Quando lo sbarco della Premiata nel pianeta della Serie A si è materializzato, lo scorso 11 Ottobre, al PalaSavelli di Porto San Giorgio contro la Lottomatica Roma, nessuno poteva pensare che esattamente 4 mesi dopo questa giovane squadra italiana avrebbe occupato la ottava posizione in classifica con 18 punti in carniere e in coabitazione con Scafati e Capo dOrlando. Carnefice di ben 9 squadre – Roma, Milano, Scafati, Cantu, Varese, Avellino, Capo dOrlando e Biella tutte cadute nella loro roccaforte, il PalaSavelli, con lunica eccezione della Fortitudo Bologna battuta in trasferta sul caldo parquet della Land Rover Arena. Battuta invece da Udine, Treviso, Napoli, Reggio Emilia, Vidivici, Siena e Teramo tutte sconfitte, queste, registrate fuori casa, unica eccezione la TDShop Livorno che è riuscita a violare il parquet sutorino.
Un girone di andata che ha calamitato molte attenzioni da parte del basket nazionale che conta. Servizi su famosi periodici del settore (Superbasket), complimenti da parte di tante società e personaggi come Valter Veltroni, presidente onorario delle Legabasket, e autore di una mail di compiacimento nei confronti della formazione/società marchigiana. Girone di andata che si è concluso meglio del previsto e assolutamente oltre ogni aspettativa dal momento che nel piccolo centro calzaturiero, arroccato nellinterno marchigiano, è arrivata la convocazione per la partecipazione alle final eight di Coppa Italia. Festa per questa notizia e crocetta sul calendario per ricordarsi di questa impresa conquistata già nel primissimo anno di serie A.
Una squadra italiana la Premiata Montegranaro, una delle poche se non lunica, a seguire la filosofia tanto cara allartefice dei miracoli giallo-blu (due promozioni in ben tre anni sotto la sua mano) Stefano Pillastrini il quale riserva, da sempre, un ampissimo minutaggio in campo ai giovani atleti dal passaporto a striscie verde-bianco-rosso che sceglie con la minuzia del certosino, che alleva e istruisce fino a buttarli nella mischia, addirittura della serie A. Una strategia questa che ha pagato, sempre, e di cui ci si fida, a Montegranaro, anche in questo inizio del girone di ritorno in cui i Pilla-boy stanno, nonostante tutto, palesando dei problemi che rispondono al nome di panchina corta e infortuni fisici.
Forse, anzi, sicuramente andrebbero fatti degli acquisti, almeno due. Un lungo per dare respiro ad Amoroso, in questo periodo debilitato da una tallonite, e che ha in David Steffel il suo primo cambio con evidenti disagi al gioco di squadra dovuti allinesperienza della giovane ala ceca, e un play che faccia anche da guardia dal momento che Thomas non si sta rivelando il letale cecchino che doveva essere e che il capitano Maresca (sono luno il cambio dellaltro) staziona in un periodo un po anonimo e deludente.
Tutto questo in una cornice in cui tutti gli altri roster della serie A hanno tagliato, comprato, rivisto e rinforzato a mano a mano che il campionato proseguiva. La certezza che sembra trapelare dallambiente sutorino è che questa cosa non accadrà molto facilmente. Non sono problemi economici a frenare la società marchigiana, piuttosto lidea di non stravolgere il gruppo e di avere fiducia nelle indubbie capacità gestionali di Pillastrini il quale ha faticato tanto per fare della coesione dei suoi ragazzi il loro cavallo di battaglia e che teme linnesto di un nuovo giocatore a discapito di questo traguardo raggiunto.
La salvezza e la possibilità di bissare un altro anno in serie A è lobiettivo primario e che dovranno difendere. Al resto non pensa nessuno e nonostante Gioved’ 8 Febbraio il nome di Montegranaro sarà annoverato tra i migliori otto dItalia, la salvezza è lunica cosa da difendere con le unghie e con i denti.
Chiara Marzan.