Non è finita sicuramente nel modo in cui [b]Allen Iverson[/b] avrebbe voluto. Non è riuscita la vendetta del grande ex che nonostante i 30 punti realizzati ha visto la sua nuova squadra sconfitta [b]108-97[/b] nel primo confronto contro il suo ex team al Pepsi Center di Denver. The Answer non ha terminato la gara, essendo stato espulso nellultimo quarto ad 1:44 dalla fine, a seguito di due tecnici consecutivi ed ha chiuso con 10-24 dal campo, nove assist e cinque rimbalzi. Anche se sono passate due settimane dal suo trasferimento in Colorado, è stato quasi imbarazzante per i suoi ex compagni di squadra vedere Allen durante il riscaldamento indossare un uniforme diversa da quella abituale dei 76ers.
Quando pensi ad A.I., lo vedi sicuramente con luniforme dei Sixers, ha affermato il suo ex compagno Willie Green, ma vedendolo stasera ti rendi conto ancora di più di quanto talento abbia. Giocando ancora senza Chris Webber, i Sixers hanno lavorato molto duro in difesa su Iverson, spedendo a turno sulle sue tracce Green, Miller ed Ollie, cercando soprattutto di impedirgli facili ricezioni. Sotto di 13 allinizio del quarto periodo, Iverson ha cercato in tutti i modi di ribaltare la gara, con 7 punti consecutivi nei primi 2 minuti portando i Nuggets a meno 6, ma prima una schiacciata di Steven Hunter e poi tre liberi di Kyle Korver, uno di questi in seguito al primo tecnico fischiato ad Iverson, hanno ridato un buon vantaggio ai Sixers. Con questa sconfitta i Nuggets sono ora 2-4 dal momento dellacquisto di Iverson, mentre i Sixers senza di lui hanno un record di perfetta parità, 4-4 ed hanno vinto in trasferta per la terza volta nelle ultime 17 gare. Per Phila Kyle Korver ha realizzato 26 punti, mentre lex Andre Miller ha chiuso con 17 e 10 assist; per Denver bene [b]Diawara[/b] al suo career high con 23 punti e Marcus Camby che ha chiuso con 16 rimbalzi e 8 punti. Come era nelle previsioni Allen non è stato molto tenero nei confronti della sua vecchia squadra, dai giocatori ai dirigenti, accusati di non averlo rispettatoabbastanza durante e dopo i giorni della trade e come aveva già preannunciato nel giorno prima della gara, non ha nemmeno voluto salutare il suo ex coach [b]Mo Cheeks[/b], con il quale i rapporti dapprima ottimi, si erano progressivamente deteriorati. Dopo piu di dieci anni trascorsi nella città dellamore fraterno durante i quali ha saputo regalare momenti di grande eccitazione dal punto di vista sportivo, ma caratterizzati anche da molti guai al di fuori del parquet, dai ritardi agli allenamenti, ai litigi con Larry Brown, ai vari arresti ed alla fallita carriera di rapper, linizio di stagione negativissimo per i 76ers aveva fatto chiaramente intuire che la sua era stava per terminare.
Sulla telenovela che lo ha portato ai Nuggets si è già parlato abbastanza, resta ora da attendere il ritorno del duo Smith-Anthony, coinvolti nella brawl di N.York, per valutare se la trade ha apportato più vantaggi ai Nuggets piuttosto che ai Sixers che hanno acquisito una delle migliori point guard della lega con Miller, il veterano Joe Smith e due future prime scelte del prossimo draft. Dallaltra sponda, i Nuggets si ritroveranno senzaltro con il miglior dynamic duo della lega con i 31.6 di media per Anthony ed i 31.2 per Iverson, anche se saranno senza una vera point guard in grado di armare le loro braccia. E da ricordare che nella storia della Nba mai nessuna franchigia ha potuto vantare due giocatori che hanno finito la stagione regolare con piu di 30 di media, mentre proprio Denver nella stagione 82-83 ha avuto nel proprio roster i primi due realizzatori della lega, rispettivamente Alex English 1° e Kiki Vandeweghe 2°. Certo per giudicare se è davvero stato un affare portare in Colorado il 31enne Iverson, con un carattere non facile da gestire i tanti infortuni alle spalle ed abituato ad essere molto di piu che un semplice giocatore a Philadelphia, influenzando quasi tutte le mosse della dirigenza, bisognerà vedere se [i]The Answer[/i] sarà in grado di dividere i palloni con un attaccante del calibro di Anthony smentendo i tanti detrattori che lo considerano a differenza dei vari M.J o Shaq non in grado di sopportare la presenza di altre star in squadra ed incapace di inserirsi in un sistema offensivo in cui non è la principale opzione. Compito arduo si prospetta quindi per coach Karl, che dovrà riuscire a gestire questi due go tu guy, entrambi grandissimi attaccanti, ma poco inclini alla fase difensiva e nemmeno la telefonata di Allen al nuovo compagno subito dopo essere stato scambiato e la sua affermazione di considerare Denver la [b]squadra di Melo[/b] puo tranquillizzare i tifosi delle Pepite.
A detta di molti Denver è la squadra ideale per valorizzare appieno le potenzialità di Iverson, la loro filosofia difensiva di ostacolare le linee di passaggio, creando palle perse ed il loro attacco cercando di correre ad ogni occasione si sposano perfettamente con le caratteristiche di Allen, ma per ora queste sono solo supposizioni, sarà il campo a stabilire se i Nuggets potranno già da questanno puntare all anello tanto desiderato da Iverson.