CLIMAMIO FORTITUDO BOLOGNA-EFES PILSEN ISTANBUL 74-76
Undici punti di Horace Jenkins negli ultimi tre minuti regalano la vittoria allEfes e, quasi sicuramente, escludono la Fortitudo dalla seconda fase: ai bolognesi infatti servirà una vittoria di almeno 15 punti in casa del Prokom la prossima settimana.
Primo quarto (16-23): inizio molle dei padroni di casa che si ritrovano subito sotto (0-5). Bluthenthal, autore di 19 punti in 14 minuti del primo tempo, e Belinelli li riportano sotto (5-7). Nicholas è immarcabile e lEfes allunga (5-10), Bluthenthal lo imita e la partita è nuovamente in equilibrio (11-12). LEfes registra la fase difensiva e la Climamio soffre terribilmente, ritrovandosi a -5 (11-16). La quarta tripla di Bluthenthal la riporta a -2, prima che Kuqo e Haislip regalino cinque punti consecutivi agli ospiti (16-21). Un canestro di Nicholas (8 punti nel primo quarto) su assist di Jenkins chiude i giochi per i primi dieci minuti.
Secondo quarto (34-38): ancora Bluthenthal, ancora da tre, Climamio a -4 (19-23), subito ricacciata indietro dalla tripla di Haislip, dallincursione di Prkacin e da unaltra tripla di Nicholas. LEfes sale al massimo vantaggio (21-30). Dallaltra parte un grandoioso Bluthenthal pare in grado di reggere parzialmente lurto fino a quando il neoentrato Digbeu lo segue. Il francese non si accontenta di annullare Nicholas (il numero quattro ospite segnerà cinque soli punti da qui alla fine del match) ma si butta dentro subendo contatti che gli permettono di effettuare un paio di viaggi in lunetta con esiti molto positivi (4/4, punteggio 27-32). I turchi sornionamente mettono palla in area e lì ci pensano Prkacin, Gonlum e Nicholas a trasformare: Efes nuovamente a +9 (29-38). Un 5-0 di parziale figlio di un rimbalzo offensivo più canestro di Evtimov e di due liberi firmati da Digbeu mandano la partita al riposo con i locali a -4 (34-38).
Terzo quarto (49-51): è una Climamio con piglio battagliero quella che apre il terzo periodo. Nonostante nei primi due minuti si registrino solo quattro liberi a segno (due per parte), latteggiamento degli uomini di Ataman è radicalmente differente da quello della prima parte di gara. Jenkins però trova i varchi giusti e si incunea in area prendendo buoni tiri (36-42). Ma come si diceva in precedenza, la Effe è più reattiva e in pochi istanti trova un 7-0 di parziale, chiuso da una tripla di Digbeu che poi esalta i tifosi esultando come ad un gol: vantaggio locale, 43-42. LEfes è quello che ha maramaldeggiato al Pireo ed infatti in un amen infila quattro punti con Kuqo e Prkacin, andando a colpire il cuore dellarea bolognese, lì dove la Climamio può opporre il solo Thomas, peraltro acciaccato (44-46). Belinelli e Edney rispondono (il primo con una schiacciata dopo una magia del secondo che nellazione seguente segna in entrata) e lAquila rimette il becco avanti (48-46). Tre liberi di Haislip, una bella sospensione di Kuqo ed un libero di Belinelli lasciano scritto 49-51 sul tabellone dopo trenta minuti di gioco.
Ultimo quarto (74-76): ovvero la difesa, questa sconosciuta. Il parziale si concluderà sul 25-25 e si apre con cinque punti di Belinelli (massimo vantaggio Climamio, 54-51). La Effe prova a stringere in difesa ma viene colpita da una tripla di Erden che pareggia, prima che Haislip riporti avanti lEfes (56-58). Ma ecco che arriva il miglior momento della Fortitudo: un parziale di 10-0, ottenuto soprattutto in contropiede, la porta al massimo vantaggio sul +8 (66-58).
A questo punto entrano in gioco cose che con la pallacanestro non dovrebbero avere a che fare: il coach ospite, Mahmuti, evidentemente nervoso per la piega che la partita ha preso, si innervosisce e accusa di ciò un..tifoso, reo (a suo parere) di disturbarlo. Il ragazzo lo applaude ironicamente e gli viene chiesto di allontanarsi: il PalaDozza diventa una polveriera e solo lintelligenza di alcuni evita che le cose degenerino, anche se qualcuno vorrebbe passare alle vie di fatto. La domanda sorge spontanea: in Turchia al coach di una squadra italiana sarebbe stata permessa una condotta del genere?
Aggiungo, anche se a conti fatti si è trattato di un dato che non ha influito sul risultato finale, che fino a quel punto i tre fischietti avevano spudoratamente ignorato contatti proibiti su Belinelli e blocchi in movimento di Kuqo e Prkacin, fischiando sciocchezze da una parte e dallaltra. Certo, è sospetto il fatto che lEfes nellultimo quarto si sia visto fischiare la quarta penalità a mezzo minuto dal termine e non abbia esaurito il bonus, così come è sospetto il fatto che a Mahmuti non sia stato sanzionato niente, visto che si è allontanato di un bel po e per un bel po di volte dalla sua area tecnica
Tornando al basket giocato, eravamo rimasti al +8 Fortitudo dopo due liberi di Thomas (66-58). Il teatrino di Mahmuti ottiene comunque un bel risultato, innervosendo una Climamio che già di suo necessiterebbe di una tazza di camomilla. Nicholas si rivitalizza, forte anche del fatto che Digbeu viene colpevolmente dimenticato in panchina (Ataman si assumerà la responsabilità di questo in conferenza stampa), Profit mette a segno lunico canestro della sua partita e Jenkins inizia il suo show (69-67). Timeout obbligato per la Climamio. Si riprende e Bluthenthal la mette ancora da tre (sesta tripla, 72-67), dando respiro ai bolognesi, che vengono però raggiunti e superati da Jenkins e Kuqo (72-73). Edney per Thomas, Effe avanti (74-73) ma Jenkins è incontenibile e replica (Digbeu su di lui non sarebbe stata una cattiva idea, 74-75). Quindici secondi al termine, errore di Belinelli, fallo sul play ospite che infila un libero su due (74-76). Ultime speranze per la Fortitudo ma la deviazione di Nicholas sul tiro di uno spento Mancinelli le cancella, turchi festanti in mezzo al campo, la Climamio esce dal campo (e forse dalla competizione) a testa bassa.
Il migliore per la Climamio Fortitudo Bologna: David Bluthenthal nel primo tempo regge da solo la baracca, arrivando a segnare 19 dei primi 23 punti bolognesi. Logicamente tira il fiato, forzando qualche tiro ma dedicandosi alla difesa, dove riesce addirittura ad ammollare una stoppata, fatto più unico che raro. Torna con altri sette punti nel momento migliore dei suoi ma non basteranno. In 39 minuti e mezzo, 26 punti, 4/10 da due, 6/9 da tre, 5 rimbalzi, 3 assist, 1 recuperata, 2 perse, 1 stoppata, 4 falli commessi (ma nessuno subito, ahi ahi!), 21 di valutazione.
Il migliore per lEfes Pilsen Istanbul: partita normale per non dire anonima nei primi 25 minuti di utilizzo. Poi 180 secondi da cavallo di razza. Horace Jenkins appone la sua firma sul secondo blitz consecutivo dellEfes. Per il ragazzo che per mantenere il figlio mollò il basket e se ne andò a fare lelettricista (ma che per nostra fortuna è ritornato sul parquet), 28 minuti giocati, 15 punti, 6/13 da due, 0/3 da tre, 3/4 ai liberi, 4 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata (!!!), 3 falli subiti, 11 di valutazione, dato che non rispecchia limportanza della sua prestazione.
TAU CERAMICA VITORIA-PROKOM TREFL SOPOT 76-64
Il Tau riprende il dialogo con il successo dopo lo stop subito mercoledì scorso a Bologna battendo il Prokom Trefl Sopot di dodici lunghezze.
Padroni di casa che a lungo si trovano in difficoltà e prendono il largo solo nellultima frazione.
A causa di questa sconfitta i gialli di Polonia la prossima settimana dovranno così affrontare un vero e proprio spareggio che li vedrà opposti alla Climamio Bologna per decidere chi staccherà il biglietto per la seconda fase.
Prokom favorito visto che, in caso di arrivo a pari punti (la classifica recita Prokom 10, Climamio 8), potranno permettersi il lusso di subire una sconfitta con uno scarto fino a 13 punti, essendosi aggiudicati la partita di andata di 14 lunghezze.
Primo quarto (28-20): Scola scrive i primi punti per il Tau ma i baschi devono subire uno 0-6 di parziale, prima di impattare grazie ancora a Scola e ad un canestro di Splitter (6-6). Il Prokom è reattivo e si riporta avanti con Atkins e Slanina (8-13) subendo però la vertiginosa accelerazione dei padroni di casa che, grazie ad un controparziale di 7-0, si riportano in vantaggio (15-13). Gli ospiti vedono allontanarsi i baschi e segnano solo quattro punti nella seconda parte del primo quarto. Dallaltra parte invece Erdogan e Rakocevic imperversano, permettendo alla Perasovic Band di chiudere i primi dieci minuti sul +8 (28-20).
Secondo quarto (42-39): due canestri di Splitter dilatano il vantaggio (32-22). Cambio di difesa ed ora il Prokom subisce meno in area, costringendo i padroni di casa ad una serie di errori. Nel contempo Andersen si scalda e ci sono sette suoi punti nel parziale di 12-4 che permette ai polacchi di farsi vedere negli specchietti del Tau (36-34 a 2 dal termine). Perasovic è costretto al secondo timeout consecutivo e stavolta i suoi mettono a frutto le direttive, presentandosi spesso dalle parti della lunetta e ottenendo risposte positive da Teletovic e dal rientrante House (42-34). Andersen è bollente e i lunghi del Tau non trovano contromosse adeguate, così come i piccoli sulla tripla di Dalmau che riapre la partita, portando i gialli a -3 dopo due quarti completi.
Terzo quarto (54-48): si riprende e, nonostante una buona circolazione di palla, i rossoabbigliati spagnoli hanno le polveri bagnate e non riescono proprio a chiudere la partita. Ovviamente Wojcik e soci ne approfittano, riportandosi a -2 (45-43, ancora Andersen) ma fallendo il tiro da tre del sorpasso. Prigioni non si fa pregare e guida i suoi insieme a Peker (al rientro dopo un infortunio). Locali che tornano a +8 (52-44) e costringono il coach ospite Kijewski al timeout. Il Prokom torna in campo più rilassato e grazie alle conclusioni di Wojcik e Atkins riesce a rosicchiare qualche punto prima dellultimo intervallo, 54-48 e tutti pronti per lultima parte di gara.
Ultimo quarto (76-64): primi tre minuti che sicuramente non passeranno alla storia del basket, con entrambe le squadre che collezionano brutte figure al tiro, segnando la bellezza di due punti (del Tau, per la cronaca). Teletovic rompe questo sortilegio quando va sul sicuro e schiaccia il pallone del +10 (58-48). Il Prokom continua a sbagliare e per non farsi mancare niente evita di prendere anche i rimbalzi susseguenti agli errori, permettendo così a Scola & Co. di incrementare il vantaggio (64-50 a 4 dal termine). Ormai il match non ha più argomenti dei quali discutere e Perasovic così regala i primi novanta secondi stagionali di Eurolega a Ariel Eslava. Il numero venti si adatta immediatamente allandazzo fallendo entrambe le conclusioni tentate. Finisce a tarallucci e vino, con il Tau che si mantiene al primo posto in classifica ed il Prokom che si prepara allo spareggio del quale parlavamo allinizio dellarticolo.
Il migliore per il Tau Ceramica Vitoria: ancora una volta Pablo Prigioni dimostra come mai i dirigenti baschi hanno deciso di metterlo nella cabina di regia di una delle corazzate europee. Il play porta alla causa 13 punti in 35 minuti, frutto di 3/4 da due, 1/5 da tre, 4/5 ai liberi, 9 rimbalzi (come Scola, che però è una quindicina di centimetri più alto), 7 assist, 2 recuperi e 3 falli subiti, 26 di valutazione.
Il migliore per il Prokom Trefl Sopot: solo due giocatori ospiti riescono a raggiungere la doppia cifra, Donatas Slanina e Michael Andersen. Il secondo è il migliore dei suoi: in 25 minuti, 15 punti con 6/8 da due e 3/5 ai liberi, 7 rimbalzi tutti difensivi (davanti a Scola cè chi ha fatto di peggio), 1 palla persa, 4 falli subiti, 19 di valutazione.
Nella foto: Pablo Prigioni (Tau Ceramica Vitoria) e Huseyin Besok (Prokom Trefl Sopot)