La Montepaschi era, fino ad oggi, l’unica tra le squadre di vertice a non aver effettuato cambi nel proprio roster. Sia Treviso (e lasciamo perdere gli stravolgimenti del caso-Lorbek), sia Milano (anche a causa di infortuni), sia Roma (ove è approdato alla fine proprio Lorbek), sia la Vidivici (con l’innesto di Ilievsky), sia Napoli (col doloroso allontanamento di Tierre Brown), per tacere infine della Fortitudo (annata davvero travagliata), tutte le squadre di vertice hanno apportato dei correttivi in corsa al proprio roster. La Montepaschi, a dire il vero, aveva dimostrato di aver poco bisogno di correzioni, prima alla grande in campionato, prima nel proprio girone di Uleb (ma adesso è arrivato il rovinoso rovescio subito col Kazan) la squadra senese mostrava, e mostra, di essere abbondantemente coperta in ogni ruolo. Ed allora perchè è arrivato Rodolfo Rombaldoni? Perchè l’unico ruolo nel quale la Montepaschi aveva problemi di ricambio era quello nevralgico del play. Non essendo il folletto McIntyre un uomo bionico è ovvio che abbisogna di momenti di riposo, durante questi momenti il timone passava, fino ad oggi, nelle mani di Forte. Questa situazione creava un buco nel ruolo di guardia, perdendo Forte molta della sua pericolosità, ed inoltre la mancanza di fosforo nel cambio McIntyre-Forte era evidentissima. Il baby D’Ercole non rappresenta ancora una garanzia, e neppure potrebbe realisticamente rappresentarla data la giovanissima età. Ecco spiegato l’arrivo di Rombaldoni, un play esperto in grado di dare minuti di fiato a McIntyre e minuti di regia sapiente alla squadra.
Rodolfo Rombaldoni nasce a Porto S.Elpidio nel 1976, fin da giovane girovaga per club e rappresentative nazionali, gioca in numerose squadre (Verona, Pistoia, Pozzuoli, Reggio Calabria, Jesi, Bologna sponda Fortitudo). I suoi fiori all’occhiello sono lo scudetto vinto con la Climamio Bologna nel 2005 e la medaglia d’argento alle Olimpiadi nel 2004 conquistata con la maglia azzurra. Rombaldoni si presenta a Siena in punta di piedi e, parole sue, con l’umiltà che gli deriva dalla consapevolezza del proprio ruolo: quello di cambio di lusso del play titolare che resta indiscutibilmente McIntyre. Parallelamente all’arrivo di Rombaldoni, da Scafati, la Montepaschi registra il prestito, in uscita stavolta, del gioiellino Datome. Il giovane sardo potrà trovare in Campania lo spazio e la possibilità di mettersi in luce che gli sono mancati a Siena. Alla fine dell’anno i due prestiti scadranno, il tempo dirà se a Siena si è visto giusto.