[b]Lottomatica-Armani Jeans 61-67
La Lottomatica è nelle otto per la Coppa Italia, ma paga il poco peso sotto canestro ed una difesa inguardabile[/b]
La palla a due fra Roma e Milano si alza con la certezza della presenza alle final eight di entrambe le squadre, e questo è quanto in fondo speravano i tifosi capitolini: non dover necessariamente attaccarsi ad una vittoria a tutti i costi. Alla vittoria, però, ci tenevano. E ci credevano anche, forti delle ultime esperienze della Virtus in Eurolega e in campionato, con un Hawkins in crescita e una difesa che non si fa problemi nello spendere falli pur di rompere i meccanismi di attacco avversari.
Difesa che questa sera non cè stata, però. Almeno non cè stata nel secondo tempo, quando Milano ha fatto valere i muscoli sotto canestro con Blair e Watson (e quanti rimpianti per un giocatore che avrebbe potuto essere di Roma), mentre Shultze si è dimostrato più atipico di quanto lo sia Tonolli, mettendo un record di 5/7 da tre degno del miglior Galanda. Fra i quattro lunghi di Roma, ben tre hanno terminato la partita con una valutazione negativa o pari a zero (Mavrokefalidis -1, Askrabic -3, Tonolli 0), mentre il solo Garri ha avuto dei numeri sufficienti ed una prestazione adeguata per il suo ruolo. Certo, non si può pretendere che sia Garri a fermare un Blair in ricezione sotto canestro: se lanticipo non va a buon fine sono per certo due liberi: sono le rotazioni che non sono state efficienti. Così come i tentativi inconsulti di Chatman nel cercare di rubare palla a Garris dal palleggio, tentativi che hanno invariabilmente provocato un salto del difensore ed un immediato vantaggio per il primo passaggio. Da parte milanese, tutti aspettavano Gallinari per vedere la sua reazione al cospetto di Bodiroga. Il ragazzo ha mostrato il suo talento, ma forse emulo di Bargnani in evidente difficoltà nellultima partita contro i Pacers non ha inciso come ha già fatto in precedenza. Subito gravato di tre falli, il bimbo si è rivisto nel secondo quarto quando ha lucrato quattro liberi, per un altro paio di anonimi minuti nel terzo quarto, ed infine è rimasto seduto per lintero ultimo quarto per un totale di 12 minuti e mezzo di gioco. Chi ha sorpreso i romani, invece, è stato Sven Shultze. Conosciuto come giocatore ostico e poco tecnico, ha letteralmente trascinato la Armani Jeans con le sue triple risultando il miglior marcatore della sua squadra, e se non avesse avuto qualche falla in difesa sarebbe di certo stato lMVP di questa partita: tutto sommato, Milano adesso ha unarma in più. O forse lha sempre avuta e gli altri non se ne sono mai accorti.
Per Roma, invece, si apre una settimana importante: ottenuto per meriti (o demeriti) altrui laccesso alle final eight di Coppa Italia, si confida in un ulteriore demerito da parte di qualcun altro per accedere alle Top16 di Eurolega. Unico particolare: per continuare a sperare è necessario vincere di almeno con 14 punti di scarto giovedì prossimo, e questo preoccupa non poco la tifoseria romana. Mavrokefalidis è troppo, troppo tenero; Chatman sta dimostrando di essere incostante per natura, e Hawkins non ha la continuità che lo ha fatto eleggere virtualmente a miglior guardia dEuropa lanno scorso. A queste condizioni, anche lo sguardo corrucciato di Dejan Bodiroga negli ultimi trenta secondi della partita è emblematico di una situazione difficile che nasce già da questa estate. E dire che questo campionato tutto sembra tranne che di livello eccelso.
Ma andiamo alla cronaca.
Manca Bulleri fra gli ospiti, mentre Marmarinos è nei dodici per Roma. Gli starting five prevedono
Chatman, Hawkins, Bodiroga, Tonolli e Mavrokefalidis per Roma, e Garris, Green, Gallinari, Shulze e Blair per gli ospiti.
Partenza quasi ridicola per Roma, che riesce a predere subito la prima palla con Chatman. Altre due stupidaggini per il play di Roma, un antisportivo alquanto esagerato per Tonolli su Green, e Milano vola sul 2-10 con due triple (!) di Shultze. La presenza di Blair comporta che la difesa romana tenda sempre ad implodere verso larea dei tre secondi, e cè gioco facile per Milano per cercare gli scarichi che portano anche ad una tripla di Green. Esce Blair ed entra Watson, ma gli schemi di attacco non cambiano per gli ospiti. Non si vede Gallinari, o meglio: si vede poco in attacco, ma in difesa si è contrapposto a Bodiroga a cui rende la vita difficile (notevole una chiusura su un passo incrociato con cui forza il serbo della Virtus allinfrazione di passi). Hawkins e Bodiroga riavvicinano la Virtus fino al -2 (12-14) poi Calabria, Blair e Watsono rispondono a Mavrokefalidis e Righetti (ottimo impatto il suo) per il 16-21 con il quale si chiude il primo quarto.
Il secondo quarto si apre con Hawkins dallarco, a cui risponde Gigena. Bodiroga mette un piazzato per il -1 (22-24) e poi risponde a Blair per mantenere le distanze. E Righetti che dà la spinta, però. Quattro punti consecutivi per lala della Virtus a cui si accoda Bodiroga per il +5 (30-26). Milano non riesce più ad ottenere punti facili dai suoi lunghi (Blair pescato in sfondamento su di un ottimo Garri), ed il solo Gallinari muove il tabellone dalla lunetta in risposta a Bodiroga. Righetti mette il suo ottavo punto, Green riavvicina di nuovo Milano ma Bodiroga chiude dalla lunetta sul 35-30 dopo un altro sfondamento subito da Garri ad opera di Green (terzo fallo).
Al ritorno in campo, Roma presenta il quintetto base ad esclusione di Bodiroga sostituito da Righetti. Milano sostituisce Gallinari con Gigena e Green con Calabria.
La presenza di Shultze, stranamente battezzato dalla Virtus dallarco, consente agli ospiti di raggiungere e superare Roma. Eppure sarebbe sufficiente guardare le statistiche del tedesco per rendersi conto che questanno sta tirando con oltre il 40% da tre. E infatti ne mette due, di tiri pesanti, portando di nuovo avanti Milano (36-38). Da qui in avanti è un balletto in cui le due contendenti mettono avanti la testa a momenti alterni. Uniche note interessanti sono la difesa molle di Roma (che farà imbufalire coach Repesa), il recupero di Chatman in anticipo su Garris e conseguente schiacciata del play e la successiva zingarata di Garris con tripla più fallo. Per il resto, scarse emozioni ed un Watson che inizia a farsi vedere per la volata finale in cui sarà determinante con le sue interpretazioni del pick n roll.
Lultimo quarto si apre con una tripla di Garri per il momentaneo vantaggio capitolino, a cui risponde una sonora schiacciata di Watson seguita da altri due suoi punti e dallennesima tripla di Shultze per il 52-57 da cui Roma non si rialzerà più. Il solo Bodiroga cerca di predicare nel deserto, ma lenergia di Watson ed il controllo di Garris (cinque punti nellultimo quarto), oltre a qualche pasticcio da parte dellattacco romano alla fine 17 perse per i capitolini – consentono agli uomini di Djordevic di controllare agevolmente il risultato e chiudere con quattro punti consecutivi di Calabria per il definitivo 61-67.
[b]Top Play[/b]: Per la spettacolarità: una qualunque delle schiacciate di Watson, che ha approfittato grandemente dei raddoppi sul pick n roll senza copertura sul fondo. Per lefficacia: la freddezza di Sven Shultze nel fare tutti i suoi 15 punti dallarco (5/7 e nemmeno un tiro da due).
[b]I commenti dalla sala stampa[/b]
Coach [b]Repesa[/b] è scuro e poco ciarliero. Sintetizza così la partita della sua Virtus:
[i]E stato il peggior secondo tempo di questa stagione. Devo ancora capire perché. Abbiamo giocato male sia in attacco che in difesa; mai abbiamo giocato così male nei secondi venti minuti.
Mi dispiace per il presidente, per il sindaco, ma segnando 26 punti nel secondo tempo è difficile vincere.[/i]
Gli viene chiesto se ritiene che il fatto di sapere di aver già raggiunto la qualificazione può aver deconcentrato i suoi.
[i]Guarda, non sono sicuro che i giocatori si siano lasciati andare a causa del fatto che eravamo già qualificati. E non è stato solo un problema dei giocatori sotto canestro: nel secondo tempo abbiamo fatto 15 di valutazione, fate un po voi[/i]
Giovedì cè lEurolega, e bisogna vincere almeno di 14 per sperare di restare in gioco
Il commento è laconico: [i]Se giochiamo così non avremo nemmeno quella possibilità che potrebbe venirci da una larga vittoria. Abbiamo già dimostrato di poter giocare meglio e dobbiamo farlo[/i]
[b]Sasha Djordevic[/b] è ovviamente soddisfatto: la sua analisi della partita è sintetica e precisa:
[i]Partita da playoff, con una intensità straordinaria. Si sono viste due squadre che non mollavano per un attimo. Siamo stati bravi nel momento in cui eravamo sotto, riaprendo la gara e ritornando a giocare molto bene. In difesa, soprattutto, siamo stati molto concentrati: speriamo di crescere anche in questo[/i]
Una vittoria in trasferta, finalmente.
[i]Dallinizio dellanno si diceva sempre che Milano non era capace di vincere in trasferta; però stasera abbiamo trovato la giusta maturità per raggiungere il risultato.Sì, abbiamo pensato bene di far dare palla sotto per sfruttare poi il fatto che Roma si chiudeva e cercare di dare palla fuori.
Poi non dimentichiamoci che stasera non abbiamo avuto un giocatore molto importante come Massimo Bulleri. Lui deve stare tranquillo e recuperare, questo infortunio non lo lascia tranquillo, ma Milano non può prescindere dalla sua presenza, è un giocatore troppo importante che può dare quel qualcosa in più. Difesa diversa? No, sempre la stessa. Solo è un modo diverso di difendere, più intenso[/i]