Un’Avellino maestosa impedisce ai cugini partenopei di espugnare il PalaDelMauro, e coach Boniciolli festeggia con la 104° vittoria la panchina numero 200 in serie A. Per i padroni di casa è la vittoria del cuore, che arriva grazie ad una difesa pressappoco perfetta all’interno dell’area. Questa è stata infatti la tattica di Boniciolli: coprire l’area e concedere il tiro da 3. Tattica rivelatasi vincente, il derby resta in Irpinia.
Gli irpini scendono in campo con Petrov, Curry, Rossetti, Radulovic e Jamison, Bucchi risponde con Spinelli, Larranaga, Morandais, Sesay e Rocca.
Il match si apre con un canestro da sotto di Rossetti (autore di un’ottima prova), dopodiché Sesay, coadiuvato da Morandais e Larranaga, dà inizio ai bombardamenti (7/8 dall’arco per Napoli al 10′). Grazie alla grande difesa progettata da Boniciolli, i padroni di casa restano agganciati a Napoli, che riescono però a chiudere avanti la prima frazione con una tripla di O’Bannon (22-23). Problemi di falli da entrambe le parti: Dorkofikis, Jamison, Sesay e Larranaga a quota 2.
Il secondo quarto inizia all’insegna dell’equilibrio, veloci botta e risposta, finché non fa il suo ingresso in campo Ellis, impossibilitato a entrare fino ad allora poiché sprovvisto del documento (è soltanto grazie al consenso dell’Air che può far parte della partita). In sua presenza, Napoli piazza un parziale di 9-4 e si porta sul 36-43, ma Avellino non molla, risponde con un break di 13-0 e torna negli spogliatoi sul +6 (49-43). Grande prova di Ramel Curry (15 punti all’intervallo, al termine saranno 29, conditi da 7 rimbalzi e 6 falli subiti).
Al rientro in campo, però, gli ospiti decidono di tornare in parità: nelle prime 2 azioni difensive recuperano 2 palloni, e dall’altra parte del campo Morandais ed Ellis portano, ovviamente dalla lunga distanza, il punteggio sul 49-49 (4 tentativi dall’arco nella seconda azione). Ma la Scandone di questa sera non lascia niente di incompiuto, e con un parziale di 19-5, chiuso con una tripla di Rossetti che esalta il già gasato pubblico avellinese, si riporta definitivamente in vantaggio (68-54, +14). Nel finale di quarto c’è spazio per 5 punti del duo Rocca-Sesay, che permettono agli ospiti di portarsi sotto la doppia cifra di svantaggio (68-59).
Il quarto quarto rappresenta soltanto l’epilogo di una partita vinta con determinazione, Napoli non riesce ad andare oltre il -6 e Avellino nel finale allunga, portando a casa 2 punti che fanno classifica, ma soprattutto un derby che fa morale. Al termine è festa grande, sugli spalti e in campo, per quanto riguarda i padroni di casa. Dall’altra parte, invece, contestazione per Piero Bucchi e i suoi uomini.
Quintetto tipo: Ellis – Curry – Strong – Radulovic – Jamison
TABELLINI
AIR AVELLINO – ELDO NAPOLI 88-75
AIR AVELLINO: Radulovic 22, Jamison 9, Curry 29, Strong 16, Paolisso ne, Petrov 5, Dorkofikis 0, Rossetti 5, Zimmermann 2, Maioli 0, Frascolla G. ne, Lisicky ne. All. Boniciolli.
ELDO NAPOLI: Sesay 13, Morandais 11, Larranaga 6, Morena ne, Malaventura 0, Spinelli 3, Cittadini ne, O’Bannon 7, Rocca 7, Flamini 5, Ellis 15, Marmarinos 8. All. Bucchi.
Arbitri: Cicoria, Duranti, Quacci.
NOTE
Parziali: 5′ 14-15, 10′ 22-23; 15′ 32-34, 20′ 49-43; 25′ 59-51, 30′ 68-59; 35′ 76-67, 40′ 88-75.
Usciti per 5 falli: nessuno.
Rimbalzi: Air 32, Eldo 25.
Percentuali:
Tiri da 2: Air 62% (21/34), Eldo 35% (11/31).
Tiri da 3: Air 47% (7/15), Eldo 55% (16/29).
Tiri liberi: Air 83% (25/30), Eldo 71% (5/7).
Spettatori 2350.
DOPO PARTITA
Boniciolli: “Ci sono nello sviluppo di un campionato 3 fattori fondamentali: società, allenatore e squadra. Se anche solo uno di questi tre viene a mancare, non si può andare molto avanti. Questa vittoria viene da un’ottima scelta nel prepartita, cioè chiudere l’area in difesa e permettere quasi esclusivamente il tiro da 3, ma è soprattutto grazie alla gestione della società da inizio campionato e dalla determinazione di tutta la squadra che siamo riusciti a portarla a casa.
Questa vittoria ci ha dato morale, ma espugnare Udine le darebbe un valore quadruplo.
Un grazie al pubblico avellinese, per 2 motivi: il primo è il tifo incessante durante tutti i 40 minuti, il secondo l’estrema sportività dimostrata.
Abbiamo vinto questa partita in difesa, concedendo il 35% da 2. Tutti hanno svolto il proprio compito alla perfezione, ma il migliore in campo è stato assolutamente Curry, autore di una grandissima prestazione. A proposito, probabilmente siamo riusciti a trovare una cura per la sua pubalgia.
Tutti hanno giocato benissimo, da Petrov a Zimmermann, da Strong a Rossetti.
Napoli ha concluso il primo tempo con il 9/11 da 3, ma siamo stati bravi a chiudere sopra dopo i primi 20 minuti.
Il nostro girone di andata è cominciato con uno 0/5, al ritorno invece siamo arrivati a quota 3. Ripeto per l’ennesima volta, se non avessimo avuto tutti i nostri problemi finora, staremmo giocando un altro campionato.
Questa squadra ha dimostrato di poter vincere contro chiunque, ma con Varese non ci siamo riusciti perché, psicologicamente, ci hanno mandato al tappeto, soprattutto con la tripla di Fernandez da 9 metri”.
Bucchi: “In questo momento la cosa più importante è guardarsi dentro, dobbiamo darci delle risposte precise. Lo faremo molto presto, dobbiamo ripartire con un esame introspettivo da parte di tutta la squadra.
Ellis inizialmente non gha potuto giocare perché sprovvisto di documento, ma grazie al fair play di Avellino, che ha firmato una liberatoria, è potuto entrare in campo.
Ho ben presente quali sono le nostre problematiche, ma non posso estraniarle qui stasera.
La contestazione subita a fine gara è lecita, siamo tutti molto delusi. E’ dall’eliminazione dall’Eurolega che si è rotto qualcosa, dobbiamo guardarci dentro e trovare la soluzione”.