Limperativo per i Mavericks è stato, sin dallo scorso giugno, togliersi dalla testa quella sciagurata seconda parte di finali Nba, che aveva fatto loro accarezzare lidea dellanello, salvo poi portagliela via come nei peggiori incubi.
La nuova stagione è iniziata male con quattro sconfitte nelle prime quattro partite di stagione e già qualche processo in atto, riguardante una squadra immatura, traumatizzata da Wade e altre congetture.
Da quel momento la truppa di [b]Johnson[/b] ha inanellato diverse serie di vittorie, anche piuttosto lunghe, come 13 (a cavallo tra vecchio e nuovo anno), 12 (subito dopo le quattro sconfitte), 9 (nelle ultime nove giocate) e 8 (in tre settimane a gennaio), per arrivare alla pausa dellall-star game con 44-9 di record e guardare tutti dallalto in basso.
Il record in trasferta è di [b]20-6[/b] e solamente Utah, Phoenix e Cleveland possono vantare un record similein casa però
La truppa di Cuban è quella che esprime il miglior basket su entrambi i lati del campo. Il roster annovera giocatori di assoluto livello tecnico come Nowitzki, Howard e Terry, ma anche fisici ed atletici come Harris, Stackhouse e Diop, il tutto mescolato sotto la sapiente guida di un allenatore di [i]Popovichane[/i] convinzioni come Avery Johnson.
Il carisma di [i]Lil general[/i] è inversamente proporzionale alla virilità della sua voce, ma la sua mano sui Mavs è marchiata a fuoco e visibile ad occhio nudo, grazie ad un inversione di tendenza e di risultati che ha conseguito nel dopo-Nelson. Ah dimenticavo…Johnson è già arrivato ad una finale NBA, se pensiamo che Don (con tutto il suo estro e genio) non ci è arrivato con il trio Nowitzki-Nash-Finley, è preoccupante..
Lattacco storicamente, non è mai stato un problema per i Mavs, ma in questo momento è una oliatissima macchina da canestri che non fruttano, però, solo dallimmenso talento dei singoli, ma sono anche figli di principi tecnici, tempi e spaziature di precisione svizzera.
Molto spesso lidea di Johnson è di mettere sullo stesso lato Nowitzki e Terry, di modo che i raddoppi richiamati dal tedesco possano permettere uno o più ribaltamenti di lato, innescando forsennate rotazioni della difesa e trovando spesso appostati per il jumper con spazio, cecchini del calibro di Howard e Stackhouse.
In assenza del tedesco e con la presenza in campo di [b]Harris[/b] in playmaking, questa fluidità offensiva viene leggermente a mancare, vista la spiccata dote di penetratore del playmaker ex Wisconsin. Proprio Harris è uno dei segreti di pulcinella dei Mavs, perché uscendo dalla panchina per rilevare Terry, dà uniniezione di atletismo e pericolosità aggiunta allattacco e alla difesa. E in grado di spezzare raddoppi, penetrare e segnare nel traffico; attacca in modo forsennato il ferro e dallaltra parte è in grado di blitzare su tutte le linee di passaggio del perimetro e anche farsi valere nel gioco fisico vicino a canestro anche contro avversari più dotati fisicamente. Lunico difetto su cui deve ampiamente lavorare è il tiro da fuori ed in particolare quello da tre punti, dove viaggia ancora con il 22%.
Oltre alla bellezza stilistica e tecnica dellattacco che può rimanere fine a se stessa, conta anche la capacità di mettere a segno giocate pulite ed esecuzioni precise nei momenti che contano. Non si contano le partite decise nellultima frazione dove è puntualmente arrivato il parziale spacca-gambe, non ultimo il 12-0 firmato Stackhouse per sbancare la casa di T-Mac prima dellall-star break.
Se lattacco è ben organizzato e incisivo, come dice il famoso dictat del football [i]E la difesa che vince le partite[/i].
Al contrario della fase offensiva, le retroguardia è sempre stata piuttosto permissiva, priva di concetti difensivi di aiuto e decisamente votata al: [i]torniamo in attacco quanto prima[/i].
Ora la squadra ha un centro di ruolo come Dampier (o Diop) che occupa larea e intimidisce, mentre sul perimetro lidea di Johnson sui giochi a due sul lato è quello di forzare un lato, infatti lesterno coinvolto forza il fondo con il lungo già flottato in attesa di portare laiuto. Sul perimetro la pressione è molto spesso asfissiante grazie alle gambe di Harris e [b]Howard[/b] sui penetratori e le loro stesse mani rapaci sulle linee di passaggio, che risultano sempre intasate.
Josh è uno dei più attivi in difesa dove riesce a mettere unattività e una intensità incredibile sia nelluno contro uno, che a rimbalzo e nel pitturato.
Le sorti delle partite, spesso, vengono decise da lui con le percentuali dal campo e il grado di coinvolgimento emotivo; se poi pensiamo che è stato scelto alla numero 29 ed è già un all-star, possiamo capire quanti progressi abbia fatto e che talento abbia a disposizione.
[i]Last, but not least[/i]: [b]Dirk Nowitzki[/b]. Il tedesco è giunto allottava stagione nella lega e sta diventando un giocatore sempre più dominante ed inarrestabile. Popovich e Sloan (due che se ne intendono) lo hanno definito come il giocatore più immarcabile della lega, vista la sua altezza e il suo fisico, combinate con la sua doppia pericolosità perimetrale ed interna. Skys the limit dice Sloan, mentre Pop enfatizza anche la sua miglioratissima qualità a rimbalzo e ricorda come lanno scorso nella estenuante serie di playoffs con gli Spurs, abbia deciso un paio di partite proprio grazie a rimbalzi offensivi convertiti in punti cruciali.
E il total player dellera moderna, ha giocato il suo sesto all-star game di fila e ha ragionevoli possibilità di dominare la lega ancora per almeno quattro anni. Quanto sarà grande e rimarrà nella storia, sarà deciso da quanti anelli riuscirà a mettersi al dito, ma già attualmente è un freak of nature da tramandare ai posteri.
Per finire.
I numeri non dicono tutto, ma se volete capire perché i Mavs sono in testa alla lega scorrete queste statistiche:
92.5 punti subiti (3° nella lega)
44.8% concesso dal campo (6°)
37.7% da 3 punti (5°)
81.1% ai liberi (1°)
38.1 rimbalzi concessi (3°)
13.4 perse (3°)
24-1 quando segnano più di 100 punti.
In bocca al lupo avversari..