Come un cavallo di rincorsa nel Palio, la Montepaschi vede gli avversari scappare ma con un guizzo riesce a raggiungerli e superarli proprio sullultima curva.
Questo è successo anche ieri sera: la Mens Sana rincorre affannosamente la Fortitudo per 38 minuti, salvo raggiungerla e superarla in dirittura darrivo.
La Fortitudo dice addio alla fase finale di Coppa Italia, la Montepaschi invece si laurea campione dinverno, titolo platonico ma che non guasta vincere.
E dire che i verdi erano partiti malissimo, collezionando un deprimente 0/9 da due punti nei primi otto minuti di gioco e riuscendo a vedere il canestro solo con due triple di Stonerook, mentre dallaltra parte non mancavano gli errori ma nemmeno le buone conclusioni.
La Effe si trova così a +7 (10-3) ma non riesce a dare il colpo di grazia ai boccheggianti ospiti. Ataman ha le rotazioni contate, venendogli a mancare James Thomas e completando la panchina con il ragazzino Somvi, ma con il bilancino del farmacista riesce a non far calare lintensità sia difensiva che offensiva; mischia quintetti su quintetti, cambi difensivi, soluzioni offensive, riuscendo sempre ad ottenere qualcosa di buono.
Belinelli e Bluthenthal allargano il canestro senese, Moiso e Digbeu stringono quello bolognese e si va al primo riposo sul 19-11.
Il secondo quarto non si discosta molto da quello precedente, con la Climamio che spreme il massimo da ognuno (entra anche Dan Gay) e Siena che deve ruotare i suoi effettivi nella speranza di tirar fuori qualcosa di buono da ognuno di loro.
Boisa, Datome e Carraretto non lasciano segno alcuno sul match e quindi la Mens Sana deve appoggiarsi sulle forti spalle di Kaukenas e Baxter. I risultati però non sono particolarmente esaltanti, la Penelope di Pianigiani distrugge quel poco di positivo che crea in attacco opponendo una difesa morbida morbida agli attacchi biancoblu.
Bologna allunga, 29-20, Forte e Sato sono dannosi (0/10 in due, ma il secondo saprà rifarsi con gli interessi) e pian piano si arriva alla fine dei primi venti minuti.
Lunico brivido lo provoca il terzo fallo di Moiso che, vista la penuria Fortitudina in quella posizione, potrebbe rivelarsi assai dannoso a gioco lungo.
Primo tempo che si conclude sul 45-33 e gli ospiti possono ritenersi più che soddisfatti di veder scritto sul tabellone uno scarto di solo dodici punti da recuperare.
Terzo quarto che si apre con la massima forbice bolognese sul +14 ma Siena è brava a rimanere attaccata alla partita con la forza della disperazione che, unita alla freddezza di Kaukenas e Stonerook, le permettono di risalire a 2 (54-52, 19-7 di parziale).
La Effe deve fare i conti anche con la legnata tremenda (reale non figurata), subita da Digbeu che si schianta al suolo sbattendo il viso. Attimi di terrore, per fortuna solo un bel mal di testa per il francese ma il numero quattro prende la via degli spogliatoi accorciando ancor di più la già fragile coperta bolognese.
Ci pensa Bluthenthal a dar la sveglia alla Climamio, nonostante venga costantemente affrontato in maniera rusticana da Sato. Gli arbitri? Assenti ingiustificati.
LAquila risale a +7 (61-54) e chiude la frazione a +8 (65-57).
Ultimo quarto che si rivelerà un calvario per gli uomini di Ataman: un deprimente 3/18 al tiro lo dimostra.
Colpa di rotazioni limitate, certo, ma anche merito di una Montepaschi che non molla proprio niente e ritrova Sato che tira fuori il fucile e comincia a segnare canestri su canestri.
Kaukenas continua a fare il suo, Stonerook la mette solo da tre ma non sbaglia un colpo e a cinque giri di lancetta dal termine siamo sul 76-71.
La Fortitudo ha le idee più che annebbiate e vede il canestro sempre più sfuocato, non riuscendo a dare continuità alla sua azione. Gli ospiti impattano a quota 77 e mettono la freccia per la prima volta sul 78-79 a 158, nonostante un Eze da incubo che prova in tutte le maniere a disfare quanto di buono creato dai compagni.
Climamio che ormai non ci crede più e deve arrendersi a McIntyre, fin lì abbastanza fumoso, che con la palla assai pesante infila la tripla del +3 ospite (80-83 a 46). Sul ribaltamento Edney perde palla e con quella si perdono le speranze fortitudine: 81-85, sipario.
PLAY OF THE GAME
La tripla di McIntyre a 46 dal termine.
IL TABELLINO
Climamio Fortitudo Bologna: Edney 13, Belinelli 21, Mancinelli 16, Bluthenthal 16, Moiso 3, Fultz, Cavaliero 5, Digbeu 4, Evtimov 2, Gay 1, Somvi n.e.
Montepaschi Mens Sana Siena: McIntyre 13, Forte 5, Sato 15, Stonerook 15, Eze 2, Kaukenas 24, Carraretto, Boisa 3, Baxter 8, Datome, DErcole n.e., Lechtaler n.e.
STATISTICHE
Tiri da 2 Bo 45,9% – Si 31,1%
Tiri da 3 Bo 40,9% – Si 52,2%
Tiri liberi Bo 71,4% – Si 70,0%
Rimbalzi Bo 39 Si 44
Assist Bo 16 Si 12
Palle perse/recuperate Bo 13/12 Si 11/13
Falli Bo 29/26 Si 26/29
Valutazione Bo 90 Si 79
DALLA SALA STAMPA
Ergin Ataman (all. Climamio Bologna) non si presenta a causa di un problema personale. Al suo posto parla il vice Palumbi: Loro hanno giocato bene sui quaranta minuti, sono la classica squadra che macina pallacanestro, e se tu molli un attimo rischi di perdere. Potevamo benissimo vincere, nel finale è stata una partita simile a quella con lEfes.
Pianigiani (all. Mens Sana): Sono davvero contento per questa vittoria, questo è un segnale importante su un campo da sempre cè una grande atmosfera. Vogliamo continuare a vivere di questo tipo di partite che, del resto, sono quelle che ci fanno crescere. Nel primo quarto abbiamo sbagliato conclusioni inusuali per noi e quando siamo andati sotto abbiamo commesso lerrore di cercare di recuperare subito. Ma nel secondo tempo abbiamo giocato una grande gara, soprattutto a livello di squadra.