A Siena, in sede di presentazione della nuova annata sportiva, ad agosto 2006, in pochissimi ci avrebbero scommesso, ed invece la Montepaschi veleggia solitaria in testa alla classifica e si fregia del, platonico quanto vogliamo, titolo di Campione dInverno. Il dato di per sé sarebbe anche poco significativo, ma la marcia dei biancoverdi senesi è stata davvero trionfale, tre sole sconfitte in un girone dandata, impreziosito dalle ultime due vittorie in trasferta (Milano e Bologna sponda Fortitudo), parlano chiaro di una superiorità evidente, almeno fino ad oggi. Il campo imbattuto (unico in tutta la serie A) e le vittorie con tutte le altre grandi, o presunte tali, del campionato sono altri segnali di una straripante forma psico-fisica che ha accompagnato i senesi fin dalle prime battute del torneo. Dicevamo che il titolo dinverno è chiaramente platonico e, a dire il vero, anche in chiave final-eight non è poi così decisivo come negli anni passati. In effetti il cambiamento della formula, con il sorteggio, ha tolto alla squadra prima in classifica al termine del girone di andata, quel vantaggio, seppure tutto sulla carta, che le derivava dal fatto di poter incontrare lottava e quindi la squadra apparentemente più abbordabile del roster delle finali di Coppa Italia. Per dirla tutta, in passato, più di una volta si è assistito, sul campo, al rovesciamento dei valori fin lì delineatisi in 5 mesi di campionato.
La stessa Montepaschi ha subito cocenti eliminazioni da parte di squadre sulla carta inferiori e, nel 2002, invece, seppe eliminare i futuri campioni dItalia della Benetton pur partendo da una posizione di classifica decisamente inferiore. Quindi tutti i i discorsi fatti sugli accoppiamenti sono fumo e nullaltro, quando si alzerà la palla a due vedremo se la Montepaschi, così straripante in campionato, saprà reggere la tensione psicologica che grava inevitabilmente sulle spalle della squadra data per favorita. Allappuntamento di Bologna 2007 la Mens-Sana arriva con una condizione invidiabile e con una convinzione nei propri mezzi che si fa più grande giorno dopo giorno. Linserimento ormai ultimato di Baxter, la maturazione definitiva di Sato, le doti balistiche di Forte e di McIntyre, la forma eccezionale del miglior sesto uomo del campionato (Kaukenas) sono tutte frecce allarco di Pianigiani che peseranno, e non poco, nella bolgia del Palamalaguti. Il fronte dei tifosi è compatto e lultima trasferta di Bologna, molto molto partecipata, dice chiaramente quale sia la passione che permea il tifo biancoverde in questo momento di felicità e vittorie. Il trabocchetto però è pronto: come reagirebbe una squadra che fino ad ora ha navigato con i motori a tutta forza sia in campionato che in Uleb Cup ad una inopinata eliminazione, tocchiamo ferro, al primo turno delle final-eight? O ad una eventuale sconfitta in finale dopo aver accarezzato per 3 giorni il sogno di alzare finalmente al cielo la Coppa Italia? Diciamo questo non per fare la parte dei gufi, ci mancherebbe, ma solo perché in questo ingranaggio perfetto, fino ad oggi, non è entrato neppure un sassolino e cè curiosità nel verificare come questi giocatori, questo allenatore, tutto lambiente senese in generale saprebbero reagire di fronte ad una prima cocente delusione stagionale.
Il sorteggio per le final-eight ha messo sulla strada dei senesi lEldo Napoli, osso sicuramente durissimo, una squadra che in questo momento scoppia di salute e che nella regular season ha perso a Siena solo di 3 punti (magia di McIntyre allo scadere) e solo dopo un tempo supplementare. Il quarto tra Mens-Sana ed Eldo appare, probabilmente, come il più equilibrato del tabellone e la squadra che uscirà vittoriosa da questa gara avrà la certezza di aver eliminato una avversaria fortissima. I precedenti in coppa Italia riportano alla memoria il 2003 con vittoria dopo ben 2 tempi supplementari di Napoli (Penbherty, Morena, Conlon) sulla Mens-Sana (Ford, Turckan, Stefanov) che sarebbe poi arrivata terza in Europa alle final-four di Barcellona. Sicuramente una partita, quella tra senesi e partenopei, da vivere in apnea. Il campo incoronerà chi avrà più meriti, come sempre accade.