[b]Quintetti:[/b]
Armani Jeans: Garris, Calabria, Gallinari, Schultze, Watson.
Whirlpool: Keys, Carter, Holland, Galanda, Howell.
Linsolito orario di cena per la partita casalinga attira una discreta cornice di pubblico per un derby che dalla sponda milanese si preannuncia in salita, stanti le assenze di Blair e Bulleri.
Linizio di match vede Gallinari molto coinvolto in attacco con tre isolamenti, non coronati da succeso e Varese ne approfitta piazzando un parziale di 6-0, prontamente ricucito da Schultze con la tripla.
Varese fatica a trovar soluzioni, se non dal pick and roll sapiente di [b]Keys[/b] e Howell che combinano per quattro punti in appoggio, con la connivenza della porosa difesa avversaria.
Milano vuole gestire il ritmo vista la panchina corta e a 2.45 dal termine entra Green (febbricitante) con il compito di anti-Holland e Gallinari si sposta da “quattro” dove giocherà per lunghi tratti.
Lultimo minuto è da ricordare solamente per la totale assenza di un lungo di ruolo e i dieci esterni (o presunti tali) sul parquet.
[b]Djordjevic[/b] prova a mischiare le carte e utilizza diversi tipi di difesa, alternando uomo, zona 2-3, 3-2 ed inserendo poi anche una partenza a zona, che si accoppia a uomo sul secondo passaggio.
La partita non decolla, Varese s innervosice per qualche fallo dubbio fischiatogli dagli arbitri e non riesce a capitalizzare su una buona serie di tiri piazzati.
Milano va sotto nello scontro tra gregari con Gigena e Bennermann che non incidono e Varese con Carter e Depol riesce a mettere il naso avanti. Qualche ulteriore isolamento e viaggio in lunetta di Gallinari (4 falli subiti a metà) permettono alla truppa di Djordjevic di concludere in parità la prima frazione.
Alluscita dagli spogliatoi Varese trova, pur senza strafare, buone soluzioni offensive con Holland e Keys. Gallinari dalla lunetta è lunica fonte di punti dei meneghini e allora Djordjevic schiera il doppio playmaker per provare a dare un po più di fluidità alla manovra.
Doppio play o meno, è sempre [b]Gallinari[/b] il faro dellattacco e costringe Galanda al suo quarto fallo, togliendolo, di fatto, dal match e creando un piccolo ma prezioso gap per i suoi.
Gli ospiti si intimoriscono davanti a tre azioni di pressione a tutto campo dei milanesi e trovano da quel momento un solo canestro fortunoso con Fernandez, mentre dallaltra parte entra sul proscenio anche Garris (abulico fino a quel punto) con due triple pesantissime, incrementate dalla rubata con schiacciata di Calabria proprio sulla sirena del terzo quarto per il +7.
In apertura di ultima frazione il fallo di sfondamento di Carter manda su tutte le furie Magnano che si fa dare un tecnico (il primo della sua gestione varesina), rigirando linerzia a favore di Milano che trova il massimo vantaggio a +11 con la tripla di Gallinari.
La giocata del match è una schiacciata nel traffico di Holland in zingarata che costringe al timeout Djordjevic sul +10. La sospensione è salutare per i padroni di casa che trovano due ottime azioni difensive e la tripla di Gigena per il +14.
Sembra finita ma Holland con quattro punti in dieci secondi riapre i giochi.
E solo un fuoco di paglia perché con una girandola di tiri liberi, grazie al fallo sistematico degli ospiti, Milano scappa a +14 e con qualche piccolo patema porta a casa una partita cruciale.
[b]Play of the game:[/b] Holland ben limitato oggi è riuscito a dare il solito lampo di classe. Palla ricevuta in punta, un paio di crossover e partenza a destra. Saltato il primo difensore regge il contatto e praticamente su una gamba sola si eleva per la schiacciata a difesa schierata che scuscita gli: “ooohh” di tutto il pubblico.
[b]Stats:[/b]
– 32-43 ai liberi per Milano di cui ben 20 nel quarto periodo contro il 9-18 di Varese.
– con 1-6 Calabria porta a casa 20 di valutazione, frutto di 7 rimbalzi, 7 falli subiti e 5 recuperi.
– 13-14 ai liberi, 9 falli subiti e tutti i palloni importanti nelle sue mani. E’ Danilo Gallinari.
[b][u]Quotes:[/u][/b]
[b]Magnano:[/b] [i]Non abbiamo mai fatto arrivare la palla in post basso e i due falli subito di Galanda ci hanno penalizzato nel nostro piano partita. Nel primo tempo siamo riusciti ad andare avanti comunque bene, ma nel terzo quarto ci siamo limitati solamente a tirare da fuori e l’unico gioco che potevamo avere spalle a canestro con Delonte contro Green o Calabria, non l’abbiamo sfruttato. Dovevamo, inoltre, cercare di penetrare di più anche vista l’enorme quantità di falli che gli arbitri hanno fischiato.
La partita non è cambiata solo sulla persa di Keys a fine terzo quarto, ma è stata tutto il nostro secondo tempo deficitario, sia per la buona difesa degli avversari, che per la nostra difficoltà a far girare il pallone, la scarsa intensità in difesa e a rimbalzo.[/i]
[b]Djordjevic:[/b]
[i]Grande interpretazione della partita. Siamo entrati in campo con molta concentrazione e abbiamo gestito benissimo il potenziale problema falli, nonostante siamo partiti con tutti e tre i lunghi in campo.
Nel secondo tempo ci siamo sbloccati con un paio di triple di Garris e abbiamo cominciato a giocare convinti, come ha fatto un monumentale Watson che ha sopperito alla mancanza di Blair andando su tutti i palloni.
Stiamo trovando una buona identità di squadra, ma dobbiamo migliorare le piccole cose che ci mancano, come chiamare ed eseguire i nostri giochi da subito.
Non è importante solo Garris nel nostro gioco, in questo momento lui ha tutto il carico della gestione del gioco e per questo provo a spronarlo per attaccare maggiormente il canestro e tirare senza pensare. L’unico suo piccolo problema al momento è il tiro, ma in tutti gli altri aspetti del gioco è di un livello buono per noi e magari con il ritorno di Bulleri potrà permettersi di “forzare” qualcosa in più.
Ci stiamo guardando in giro sul mercato, ma questa vittoria ci permette di pensarci con tranquillità perchè vogliamo qualcuno che rimanga con noi fino alla fine e possa essere utile anche quando Blair tornerà, perchè stiamo provando a creare un gruppo unito.
Su Gallinari mi sarebbe piaciuto che avesse attaccato di più il canestro nel primo quarto, soprattutto quando gioca da ala piccola. Nonostante questo ha giocato una buona partita è attento, meno ingenuo ed in settimana era molto su di giri. Ormai è una certezza nella nostra squadra.[/i]