Una delle Benetton meno intense della stagione perde malamente a Malga per 61-75. Una serataccia che potrebbe costare molto cara, nellottica della differenza canestri. La classica partita in cui la squadra più vogliosa e reattiva parte bene, prende fiducia e vive di inerzia fino alla fine. La Benetton infatti dopo il difficile avvio non è mai stata in grado di cambiare marcia, vivendo solo di sporadiche (rare) fiammate. Solo un grande Goree (24 punti e 4/6 da 3 e 35 di valutazione) ed in parte Mordente (11) si sono salvati in questo naufragio
Primo quarto da incubo per i Casuals. Alla bomba di Jimenez Treviso risponde con una sospensione di Goree. Da qui un parzialone di 14-0 per Malaga. Jimenez firma altri 5 punti e i compagni, sfruttando lo spazio creato dalle ricezioni di Santiago, lo imitano. La Benetton viceversa soffre la fisicità degli avversari e lintimidazione di Santiago; e così non ci prende mai (dei primi 10 tentativi è andato a segno solo il primo). La differenza di intensità è evidente: raramente in questa stagione si è vista una difesa più fiacca da parte di Treviso. Blatt prova in tutti i modi a mischiare la carte con continui cambi, ma senza apprezzabili risultati. Un gioco da 3 punti di Welsch fa volare lUnicaja al +19 (27-8). Malaga, con un 9/11 dal campo, è avanti 27-10 al 10.
Nel secondo quarto la Benetton sembra essere più intensa in difesa. Tuttavia non riesce a prendere alcuna inerzia perché in attacco continua a tirare malissimo; di fatto non affonda solo grazie ai tanti rimbalzi dattacco (9 allintervallo). Malaga sporca un po’ le percentuali, ma riesce a mantenere gli avversari a distanza di sicurezza. Il canestro su rimbalzo di De Miguel, ridà ai suoi il +19 (37-18). Treviso si riavvicina relativamente solo nel finale, con la prima tripla di squadra (al dodicesimo tentativo…) firmata da Gigli a 15 dalla sirena di metà partita. 39-26 allintervallo. La Benetton tira con il 32% dal campo.
Lavvio di ripresa somiglia molto a quello della partita. Treviso, attesa alla reazione, parte malissimo: non segna nei primi 4. Dallaltra parte del campo invece l’Unicaja trova ancora punti da parte di tutti i suoi uomini. Un lay up di Cabezas in contropiede decreta il massimo vantaggio della partita: 53-28. Finalmente la palla inizia ad entrare anche nel canestro degli spagnoli: Goree, lunico in palla dei suoi, anche nello sciagurato primo tempo, indovina 3 triple. Anche Mordente produce punti e la Benetton, pur sempre in evidente difficoltà, rientra a -14 (57-43). Un gioco da 3 punti di Santiago (ottima prova su entrambe le metà campo), chiude il quarto, restituendo, dopo un parziale di 7-0 per Treviso, linerzia ai suoi.
Lultimo quarto si mantiene intenso solo in considerazione della differenza canestri. Si capisce infatti fin dalle prime azioni che la Benetton non è lontanamente in grado di ripetere limpresa della gara con Siena. Malaga mantiene un vantaggio di 15-18 punti senza patemi. Un 6-0 di parziale riavvicina gli ospiti a -11 (70-59), con circa 3 da giocare. Pepe Sanchez firma però 5 punti consecutivi (con una tripla da alzatore di volley allo scadere dei 24), affossando perfino le speranze treviginae di accumulare un passivo leggero. 75-61 il finale.
Ottima partita degli uomini di Scariolo. La difesa ha funzionato benissimo: grande pressione da parte dei piccoli, sicuri di avere le spalle coperte dalle chiusure dei lunghi, che hanno in effetti lavorato bene. Santiago in particolare ha costretto a cambiare le parabole di uninfinità di tiri: il modestissimo 17/46 da 2 della Benetton è anche merito suo; va bene… sorvoliamo sui demeriti dei Casuals. In attacco l’Unicaja ha tirato bene (benissimo da 3, 9/17), anche nei frangenti in cui la difesa trevigiana la costringeva a forzare. Nei parzialoni mortificanti ad inizio di primo e terzo quarto, gli spagnoli hanno trovato in Jimenez uno scorer implacabile: 14 punti senza errori dal campo e dalla lunetta. Buoni bottini anche per Berni Rodriguez (12) e Santiago (13, 7 rimbalzi e ben 4 assist).
È ormai tradizione che Treviso perda la prima partita di Top-Sixteen dopo una vittoria in Coppa Italia. Una notte da incubo in attacco (32% dal campo!) per la Benetton; e, del resto, la Final Eight da questo punto di vista non aveva raccontato cose molto diverse…. L1/12 del primo tempo nelle triple non sorprende ormai più nessuno; un po’ più insolito (ma neanche tanto) lo spadellamento da 2. Ma quel che ha lasciato di più perplessi è ovviamente la scarsa intensità difensiva evidenziata in alcune fasi della partita: di questi tempi la Benetton può al limite sopperire allappannamento di qualche giocatore (Zisis anche sta sera è stato inguardabile: -6 di valutazione), ma non può in alcun modo prescindere dalla propria, solida difesa. Cosa che quest’oggi le è costato un pesante passivo che non sarà facile da ribaltare. Diciamo che peggio di così non si poteva partire; anche perché le aspettative dopo la vittoria della coccarda erano ben altre.