La stagione fin qui disputata dallUpea Capo dOrlando si può senzaltro considerare positiva, viste le 9 vittorie in 19 partite e il miglioramento di ben 10 punti rispetto alla stagione passata dove i successi al giro di boa erano soltanto 4 e la situazione in classifica era ben diversa. I paladini, infatti, nel campionato 2005/2006 erano in penultima posizione e lottavano con Avellino e Reggio Calabria per cercare di distaccarsi dalle zone calde; questanno la situazione è ben diversa, anche se gli obiettivi rimangono gli stessi dopo la mancata qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia che in tanti speravano di conquistare, ma la testa deve rimanere concentrata comunque alla salvezza.
Dopo un avvio esaltante, con 4 vittorie in 5 turni(Avellino, Climamio, Teramo e Livorno), lUpea ha calato un pò il ritmo ma lentusiasmo è rimasto intatto, tanto da riuscire a battere anche Varese, Udine e addirittura la Benetton in trasferta: il clima per andarsi a giocare una competizione così prestigiosa a Casalecchio di Reno era davvero giusto, ma è mancato il guizzo e lultimo passo, quello decisivo, che rappresentava la vittoria a Reggio Emilia. I due punti non sono arrivati e le dirette contendenti, le uniche due squadre che potevano far rimanere fuori lUpea(Varese e Roma) hanno vinto: i sogni si infrangono, ma rimane la consapevolezza di aver fatto una grande parte di stagione al massimo delle proprie possibilità.
Dopo la beffa di Reggio Emilia ricomincia il nuovo ciclo, che rivede subito lincontro salvezza con lAir Avellino in casa, poi le due bolognesi, e poi due incontri abbordabili.
Con gli irpini la gara sembra già segnata: manca Curry per febbre e sulla carta i biancoverdi risultano più deboli dei padroni di casa. La partita però si mette male e stravolge ogni pronostico, e vede invece una squadra molto preparata e molto più precisa proprio perché le responsabilità, con lassenza di un leader come Curry, è stata divisa fra tutti. Spicca infatti lapporto del nuovo arrivato Nikola Radulovic e dellex di turno Marco Rossetti, che con una tripla nel finale realizza la sua miglior prova da quanto veste la maglia avellinese.
Anche qui i due punti non arrivano, i dubbi aumentano e si fa male anche Wells. La situazione sembra peggiorarsi, ma la società guarda con molta attenzione alla trasferta a Bologna, complicata ma non impossibile. La squadra di coach Perdichizzi tenta infatti il blitz in casa delle aquile, che però non si fanno sorprendere nuovamente e si impongono ribaltando anche lo scontro diretto che vedeva vincente lUpea di 12. Young appare un po stanco, ma le note positive arrivano da Francis, che finalmente mette in mostra una prova maiuscola da 18 punti e 9 rimbalzi, e da Wells che ha accorciato i tempi di recupero(si pensa possa essere in campo contro già contro Teramo).
Nonostante tutto Capo dOrlando vanta ancora di 6 punti(8 considerando il confronto con Avellino) di distacco dalla salvezza e di una dodicesima posizione tranquillizzante, ma deve stare attenta a non essere risucchiata anche perché nel prossimo incontro avrà di fronte una squadra molto preparata come la Virtus Bologna di Zare Markovski.
Il punto di forza dellUpea, inutile dirlo, è il capitano Alvin Young, nativo di New York, che attualmente con 20,8 punti di media è il miglior realizzatore di tutta la Lega. Alvin è sceso per la prima volta dalla doppia cifra Domenica scorsa, ed il suo apporto alla squadra è fondamentale: basta pensare che quando lUpea vince lui segna 24,8 punti di media, quando la squadra perde il suo rendimento totale cala a 17,2. Young tira con buone cifre sia da due(51%) che da tre(38%) ed insieme a Freeman rappresenta una delle più temibili coppie di tiratori di tutto il campionato. Reggie, anche lui newyorkese, viaggia a 12,3 punti di media ma il suo apporto non sta tanto nei punti ma nella qualità: la sua tecnica e la sua esperienza sono servite in diversi incontri, uno su tutti quello casalingo con Napoli, dove nonostante qualche acciacco ha chiaramente evidenziato la sua imprevedibilità e le sue giocate di classe.
Jayson Wells, il terzo americano della squadra ma non meno per importanza, realizza 13,6 punti di media a partita, cattura 5,5 rimbalzi ed è secondo nella graduatoria dei tiri totali, con il 59%, secondo solo a Richard Mason Rocca. Jayson rappresenta una delle pedine più importanti per coach Perdichizzi, e si alterna in quintetto con Herve Tourè, ala francese corteggiatissima sul mercato, che è senza dubbio una delle più grandi sorprese del campionato. Herve, oltre ad avere un atletismo invidiabile, ha una buona mano da due(65%) e nonostante il suo minutaggio non sia altissimo, prende 5 rimbalzi a gara, conditi anche da una stoppata(curiosità: Tourè da solo dà più stoppate di tutta lintera Armani Jeans Milano).
Accanto ai quattro già nominati, vanno i due giovani Francis e Mokongo: il primo sta francamente deludendo le aspettative e non si sta rivelando il centro dominante che tutti si aspettavano, forse condannato da uno scarso minutaggio e dal continuo turn over con il compagno Rush; il secondo ha un rendimento altalenante, e alterna buone prestazioni a gare da rivedere. Il tutto è comprensibile: Mike infatti ha soli 20 anni ed è stato infatti giustamente affiancato a metà stagione dal play esperto Leo Busca, che vanta una grande esperienza nel panorama italiano, che sta una mano daiuto a migliorare sia lui che la squadra. Dando un po più di respiro a Mokongo, Busca gioca quasi metà gara e garantisce ordine e sistemazioni al coach. Il resto della squadra non ha grandissimo spazio, ma Rabaglietti, Fevola, Fabi e Pomenti si fanno trovare sempre pronti alle chiamate e sempre utili agli allenamenti: Raba è già tornato nel roster fra i 12, Fevola dà respiro alle guardie e porta una grande difesa, Fabi si alterna nel cambio del play.
La squadra sarà presto al completo con il rientro di Wells e il riassesto di Young e Tourè che in settimana hanno accusato leggeri dolori alla schiena: le speranze di poter tornare ancora più in alto in classifica non devono mancare, sarebbe meglio però guardarsi anche di sotto per evitare di essere risucchiati.
[b]Sergio Librizzi[/b]