Cala al PalaEur una delle squadre più apprezzate di questo campionato: la Premiata Montegranaro di Stefano Pillastrini. Squadra giovane, capace di dominare il passato campionato di Legadue ed approdata alle final eight di Coppa Italia con lo stesso punteggio della Virtus Roma. In casa ha un ruolino di marcia notevole, avendo battuto la Lottomatica, Milano, Scafati, Cantù, Varese, Avellino Capo DOrlando e Biella. Ha ceduto solo a Livorno, ma quella sconfitta casalinga la ha recuperata andando a violare il campo della Fortitudo alla ottava giornata. Insomma: difficile batterla in casa, ma più malleabile in trasferta, dove lunica vittoria è arrivata appunto contro laquila scudata. Squadra giovane, si diceva, e forse è proprio per questo che si sente più sicura fra le mura amiche. Amoroso è una realtà, e Vitali classe 1986 e scuola Virtus Bologna sulla rampa di lancio per un futuro prospettato da molti particolarmente felice. A completare il quadro italianissimo ci sono Maresca (classe 1981 e scuola basket Roma) e Canavesi (classe 1986). E a fare da chioccia alla Pillastrini-band, Randolph Childress, chè persino gli stranieri sono quasi dei bambini. Eppure questa Montegranaro piace e molto, anche. Pillastrini viene additato come il timoniere della squadra-rivelazione di questo campionato, una squadra che in toto è costata è bene ricordarlo nemmeno un milione di euro e che dà del filo da torcere a svariate e ben più blasonate formazioni. In questo contesto la Virtus ne è stata una delle vittime, la prima, ed ha ben pensato di rischiare per almeno metà partita di essere la prima a concedere il bis. Cè voluta una strigliata di Repesa per far ritrovare ai padroni di casa la giusta concentrazione per imporsi come ci si sarebbe aspettato dopo averla vista affrontare con aggressività il Cibona non più di tre giorni fa. E, se si deve parlare della Virtus, cè da dire che si è visto un Luca Garri in salita ed un Askrabic sufficientemente solido, insieme ad un Righetti capace di fornire il giusto contributo nel tempo che gli è concesso in campo. David Hawkins continua ad andare a tratti, Mire Chatman è capace di azioni mirabolanti ma soffre spesso il pressing avversario. E sotto i tabelloni cè sempre carenza di peso: Mavrokefalidis è ben più che acerbo ed in piena involuzione, mentre Askrabic non è un vero centro ma un numero quattro. Ed è per questo che la Virtus è sul mercato in cerca sia di un centro che di un esterno. Brunamonti è stato negli States alla ricerca di un comunitario che gioca in NBA; pare che lo abbia anche trovato ma non gli è stato concesso il prestito altrimenti la franchigia ne avrebbe perso i diritti per lanno prossimo. Allora ci si è rivolti verso il mercato europeo, ed il presidente Toti ha confermato che ci sono due/tre nomi di lunghi e due nomi di esterni da valutare. Di loro si sa solamente che sono attualmente sotto contratto con altre squadre e che sarebbe necessario svincolarli. Fra i nomi ipotizzati ci sono Sofoklis Shortzianitis fuori squadra allOlimpiacos e Teemu Rannikko play/guardia dellOlimpia Lubiana in difficoltà economiche. In settimana si pensa che se ne saprà di più.
Ma andiamo alla cronaca.
Virtus in campo con il solito quintetto degli ultimi tempi: Chatman, Hawkins, Bodiroga,Tonolli ed Askrabic. La Pillastrini-band è invece composta da Childress, Maresca, Nikagbatse, Slay ed Amoroso.
Non ci sono sostanziali scossoni, nel primo quarto. Si vede una Montegranaro capace di ribaltare palla con estrema facilità ed un Childress che porta letteralmente a scuola Chatman. Roma è alquanto morbida in difesa, mentre Pillastrini ruota quanto più possibile i suoi in modo da mantenere alta la pressione difensiva. Il primo quarto si chiude sul 20 pari, ma è solo il preludio ad un secondo quarto in cui la Premiata tiene la Virtus a soli otto punti sfruttando al massimo le palle perse dei romani (13) e raccogliendo sette rimbalzi offensivi con una valutazione complessiva di 46 a 28 per gli ospiti. Childress e Slay dominano lattacco (10 punti a testa) non ostante un 1/6 da tre del play/guardia ospite. Come al solito i romani fanno fatica sotto i tabelloni. E poco importa che il gioco ospite sia basato fondamentale sulle linee esterne, perché comunque i secondi tiri nascono dai rimbalzi offensivi, dove i tagliafuori romani fanno acqua. E quindi Montegranaro che allunga, otto punti, poi ridotti a sei allo scadere del secondo quarto.
Pausa e Repesa che evidentemente ci parla su, forse sconcertato dalla differenza di intensità fra la Virtus di stasera e quella vista giovedì contro il Cibona.
Ci vuole una ulteriore scossa per fare in modo che i capitolini si smuovano, ed ritrovarsi a -9 praticamente in apertura del terzo quarto (28-37). Chatman va di tripla, Nikagbatse si esibisce in una zingarata premiata da due punti, risponde Righetti (positiva la sua partita), poi il professore Childress imbuca da fuori allo scadere dei 24 (33-42). Bodiroga si fa sentire, così come Righetti, a cui risponde il solito Childress. Altri due ddi Righetti, poi un 1 su 2 ai liberi dei Giachetti, e quindi un fallo di Slay su Garri in tiro dallangolo destro. Tre liberi che fissano il punteggio sul 45 pari a sei secondi dalla fine del terzo quarto: dallaltra parte Thomas si alza per il tiro allo scadere ma viene stoppato da Righetti.
Tutto da giocare lultimo quarto, quindi. Ed è Righetti che lo apre, subendo uno sfondamento da Steffel. Poi un gioco a due fra Askrabic e Garri con palla schiacciata a terra del primo e lastigiano che raccoglie sul taglio per depositare a canestro. Risponde Steffel, poi due triple di Chatman (alla fine 3/5 dallarco per il play della Virtus) e ancora Righetti dopo lintermezzo di Amoroso, portano i padroni di casa prepotentemente avanti (58-50). Slay accorcia, poi Askrabic ed Hawkins portano il punteggio di Roma sul +10. Da qui in avanti la Virtus non perde più la testa; concede qualche punto (saranno 18 nellultimo quarto) ma ne realizza un tot di più, quantificabili in 29 negli ultimi dieci minuti. Il punteggio non si discosta molto dalla doppia cifra, sebbene Montegranaro cerchi di recuperare il vantaggio canestri (+8 allandata) e per converso Roma controlli per quanto possibile. Uno scarico di Childress con passaggio schiacciato dietro la schiena verso Maresca per la tripla di questultimo strappa un oh! di ammirazione fra i giornalisti, mentre i soliti passi ad incrocio di Bodiroga (oggi impiegato per 26 minuti e spicci) sono sempre sottolineati da uno stupore che rasenta la perplessità.
Montegranaro ci prova, ma due liberi di Bodiroga e lultimo canestro di Chatman fissano il punteggio sul 74-63: un +11 che ribalta la differenza canestri così come voleva Repesa.
Top Play: Ce ne sarebbero tante: palloni schiacciati a Askrabic a Garri sul taglio di questultimo (ben due); uno dei tanti passi ad incrocio di Bodiroga, la palla schiacciata dietro la schiena da Childress per Maresca. Scegliamo invece la zingarata di Nikagbatse nel cuore di una distratta difesa romana, quando si è ritrovato sballottato a partire dal secondo passo e, soprattutto, mentre era per aria. Buon controllo del corpo e due punti di agilità. Bravo.
I commenti dalla sala stampa.
Pillastrini è abbastanza tranquillo, sebbene evidenzi alcune difficoltà della sua squadra.
E stata una partita dominata dalle difese come spesso succede: le difese hanno la prevalenza sugli attacchi e la differenza la fanno i tiri costruiti meglio. Noi abbiamo tirato male alcuni liberi, altre volte abbiamo perso palla oppure fatto qualche fallo in attacco: in quel caso Roma è riuscita ad uscire meglio, con alcuni episodi come ad esempio alla fine del terzo quarto. Quando loro ci hanno riagganciato e superato, non siamo stati capaci di restare tranquilli, ed i nostri problemi nel terzo quarto in attacco sono stati decisivi. Per mantenere più aggressività abbiamo avuto molte rotazioni: nel primo quarto ne ho messi dentro nove e nel primo tempi dieci, cosa che non faccio mai. Ma noi non tiriamo i liberi con il 45%; piuttosto incominciamo a trovare difese più accorte e ne risente la percentuale da tre punti.
Se rifarei la zona? Si, certo. Magari prima, nellarco della partita, , per vedere come reagiva lavversario. Del resto la uomo stava funzionando bene, quindi
A Bologna andiamo tranquilli, decisi, senza presunzione alcuna ma con lidea di giocare al meglio: secondo me abbiamo dei margini di miglioramento.
Coach Repesa evidenzia subito i problemi riscontrati in avvio di partita.
Avete visto la partita: primo tempo veramente male, tutti deconcentrati, 13 palle perse, sette rimbalzi sotto il nostro canestro; nel secondo tempo le cose sono andate meglio: difesa, aggressività, attacco alla zona. Posso dire che il secondo tempo è come dobbiamo giocare, come dobbiamo iniziare al giocare, perché a partire da questo momento troviamo tutte squadre preparate. Con questo non voglio dire che non eravamo aggressivi, ma non eravamo concentrati; e questo non è bene
Certo abbiamo speso molto giovedì, ma sappiamo dal primo giorno che dobbiamo giocare un campionato ed una Eurolega molto dura; dobbiamo essere pronti ogni tre giorni , e se voi mi dite che è una reazione normale visto quanto abbiamo speso in energie nervose giovedi scorso, io dico che non è normale per una grande squadra. Per essere una grande squadra bisogna essere concentrati sempre, dentro e fuori del campo
La Premiata? Nel 1° tempo perfetti. Ma non perché hanno rubato palla e preso rimbalzi offensivi, ma perché hanno gestito il ritmo. Sapevano esattamente cosa fare: hanno un leader come Childress, un giocatore come Slay Dei giocatori giovani, ed hanno pagato un poco la fatica
12 e 10 di Garri? Ha finito bene ma ha iniziato molto male. Se ricordate bene nel primo tempo ha passato la palla a me: significa che non era concentrato. Nel secondo tempo molto meglio. Io posso dire che ha finito bene e lui deve finire concentrato. Treviso? Una squadra forte, molto lunga. Non vogliamo regalare la partita come laltra volta in casa, però