La Benetton Treviso conquista la sua ottava Coppa Italia, sconfiggendo per 67-65 la Virtus Bologna. Una partita emozionante, ma che non ha certo fatto vedere un bel gioco. Treviso ha mostrato di avere quel pizzico di esperienza in più che le ha consentito di gestire meglio (diciamo pure meno peggio) il finale in volata, nel quale la Virtus ha sparacchiato dalla lunga distanza, senza fortuna (5/23). Ma la chiave della gara sono stati i rimbalzi: il 42-26 è quanto mai eloquente. Nelson (solida gara da 14 punti e 13 rimbalzi) è stato eletto MVP di un match che comuque non sarà ricordato per le prodezze dei singoli. La Benetton si è mostrata squadra: squadra brutta finchè si vuole, ma rognosa per tutti e alla fine vincente.
Lavvio di partita è scandito dallequilibrio e dalle buone difese. Treviso ha buone cose da Lyday, mentre lattacco bolognese vive sullispirazione di un Best in palla. La seconda tripla di Lyday e una schiacciata di Goree chiudono un parziale di 8-0 per la Benetton, che ha un leggero allungo (19-13). È di Vukecevic lultimo canestro del quarto, che si chiude 19-15.
Lattacco trevigiano si blocca, soffrendo oltre misura la difesa alta bolognese. La Virtus nel frangente ha un Giovannoni scatenato: firma 7 punti nel parziale di 9-0 che fa volare Bologna a +5 (24-19). Nelson in penetraione rompe finalmente il digiuno trevigiano. La Benetton supera il momento di difficoltà e con la bomba di Mordente si riporta avanti (27-26). Nei minuti finali lattacco trevigiano, che non ha da Zisis la solita lucidità, torna in affanno e la Virtus, con un parziale di 9-0, vola a +7 (38-31). Un gioco da 3 punti del play greco rimette in carreggiata Treviso, che va al riposo sotto di 4 (40-36).
Il terzo quarto si apre sotto il segno della leadership di Best, che firma due canestri in penetrazione (arrivando a 13 punti) e serve un assist per la schiacciata di Lang. Tuttavia la partita continua a non avere un padrone, perchè Treviso si mantiene caparbiamente a contatto, grazie soprattutto ai rimbalzi in attacco. Bologna riallunga con un gioco da 3 punti di Ilievski (49-42), ma la Benetton risponde subito con un parzialino di 6-0. Il canestro di Nelson allo scadere del quarto riporta i suoi a -2 (54-52).
Brutto, francamente, lultimo quarto. Ma non per questo poco emozionante. La difesa della Benetton sale dintensità e lattacco della Virtus (non solo per i meriti degli avversari) si blocca. Nel primi 5 il parziale è di 6-2 per i Casuals, che si portano in vantaggio con un canestro di Gigli (58-56). Entrambe le squadre hanno poche idee: la Virtus si accontenta troppo del tiro da 3 e non ci prende mai, la Benetton smette di far circolare la palla, affidandosi senza fortuna al pick&roll. Bologna rimette comunque la testa avanti con la tripla di Giovannoni (buona partita, 12 punti). Sarà, questo, lultimo canestro dal campo della gara. Mancano 2 e la Virtus conduce per 61-58. La Benetton si riporta in avanti dalla lunetta: 2/2 di Goree, 1/2 di Nelson ed ancora 1/2 di Goree. Sul 62-61 e con 28 da giocare, Michelori diventa il protagonista in negativo della gara. Fa 0/2 ai liberi, riconquiata la palla, subisce fallo e cicca ancora dalla lunetta. Zisis è invece freddo e non sbaglia, così come Best (gli unici suoi punti dopo le due penetrazioni allinizio della ripresa) e Lyday (15 punti, buona la sua Final Eight). Sul 66-63, Best prova la bomba del pareggio che non entra. A 7 dalla sirena l1/2 di Nelson regala ai suoi il +4 e la coppa. 67-65 in finale.
Onore alla Virtus, avanti per lunghi tratti, pur se mai capace di dare lallungo decisivo. Inevitabile pensare che la minor esperienza abbia avuto il suo peso. È ovvio che lo 0/4 di Michelori ha inciso parecchio sul risultato finale, ma va detto che lultimo quarto (appena 11 punti a referto) è stato infelice anche a livello di scelte: gli uomini di Markowski hanno smesso di penetrare, intestardendosi nel tiro da 3 che non voleva saperne di entrare, acuendo oltretutto lo strapotere a rimbalzo dei lunghi trevigiani. Ilievski (14), Best e Giovannoni hanno fatto il loro. Male invece i lunghi: solo 6 punti complessivi per Davison, Lang, Michelori e Crosariol, la cui colpa maggiore sta però ovviamente nel mancato presidio dei tabelloni. Totalmente fuori partita Blizzard (0/5 in 30), mentre Vukcevic ha avuto il suo impatto (9 punti) ma ha clamorosamente ciccato dallarco (1/9).
Ancora un successo per la Benetton, che così non ha vanificato limpresa della sera prima contro Siena. Una vittoria da Benetton. Da Benetton di questi tempi, intendo. O, forse, da Benetton di questa stagione, chissà… Magari tanti aspetti del gioco miglioreranno a breve, ma ho il sospetto che questa non sarà mai una squadra che impressionerà per spettacolarità. Tuttavia queste Final Eight hanno mostrato che difesa, carattere, forza di non mollare (e ben venga anche un pò di fortuna) valgono più di talento e gioco champagne. Treviso conferma di avere un gruppo solido, fatto di gente con attributi. È significativo il fatto che forse il solo Lyday (15 punti sta sera), pur con tutte le sue sbavature, ha fatto il suo in tutte e 3 le gare. Una tre giorni incolore per Lorbek e Shumpert. Mordente e Soragna, dopo i fuochi della gara con Siena, hanno giocato una partita silenziosa. Zisis (12) ha confermato di essere un giocatore di alto livello, ma non si può certo dire che in queste Final Eight abbia incatanto. Idem per Goree (14, ma 4/12), che, dopo aver ciccato la semifinale, questa sera ha timbrato il cartellino, ma senza andare sopra le righe. Evidentemente, la forza del gruppo sta proprio nel saper prescindere dalla vena dei singoli. E non si può allora non riconoscere un grosso merito al coach, che qualcuno a Treviso continua a criticare.