Fuori dalla Coppa Italia, fuori dallEurolega: non si può certo dire che la prima parte della stagione sia stata brillante per la Fortitudo.
I risultati sono frutto di una politica tecnica e societaria che ha fatto storcere il naso a più di un tifoso.
Dopo che il patron Seragnoli, colui che ha portato la Effe scudata a livelli mai raggiunti nella sua lunga storia, ha lasciato la tolda di comando a Michele Martinelli (qualcuno dice momentaneamente), non è trascorso giorno senza polemiche, interrogativi, nomi di giocatori in entrata ed uscita che rimbalzano più del pallone sul parquet.
Squadra inizialmente affidata a Fabrizio Frates che non è mai riuscito a tenerla in pugno, tanto da venire esonerato dopo uninquietante serie di insuccessi.
Lascia perplessi la motivazione che ha portato allallontanamento dellarchitetto milanese: pare infatti che la goccia che ha fatto traboccare il vaso fosse rappresentata da un gergo un po colorito (leggasi bestemmie), che strideva con le radici profondamente cattoliche della società Fortitudo.
Detto tra noi, questa spiegazione ha laspetto di una scusa bella e buona.
Compagine quindi passata nelle mani di Ergin Ataman e, onestamente, qualche segnale di risveglio cè stato, tanto da far sorgere un dubbio: vuoi vedere che i giocatori remavano contro Frates?
Limitandoci alla parte tecnica, e lasciando tali elucubrazioni a chi abbia voglia di arrovellarsi il cervello, difficile riuscire a dare una continuità ad una squadra che in pochi mesi ha cambiato un numero di giocatori tale da far impallidire lInter di Moratti.
Fuori Hamann (e molti non lhanno presa bene, visto che il tedesco era entrato assai velocemente nel cuore della tifoseria), Shumpert, Janicenoks, Bruttini e Ress, dentro Digbeu, Moiso ed un ragazzino del 1961, tale Dan Gay che, grazie al passaporto italiano utile per raggiungere il minimo di giocatori nostrani a referto, ha dovuto indossare nuovamente canotta e calzoncini.
E le porte girevoli ancora non si sono fermate, visto che la Climamio è in attesa dellarrivo di un playmaker che possa dare un po di respiro ad un Tyus Edney che in più di unoccasione è arrivato a fine partita in debito dossigeno.
Passando ad una valutazione globale, la Effe è passata da vittorie esaltanti a Istanbul, Treviso ed in casa contro il Tau Vitoria a sconfitte clamorose per quanto riguarda lo svolgimento dellincontro contro Montegranaro, Colonia, Prokom, Capo DOrlando e la lista sarebbe ancor più lunga.
Partite dove i bolognesi sono crollati subendo parziali tremendi e non riuscendo a risollevarsi ed a recuperare, cosa questa preoccupante più dal punto di vista della tenuta mentale che del gioco.
Inoltre il secondo posto dei cugini della Virtus non tranquillizza sicuramente dal punto di vista campanilistico, anche se la sconfitta in Coppa Italia ha ridato il sorriso ai tifosi biancoblu..
Limitandoci alla parte tecnica, sicuramente positiva la stagione del neoarrivato JAMES THOMAS (10,9 punti e 10,5 rimbalzi), ottimo rimbalzista anche a livello di Eurolega. Nonostante arrivi a malapena a 205 centimetri si è dimostrato un combattente del canestro, giocando anche con una costola rotta pur di fornire il proprio apporto alla causa della Effe.
Più che positiva la stagione di STEFANO MANCINELLI (8,9 punti e 1,7 assist). Le cifre non spiegano assolutamente limpatto dellabruzzese in Campionato ed Eurolega, manifestazioni durante le quali il numero sei si è caricato più volte la squadra sulle spalle grazie al suo atletismo e la voglia di fare: dieci palle recuperate in un match di Eurolega sono lì a dimostrarlo.
Poche partite giocate (sei) ma 6 punti, 6 rimbalzi e più di 2 stoppate a partita fanno sì che lintimidazione sia il suo forte: JEROME MOISO, scaricato forse troppo in fretta da Roma, è unaltra delle poche note positive della difficile stagione fortitudina. A volte schierato al fianco di Thomas, dimostra di saper coabitare molto bene.
Discreto anche limpatto di ALAIN DIGBEU, altro elemento arrivato a stagione inoltrata. Difensivamente notevole, in attacco non ha ancora lasciato il segno (4,7 punti di media in quasi 17 minuti di gioco, 7 partite disputate) ma complessivamente si può definire positiva la sua prima parte di stagione.
A corrente alternata MARCO BELINELLI, nonostante i quasi 17 punti di media. Inizio stentato, forse disturbato dalle voci estive che lo davano un giorno alla Fortitudo, un giorno a Roma dove avrebbe raggiunto il suo mentore Jasmin Repesa; proseguimento della stagione in crescendo, anche se rimane la sensazione che spesso e volentieri la squadra non lo metta in condizione di colpire come vorrebbe.
Inizio difficile anche per DAVID BLUTHENTHAL, scippato da Martinelli allomologo virtussino Sabatini.
Di positivo cè che il numero tredici ha confermato quanto si sapeva di lui in attacco (47% da tre punti) ma ha evidenziato anche unabnegazione difensiva che onestamente nessuno si aspettava. Merito di Ataman che ha evidentemente toccato le corde giuste, convincendolo che la pallacanestro non è solo una sfida allOk Corral con il bombardiere di turno ma che entrano in ballo anche altre componenti. Ah, altra cosa: durante una partita ha persino aizzato il pubblico chiedendo un tifo ancora più caloroso, qualcosa è davvero cambiato in lui?
Or incomincian le dolenti note a farmisi sentire diceva il Poeta: VASCO EVTIMOV, DANIELE CAVALIERO e ROBERT FULTZ per vari motivi non stanno rendendo come sperato.
Il franco-bulgaro è il solito arruffone, capace nel giro di dieci secondi di sbagliare un tiro ad un centimetro da canestro e poi servire un assist al bacio. Le cifre non sarebbero neanche da buttare (4,1 punti e 5 rimbalzi in 11 minuti, la proiezione sui 40 minuti sarebbe di 15 punti e 18 rimbalzi..), quello che manca è la sicurezza che Vasco non riesce ad infondere a compagni e tifosi ed i mugugni di questi ultimi ogni volta che entra in campo lo dimostrano. Il fatto di essere stato degradato, lasciando la fascia di capitano a Dan Gay, è un sintomo non positivo.
In queste ore parecchie voci lo danno in partenza per Udine, restiamo in attesa di novità.
Cavaliero era arrivato speranzoso e convinto di poter disputare una buona stagione: al momento le cifre non lo premiano (3,3 punti e 1,9 di valutazione) anche se a parziale scusante bisogna dire che il play ex Roseto e Milano è un tipo di giocatore che ha bisogno di stare in campo a lungo, mentre fino ad ora il suo impiego è stato a singhiozzo.
In definitiva, un altro argomento di cui parlare a proposito di campagna acquisti.
Infine Fultz: enigmatico, ha sprazzi di talento e fa girare la squadra ma evidentemente Ataman non lo vede o non si fida, visto che gli concede appena tre minuti a partita.
La verità probabilmente è a metà strada, spesso si è sentito parlare di lui come pedina di scambio (ultima voce: Sofia), ma personalmente lo terrei se non altro per allungare una coperta che poi risulterebbe tremendamente corta.
Edney ha bisogno di rifiatare, per il momento la panca offre Fultz e con lui bisogna andare avanti.
Non giudicabile DAN GAY, anche se una manciata di punti li segna e qualche rimbalzo ancora lo prende ma per i motivi già descritti in precedenza si tratta più che altro di una mossa da classificare alla voce regolamento.
Resta comunque da dire che Dan è ancora utile in allenamento, dove può dare preziosi consigli a Thomas e Moiso.
In conclusione che dire?
Scontato da domenica si volta pagina ma anche vero: la Effe ha davvero bisogno di trovare continuità di risultati e tranquillità soprattutto fuori dallo spogliatoio.
Visto il livello non eccelso di questo campionato, con un piccolo sforzo si può davvero svoltare la stagione.
Nella foto: James Thomas, sicuramente la nota più lieta della stagione biancoblu