LEGEA SCAFATI 88- WHIRPOOL VARESE 80 (15-14; 34-29; 51-50; 69-69)
LEGEA SCAFATI: Bracey 7, Salvi 8, Rajola, Apodaca 28, Smith 14, Rombaldoni 4, Szewczyk 9, Martinez 4, Muya, Lauwers 14. Coach: Teoman Alibegovic.
WHIRPOOL VARESE: Capin 7, Hafnar 6, Howell 5, Holland 15, De Pol 2, Galanda 21, Keys 10, Carter 7, Fernandez 7. Coach: Ruben Magnano.
ARBITRI: Enrico Sabetta di Termoli (Cb), Marco Giansanti di Roma, Roberto Materdomini di Grottaglie (Ta).
Questa volta l’overtime premia Scafati che riscatta brillantemente il finale suicidio contro Roma. Più che MVP, vero e proprio salvatore della patria è stato S.Smith con i tre liberi nel regular time e la bomba nell’overtime. E pensare che andrà via il protagonista della vittoria che chiude il 2006 della Legea e la mini crisi che si era aperta dopo le quattro sconfitte consecutive della gestione Petrovic. Alibegovic ha cambiato registro, nel quintetto base ha schierato Rombaldoni, Smith, Apodaca, Bracey e Martinez; dall’altra parte rispondeva Magnano con Keys, Carter, Galanda, Howell ed Holland.
Parte bene Varese che con un parziale di 8-0 si porta sul 14-8, ma la risposta di Scafati è immediata e con un controbreak di 7-0 chiude il primo quarto in vantaggio. Scafati rimane avanti anche nel secondo periodo, guidata da uno strepitoso Apodaca (saranno 28 i suoi punti con 11 falli sub., 15/15 ai liberi e 38 pt.di valutazione), ma il vantaggio non supera mai le otto lunghezze. Per Varese è facile riportarsi avanti con tre tiri, o meglio tre bombe consecutive, Scafati la supera di nuovo, ma il leit motiv è ormai segnato. I vantaggi si assottigliano sempre di più, anche se l’inerzia della gara sembra salda nelle mani della Legea. Sembra, appunto. Perchè a 10” dalla fine Galanda schiaccia per il +3. Sembra finito, anche perchè Varese cerca il fallo sistematico, che viene fischiato a 2” dalla fine, mentre Smith tentava una preghiera quasi da metà campo. Così tra le proteste dei lombardi vengono assegnati tre liberi che “headache” non sbaglia con una freddezza glaciale.
Anche l’avvio dell’overtime è nelle mani degli ospiti, ma sette punti consecutivi di Smith chiudono il match. E l’ultimo minuto è già garbage time. Da segnalare l’esordio di Muya, che si è dimosrato un discreto difensore, ma totalmente avulso dal gioco offensivo visto che in 10’ha preso, tra l’altro sbagliando, un solo tiro. Ma con soli due allenamenti sulle gambe è ancora presto per giudicare.