DUE CHIACCHIERE DA BAR
La Benetton sembra essere uscita dal momento nero, causato soprattutto (forse non solo) dai molti infortuni. Ora alla banda si sono aggiunti anche LORBEK e SHUMPERT e stanno tutti bene, eccetto leterno infortunato RICHIE FRAHM. La sua fascite plantare sembra in via di guarigione: fra una ventina di giorni ci sarà il consulto finale (si spera) e poi lala statunitense dovrebbe riprendere ad allenarsi con il preparatore atletico.
Anche senza Frahm, la Benetton attuale si presenta parecchio lunga, comera nei piani di inizio stagione: una scelta non solo di Treviso, dettata evidentemente dal fatto che i pezzi grossi costavano troppo per le casse dei club italiani. Ed allora si è puntato sulla quantità.
E, obiettivamente, di quantità la Benetotn ne ha tanta. Ed anche la qualità non è malaccio, per quanto, ovvio, di Nicholas, Siska e Bargnani non se ne vedono. Da qui provo a spiegare questo avvio di stagione, non certo esaltante.
Treviso, pur perdendo senzaltro troppe partite, anche sulla carta facili (come con Biella e Capo dOrlando in casa), tutto sommato paga poco in termini di classifica. La qualificazione alle Top Sixteen è stata centrata, così come quella alle Final Eight di Coppa Italia. Quanto al campionato, gli uomini di Blatt accusano un pesante distacco solo da Siena e Bologna; tutto è però ampiamente rimediabile. Non sono i risultati a lasciare perplessi, quanto IL GIOCO, in molte partite veramente SCADENTE. Per un paio di mesi almeno, la squadra ha viaggiato intorno ai 60 PUNTI: talvolta la difesa (veramente solida) è bastata, altre volte no. Lattacco a metà campo è stato macchinoso, le percentuali nel tiro da fuori inguardabili (figlie, non sempre ma spesso, di una macchinosa circolazione di palla), la transizione, nonostante un buon controllo dei rimbalzi, quasi inesistente. Ecco, come dicevo, si punti il dito sugli INFORTUNI. Lo scorso anno non si era stati più fortunati, ma la squadra, tra inevitabili battute darresto, aveva più continuità di risultati: perchè la qualità di alcuni (pochi ma buoni) permetteva di sopperire alle assenze, talvolta lunghe (vedi Zisis), di altri. Qualità che evidentemente manca questanno: la panchina è importante, ma i panchinari non possono fare (non in ogni partita) quello che fanno i titolari. La mia è una riflessione che non esprime alcun perchè, solo un banale dato di fatto.
Per questo ho fiducia che da ora si potranno vedere cose migliori. Con la squadra al completo, tenendo anche conto degli importanti innesti del mercato natalizio, tutto inizierà a funzionare. Basta che ci siano tutti, insomma. Così suona troppo banale? Chiarisco. Questa non è una squadra di stelle luminose; nemmeno, però, una squadra operaia nel senso più negativo del tremine. Parliamo allora di SQUADRA ARTIGIANA; suona un pò più nobile. Come non cera abbastanza talento (vedi giocatori in grado di garantire grandi bottini fuori dagli zoppicanti schemi) a ranghi ridotti, così ora cè abbastanza qualità per centrare importanti risultati senza che nessuno faccia gli straordinari. LYDAY potrà concentrarsi sulla qualità, senza dover pasticciare in quantità. Zisis farà il play, senza dover per forza pensare a segnare. MORDENTE difenderà e farà i soliti (e solo quelli) canestri pesanti. Idem per SORAGNA, per altro un pò troppo sacrificato nelle nuove rotazioni. SHUMPERT porterà punti e qualche rimbalzo… e magari gli sarà concesso di farsela sotto nei finali caldi (nei quali altri, con più attributi, sapranno prendersi le loro responsabilità). Quanto al REPARTO LUNGHI, che già senza Lorbek non era male e che ora non ha eguali in Italia, basterà che timbri il cartellino. Tutto questo, chissà, potrebbe bastare per fare bene. Lultima partita casalinga con Napoli lha in qualche modo confermato. Pur sparando clamorosamente a salve dallarco (solito difetto, che in questa occasione non è costato però caro), la Benetton ha saputo trovare altre comode vie per il canestro, vincendo alla fine senza troppi patemi e sporattutto senza che nessuno dei giocatori abbia dovuto sfoderare una prestazione monster.
Tendo perciò ad essere ottimista. Forse troppo, certo. Il fatto è che landamento della scorsa stagione, se per un verso non deve e non può costituire un insegnamento con i crismi del dogma, dallaltro è anche difficile da dimenticare. Per altro, il mio ottimismo non è quello della piazza. NellUMORALE TREVISO SI PIANGE, nella nostalgia di un passato recente che non si gradiva fino a non più di due mesi prima del tricolore; si piange e si piange ancora, chiedendo (è il ritornello di ogni anno…) a Gilberto di cacciare più grana. Poi, bastano quattro vittorie consecutive per asciugarsi gli occhi. Ma in linea di massima la gente non crede molto in questa squadra; e nemmeno nel nuovo GM, FADINI, reo, alla faccia della fama di americanologo, di aver portato a Treviso un giocatore rotto (Frahm) e uno scarso (Lyday).
PRONOSTICI
Il CAMPIONATO è appena al giro di boa. Deve dire ancora molto e fare previsioni è impossibile.
Ma anche la vicina FINAL EIGHT si presenta aperta ad ogni risultato. Almeno 7 partecipanti su 8 non scriveranno sulla lavagna dello spogliatoio Filici di esserci. Non individuo una speciale favorita. E non metto, ovvio, la Benetton tra gli underdogs.
UN BREVE APPROFONDIMENTO EN PASSANT
CERTEZZE:
– LA DIFESA si è mostrata fin da subito solida, come lo scorso anno lo era stata solo in post season. Tantè che la Benetton ha vinto diverse partite solo ed unicamente (potete prenderlo alla lettera…) nella propria metà campo. In prospettiva play off è un aspetto incoraggiante.
– IL PACCHETTO LUNGHI (nonostante la probabile cessione di Joey Beard), per qualità, quantità e multidimensionalità, non ha forse eguali in Italia.
– La squadra anche nei momenti più brutti ha mostrato CARATTERE. Da questo punto di vista Zisis, Goree, Soragna e Mordente valgono di più di altri giocatori, magari più bravi. Altro aspetto che nelle partite che contano avrà il suo peso.
DUBBI:
– LATTACCO A METÀ CAMPO deve ancora migliorare tanto. I momenti di black out (ok, lultima di Eurolega a Napoli fa poco testo, però…) sono ancora molto frequenti. Cè fiducia, ma forse non tanto tempo, se si vuole recuperare su Siena e Bologna.
– Collegato al punto sopra: con LABUSO DI PICK&ROLL si può andare lontano? È quel che si augura Treviso…. ed il resto della Serie A.
– LA PERCENTUALE DA 3 PUNTI (tradizionalmente uno dei punti di forza delle varie edizioni della Benetton) è stata finora scadente; migliorerà senzaltro, ma forse non al punto da diventare uno spauracchio per gli avversari.
– LA TRANSIZIONE per ora sembra essere più che altro un bel ricordo dello scorso campionato. Okay, questa è unaltra squadra, ma provare a forzare di più il contropiede potrebbe essere utile; ogni tanto.
– FRAHM potrebbe essere linnesto decisivo per limare gli ultimi difetti. Ma anche un corpo estraneo difficile da metabolizzare per una squadra che finora ha fatto (e farà fino a marzo) a meno di lui.
– La squadra è lunga. Per me, ripeto, è necessariamente lunga. Qualche giocatore (Gigli? Beard? Soragna?) potrebbe vederla TROPPO LUNGA.
– Non si chiede a LYDAY e SHUMPERT di giocare da stelle. Ma sono in grado di timbrare sempre (questo è il dilemma) il cartellino?
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