qualche partita.
Lo spagnolo non tradisce le attese, e conquista sempre più spazio e più minuti, dimostrando, partita dopo partita, di essere concreto anche ai massimi livelli.In campionato, dopo 13 partite, è primo nella classifica dei recuperi, con 2.38 rubate di media, in 18 minuti. Oltre a questo, ci sono anche 4,7 punti, 2,38 rimbalzi, e 2,53 assist a partita, per quello che è il attualmente il quarto esterno della rotazione di Badalona, dietro Bennett, Rudy Fernandez, e il brasiliano Marcelinho Huertas.
E in Eurolega tuttavia, che Rubio sta facendo vedere le cose migliori, supportato anche dalle cifre: in 18 minuti, 3,5 punti, 2,5 rimbalzi, 3,7 assist, e 9 punti di valutazione media: non male per un sedicenne, che come high, ha totalizzato un 18 di valutazione contro il Panathinaikos, con 5 punti, 7 assist e 7 recuperi, a casa dei principali favoriti alla vittoria finale. Proprio in occasione della sconfitta con il Pana, è arrivato il career high per quello che riguarda i minuti giocati, che hanno toccato quota 26, a conferma della fiducia sempre maggiore di coach Aito nei confronti del giovane spagnolo.
Sul parquet, Rubio ha dimostrato di essere in grado di fare praticamente tutto: a livello giovanile si è fatto notare principalmente come playmaker realizzatore, più nel traffico che dalla distanza.
Proprio in area, il giovane spagnolo ha fatto vedere le cose migliori, sia per quello che riguarda i punti segnati, che per i passaggi nel traffico. E coraggioso, e nella partita contro Malaga, si è reso protagonista di un discreto siparietto con Santiago: dopo essersi letteralmente schiantato contro un duro blocco portato dal centro portoricano, Rubio ha preso palla andando a penetrare e a segnare in faccia allavversario, che nulla ha potuto per fermare il numero 32 in maglia neroverde.
In Europa poi, sta emergendo un Rubio più passatore e difensore che realizzatore. Leader nelle classifiche dei recuperi sia in Spagna che in Eurolega, il catalano impressiona anche per il costante movimento delle mani e delle braccia, che vanno a sporcare uninfinità di palloni al diretto avversario.
Grande contropiedista, ha qualche limite nel tiro da fuori, ancora incostante, comè ovvio che sia per un ragazzino.
Per Rubio ora comincia poi il lavoro più difficile: mantenere promesse e speranze, sia nei confronti dei suoi tifosi che nei confronti degli addetti ai lavori, sempre più interessati a lui.
Tenendo conto delle premesse, cè da stare tranquilli, pensando a quella che potrà essere levoluzione del gioco dello spagnolo, a cominciare da giovedì prossimo, quando ci sarà il derby di Eurolega in casa dellUnicaja Malaga.
Occhi aperti comunque, perché di talenti come il suo non se ne trovano tanti, specialmente da questa parte dellOceano.